Doc, non è che perché le cose succedono in una azienda privata, allora vale tutto. A parte il fatto che la presunta raccomandazione sarebbe avvenuta per un posto in una azienda pubblica (la Rai è pubblica, vero? ;-) ), quando c'è un favoritismo c'è sempre qualcuno che paga ingiustamente. Che si tratti di sesso, di soldi, di parentela, non ha importanza. E non ha importanza nemmeno l'estrema diffusione di questa, chiamiamola così, \"abitudine\". Se voglio avere un posto, ci voglio arrivare perché ne ho le competenze, non perché l'ho data a qualcuno, ho pagato qualcuno, o sono figlia di qualcun altro. E se, in una azienda pubblica o privata, qualcuno con minori competenze mi sopravvanza perché ha fatto favori, capirai che non è un fatto di moralismo: è un fatto di giustizia ;-)
Certo che, al di là di questa faccenda specifica, il sistema della clientela è diffuso a macchia d'olio. Clientela e nepotismo. Faccio fatica, ma veramente tanta, a considerarli solo un fatto privato da andare a discutere al più col prete o con l'analista... pensa ai milioni di danneggiati da questo sistema... in ogni ambito... aziendale, pubblico, universitario, spettacolo... e non farti ingannare dalla solita indulgenza che c'è quando si parla di pagamenti in natura... se la tizia avesse pagato con una valigetta di contanti, o avesse tirato in ballo che era figlia di chissachi, sarebbe stato lo stesso. Non stiamo parlando (fortunatamente) di sesso. Quello non era un divertente passatempo gratuito, che noi tutti amiamo e ci godiamo, quello era truccare le carte in tavola.
Sempre valendo la presunzione di innocenza, eccetera, per cui questo discorso è fatto in generale.

Rouge: la legittimità delle intercettazioni non credo sia in discussione, se servono a sgominare un clan camorrista (esempio) ben vengano, ma visto che al telefono per lo più si chiacchiera, non è che le puoi sbattere sempre in prima pagina per creare il caso mediatico. Anche perché con tutto questo sensazionalismo rintrona la gente, che poi non è più capace, iperstimolata com'è, di indignarsi per cose di cui varrebbe veramente la pena, tipo che mezzo mondo muore di fame, che ci sono candidati che vanno su col voto di scambio, che un ex presidente del consiglio è stato giudicato mafioso anche se poi prescritto... Se ti indigni tutti i giorni, poi va a finire che non ti indigni più -alla fine il fegato dice basta e spegne il cervello- e diventi molto più manipolabile...