DALLE PIANTE AI MEDICINALI, UN CONVEGNO A ROMA :-D

[9Colonne] - Roma, 4 lug - Il mondo vegetale ha da sempre rappresentato
un'importante riserva di sostanze utili per la salute dell'uomo. Ma ancora di
più oggi le piante offrono un grande potenziale per la produzione di molecole
di grande interesse per l'industria farmaceutica. Le biotecnologie vegetali
svolgono un ruolo fondamentale sia per il riconoscimento e la salvaguardia
della biodiveristà , sia per l'ottenimento di prodotti del metabolismo
secondario o anche di molecole ricombinanti come vaccini, anticorpi, peptidi
ad attività antimicrobica, utili per applicazioni in campo umano, veterinario
e zootecnico.
La produzione di \"farmaci verdi\" apre nuove prospettive di reddito per
l'agricoltura, individua usi alternativi per colture agricole eccedenti, ed è
un obiettivo di ricerca altamente stimolante in diversi laboratori nel mondo e
un settore di frontiera fecondo d'interazioni tra discipline diverse. E' stato
stimato che il valore globale dei Plant Made Pharmaceuticals sarà di 40
miliardi di euro nel 2010.
Di \"Biotecnologie Vegetali e Produzione di Farmaci in Pianta\", si parlerà il 5
luglio a Roma al Convegno organizzato dalla Società italiana di genetica
agraria, dal Comitato nazionale per la biosicurezza e le biotecnologie, e
dall'Accademia della scienze detta 'Dei XL', presso la Sala delle Colonne
della Camera dei Deputati. Il Convegno presenterà le attività di ricerca in
Italia e metterà in evidenza il potenziale tecnologico e scientifico
rappresentato dai principali soggetti pubblici e privati coinvolti.
\"Le piante sono una preziosa fonte di molecole bioattive verso diverse
malattie\", spiega il Dott. Teodoro Cardi, primo ricercatore dell'Istituto di
genetica vegetale del Cnr di Portici. \"Già oggi il 25% dei farmaci contiene
almeno un componente attivo di origine vegetale, mentre il 52% dei medicinali
anticancro utilizzati è direttamente o indirettamente derivato dalle piante.
La medicina tradizionale usa da tempo gli estratti grezzi, i cui principi
attivi non sono stati ben caratterizzati. In alcuni casi, però, le molecole
target sono state individuate e purificate. Delle circa 400.000 specie di
piante superiori, solo una piccola parte è stata però caratterizzata dal punto
di vista chimico. Un importante obiettivo di ricerca è quindi la raccolta, la
conservazione e la caratterizzazione delle risorse genetiche vegetali al fine
di scoprire molecole con nuove funzioni. Ma anche le moderne biotecnologie
stanno dando il loro contributo: per la produzione in vitro delle molecole
d'interesse, con effetti benefici sulla conservazione della specie originaria
in natura, nonché per il miglioramento dei livelli produttivi mediante
approcci di 'ingegneria metabolica\".
Le biotecnologie, come prosegue il dott. Cardi,
\"possono essere impiegate per la produzione in pianta anche di molecole di
origine non vegetale, come vaccini e anticorpi, ad azione profilattica o
terapeutica\". Il primo vaccino prodotto in pianta è stato approvato a febbraio
negli Usa per uso veterinario [\"Newcastle disease\" nei polli], ma molti altri
composti per impiego anche in campo umano sono in avanzata fase di
sperimentazione clinica.
\"Rispetto ai sistemi produttivi già in uso presso le industrie farmaceutiche -
conclude Cardi - le piante presentano diversi vantaggi, come il minor costo,
la maggior produzione di molecole anche complesse e l'assenza di patogeni o
tossine pericolose per l'uomo o gli animali domestici. Per la produzione di
vaccini orali, gli antigeni veicolati negli alimenti possono essere assunti
previo un semplice processo di concentrazione e dosaggio, coma la preparazione
di succhi o prodotti essiccati, inducendo l'immunità mucosale, importante
prima barriera verso molte malattie\".
Per il Cnr interverranno il Prof. Alcide Bertani, direttore del Dipartimento
Agroalimentare, il Prof. Luigi Monti, direttore dell'Istituto di genetica
vegetale, e il Dott. Alessandro Vitale, primo ricercatore dell'Istituto di
biologia e biotecnologie agrarie. Al fine di stimolare proficue interazioni
tra tutti i soggetti coinvolti, parteciperanno al convegno anche diversi
ricercatori dell'Università , dell'Enea e di varie imprese biotecnologiche.
Sono previste inoltre le partecipazioni dei rappresentanti delle maggiori
associazioni agricole oltre che esponenti del mondo politico con
responsabilità d'indirizzo per queste tematiche.



L'importante e' che se ne parli


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: rollala il 04-07-2006 14:04 ]