Di seguito l' articolo nella sua prima stesura:
"Arezzo, Novembre 2011.
Da tempo le maestre si lamentavano dell' insubordinazione e del senso di smarrimento del piccolo Roberto detto Bob, un bimbo settenne della provincia di Arezzo. Ecco svelato l' arcano: era probabilmente sotto il potente effetto narcotico di una pianta esotica, che da qualche tempo infesta le nostre società, corrotte dall' ignavia e dalla lussuria: il suo nome è Cannabis Indica.
Proprio così, prende il suo nome dalle foglie orribilmente lanceolate, che come il dito di Belzebù paiono quasi "indicare" il cielo, luogo dove immancabilmente finiscono i suoi consumatori, che vanno incontro ad un gran numero di malattie ed orribili tumori, perchè come citano numerosi studi di avanguardia che non stiamo qui ad elencare perchè si e no e boh ehm ma è lapalissiano, la marijuana brucia il cervello, le vitamine e fa cadere cadere i capelli, favorisce le bugie l' omosessualità, la toxoplasmosi l' aids e il taccheggio, l' avarizia e la dissipatezza nei costumi, il diabete e l' anoressia, il cardo mariano e la grotta del bambin Gesù, bibbidi bobbidi bù, qui non ci sto più gatto nero e Belzebù, tanto per riagganciarci all' argomento trattato prima.
Il piccolo Bob era quindi vittima del fenomeno chiamato "diffusione eterica dello stupefacente": dunque le piante con il loro ludibrioso olezzo lo viziavano a distanza, segnandone per sempre l' quilibrio psichico, motorio, onirico, ipnagogico, agamennone. Era dunque il facente stupore in questione a creare i caratteri prontamente notati dalle maestre dell' asilo, che hanno frequentato un corso antidroga per evitare il fenomeno dilagante della droga nelle scuole materne."