Quoto Giovanni!
A me la proposta delle tre piante piace. Vuol dire che la probabilità che siano tutti maschi è 1/8, ossia in 7 casi su 8 avrai almeno una femmina. Mi sembra accettabile. E con tre piante è difficile che uno si metta a fare lo spacciatore (oltretutto una liberalizzazione del genere porterebbe a un abbassamento dei prezzi...)
Parliamo di libertà individuali allora. Il quadro è quello. Se le libertà sociali sembrano cosa abbastanza acquisita anche nella coscienza collettiva, per fortuna (e dopo troppe sanguinose guerre, dai e dai! Anche se non è il caso di abbassare la guardia), quelle individuali sono sotto minaccia. Sarà che la situazione internazionale fa comodo a molti, in particolare a quelli che le vogliono restringere, perché una minaccia esterna è sempre utile per addurre la scusa di \"ritornare alle nostre radici\", \"difenderei nostri valori\" e altre simili amenità , e con questo si vuo far credere che il \"bene\" stia tutto e solo in una data gerarchia di valori: dio patria e famiglia, a farla breve (famiglia eterosessuale unita nel matrimonio ovviamente, che secondo questi signori tutto il resto è cacca)
Per cui bisogna fare fronte comune ovunque queste libertà individuali, che non ledono i diritti degli altri (al massimo urtano la loro suscettibilità , ma questi sono problemi loro, sapeste le cose perfettamente legittime che stanno sulle scatole a me...), siano minacciate, anche se non ci toccano direttamente. Per cui, difendo la possibilità degli omosessuali di mettere su famiglia anche se sono eterosessuale, difendo la possibilità dei cittadini stranieri di avere una vita dignitosa nel rispetto e nella tutela delle leggi anche se non sono straniera, difendo la possibilità di diagnosi preimpianto sugli embrioni anche se non ho personalmente malattie genetiche, difendo la possibilità di pregare divinità qualsivoglia anche se non credo in nessuna (purché non si mettano a rompere interferendo loro nella mia vita), difendo la possibilità di non avere sanità di serie A o serie B anche se nella mia regione le cose funzionano meglio che in altre, eccetera. Non è altruismo: è solo senso pratico. Se un domani fossero i miei diritti, le mie libertà individuali, ad essere minacciate, come mi piacerebbe che si comportassero gli altri?
All'inizio di non mi ricordo più quale film che veniva a parlare della Shoah, c'era riportata la frase di un prete cattolico. \"Prima se la presero con gli ebrei, e io non li difesi perché non ero ebreo. Poi se la presero con i comunisti, e io non li difesi perché non ero comunista. Quindi arrivarono a me, ma non era rimasto più nessuno a difendermi\"
Il \"come\" è già una questione più difficile, ma a ben vedere le strade non sono poi tante. Studiare e diffondere conoscenze. Fare rete dal basso in modo da far sentire le istituzioni che ci siamo e non siamo apatici e siamo cittadini e non sudditi (anche perché con un ex re del genere... :-] )
E rendersi conto che sarà una strada lunga e difficile... ma che vittorie anche insperate sono possibili. C'è Chomsky che fa sempre questo esempio: se solo cent'anni fa avessero detto che un nero aveva gli stessi diritti di un bianco, lo avrebbero preso per matto. E invece, adesso hanno, sulla carta (sembra poco ma è fondamentale che ci sia, vedrete che succede se si stravolge una carta!), lo stesso diritto di voto, di istruzione, di sanità .
...
Poi il resto dipende dal censo purtroppo
:-o



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