tutti uniti per dire NO TAV.
tutti uniti per dire NO TAV.
Propongo la bonifica del cantiere con il lancio di un miliardo di semi magici.
Scherzi a parte: quando si spende sopra una certa cifra tutto il popolo italiano dovrebbe poter dire la sua, attraverso un referendum senza quorum.
Se si spendono venti miliardi non lo possono decicdere in 10, o 1000. Devono deciderlo tutti. Se no che cazzo di democrazia è, deve essere PARTECIPATIVA e non RAPPRESENTATIVA.
Io, personalmente, farei una bello scavo espolorativo nella mente di Fassino, Chiamparino, Maroni, della Marcegaglia, per vedere se esiste qualcosa di altro nei loro pensieri a parte la moneta, la falsità, l' ignoranza. Penso che non siano cattivi: sono frutto di una maturazione centenaria che ha portato l' uomo alla completa ottusità.
Credo che il futuro stia nel regionalismo, nel contingentamento. Non nella globalizzazione, con (non mi ricordo chi lo dice) gli spagnoli che mangiano pomodori olandesi e gli olandesi che mangiano pomodori spagnoli).
Quindi, per quanto creda alle ragioni NUMERICHE, dettagliate e specifiche dei NO TAV, non le riporto nemmeno.
Sono contro ad un opera fatta da chi pensa che il futuro sia spostare viti e mozzarelle a 300 all' ora. Il futuro è avere la bottega biologica a 200 m da casa, che acquista dai contadini nel raggio di 30 km, 50 km. E' pagare l' artigiano che ti fa il mobile e mantiene la sua famiglia. Non pagare i proprietari delle Fabbriche di Schiavitù cinesi. Siamo tutti un po' schiavisti quando compriamo merce cinese a basso prezzo...
E penso che per quanto sia più caro il cibo biologico, le opere di artigianato, TUTTO CIO' che è locale ecc, ce la possiamo fare: acquistiamo talmente tante cose superflue, non belle ecc....
Ad esempio quando posso rinuncio all' auto, nel raggio di 5 km mi muovo in bicicletta, risparmio quanto possibile sull' acqua riutilizzando quella dei rubinetti, spengo tutti i led degli elettrodomestici, coltivo il mio orto con grande appagamento e profitto. Non compro giornali di stato e mi informo su internet. Cucino da solo. Ho 3 kw di pannelli fotovoltaici che mi fanno arrivare qualche spicciolo. Uso i vestiti finchè son buoni non finchè sono fighi. Insomma, ci sono 2000000 cose da inventarsi!
Cuz u actin like a boss ma pe mia si n'ominicchiu
capeesh?
che intervento!!!!!! bravo
Ma leggevo da qualche parte che stanno cambiando il progetto... qualcunio sa qualcosa?
"Se per vivere devi strisciare, alzati e muori."
Intervento condivisibilissimo. Unico appunto è che i soldi investiti nella tav, fino a d ora, sono soldi europei e non delle nostre tasse. Il punto è che lì ci sono interessi altissimi: appalti e subappalti e probabilmente finiti i soldi europei l'opera rimarrà incompiuta proprio perchè invece noi non li abbiamo questi soldi, e saremo capaci di spedere il triplo di quelli necessari.
Riguardo alla questione prodotti locali e globalizzazione, ormai è diventato difficilissimo anche riuscire a scegliere uno stile di vita che eviti prodotti cinesi piuttosto che del bangladesh... per legge un prodotto può anche essere fabbricato fuori e confezionato in italia e sull'etichetta riporterà solo il paese di confezionamento.. E d'altra parte anche tutta la tcnologia (pc, cellulari etc) certamente non è italiana, insomma per quanto noi cerchiamo di coltivarci i pomodori da soli, o di mettere il fotovoltaico sul tetto, non possiamo comunque liberarci del tutto da questo mondo globale...
PEr quanto riguarda il primo concetto si, sapevo dei circa 600 milioni europei a fronte dei 20 miliardi italiani che saranno da spendere. Sul fatto che non sono intenzionati a continuare, onestamente conservo dei dubbi.
Mi spiego: quando un partito promette appalti, i soldi per costruire si trovano sempre, da quando è consolidata la tradizione del comprare qualsiasi cosa A DEBITO. Semplicemente va ad ingrassare il debito pubblico che sta per toccare i duemila miliardi. Infatti chi difende la Tav sono:
1- i partiti
2- chi segue i partiti, scusate il gioco di parole, per partito preso
3- gli industriali, cioè i beneficiari di appalti, sub appalti, forniture
Io SPERO che non siano seri quando dicono di voler spendere 20 miliardi per 100 km di treno, SPERO, ma ho serissimi dubbi!
Io le voglio le opere, eccome, ma LE PICCOLE OPERE, che sono da fare in tutta italia.
Non voglio fare il qualunquista, perciò faccio tre esempi: Stabilizzare paesi paesini paeselli a rischio idrogeologico. Realizzare collegamenti ciclabili all' INTERNO di paesi e città. Mettere in sicurezza e rendere autosufficienti energeticamente tutti gli edifici pubblici.
Perchè non me ne frega un cazz0 di collegare un paese di terremotati, disoccupati, intossicati, farmacodipendenti col CORRIDOIO 5 PORTOGALLO-RUSSIA. Questi sono veramente matti, sono rimasti negli anni 70 e non sanno cosa stanno facendo. Questo non può essere il futuro, se vogliamo Vivere e far Vivere le generazioni future! E non sono un nonno, ho 21 anni.
C' è lavoro finchè vuoi, per tutti e tutta italia. Purtroppo per loro non avrebbero un grosso beneficio i grandi industriali, e io onestamente sono indeciso tra fregarmene e essere contento.
Per quanto riguarda il secondo argomento, è assolutamente vero: non è possibile fare a meno del mondo globalizzato. I miei pannelli fotovoltaici, il mio solare termico, la caldaia a condensazione sono Giapponesi, Tedeschi e Spagnoli (anche se sono acquisti finalizzati all' autosufficienza). Il capitalismo però, come dice Serge Latouche, non è un sistema lineare ma è una fitta rete relazionale, all' interno della quale è possibile scovare delle "nicchie" all' interno delle quali decrescere felicemente. Ma a questo proposito servirebbe un altro topic!
Ultima modifica di GiacomoGiacomo; 11-07-11 alle 12:19
Cuz u actin like a boss ma pe mia si n'ominicchiu
capeesh?
Condivido al 100% quello che dici, e infatti sono venuta a vivere in campagna da una grande città, faccio l'orto, risparmio per mettere il fotovoltaico, raccolgo l'acqua delle grondaie e la riutilizzo per gli scarichi e per irrigare, mi faccio i maglioni da sola e cerco in tutti i modi di evitare di stare alle regole di capitalismo e globalizzazione... ma nonostante ciò sono consapevole che è impossibile esserlo del tutto.