Sto preparando per il prossimo numero di Dolce Vita un'ampia scheda botanica riguardante i semi in questione.
Tempo fa chiesi ad Ecko se potevamo pubblicarla proprio per la pericolosità intrinseca del prodotto.
E lo ringrazio per l'opportunità .
Per quanto riguarda i nostri prodotti citati nel thread:
sono integratori alimentari regolarmente notificati al ministero della salute, muniti di etichette recanti ingredienti,posologia e controindicazioni.
Per quanto riguarda i prodotti etnobotanici:
ogni vegetale viene dotato di scheda botanica con descrizione, usi rituali ,cenni storici,effetti,nome scientifico,etc,etc...
La mia attività non chiuderebbe nemmeno se venisse il diluvio universale in quanto forte,sana ed apprezzata.
Questo anche se più volte ho mandato via ragazzi perchè non ritenuti idonei all'uso dei sopra citati prodotti.
Non potete nemmeno immaginare quanti sprovveduti siano venuti in peregrinaggio nei miei negozi alla ricerca dei fantasmagorici semi di Ipomea Violacea dopo la tragedia di Bari...tutti rimbalzati.
E questo potrebbe essere anche un suggerimento per i miei colleghi.
Rispondo a chi afferma che la gente vuole solo sballarsi e non è interessata a storia e pericoli: è tutto vero. Ma posso mettere a disposizione la mia esperienza sul campo.
Quando capita un soggetto di questo tipo ignoro la sua tenacia nel chiedere effetti \"sballanti\", continuando a descrivere il prodotto e l'importanza del suo uso rituale, sperando in un suo ravvedimento o in un baluardo di interesse in tutto questo.
Qualora quest'ultima opzione sia impercorribile (la maggior parte delle volte)opto per deviare il suo interesse verso una smartdrugs (integratore alimentare),sapendo che , abusando , il massimo pericolo che corre è l'insonnia temporanea o una cacarella.
Se nemmeno così posso aiutarlo...lo saluto e lo ignoro.
Si tratta di un nuovo tipo di negozi e non tutti i gestori sono preparati ma ,per fortuna ,chi lo fa solo per Business chiude in fretta e chi sopravvive lo fa per passione ed destinato ad \"imparare\" e crescere.
Sono 7 anni che faccio questo mestiere e ho avuto numerose soddisfazioni grazie a persone che , col tempo , si sono disabituati all'uso di cocaina o pastiglie usando i nostri prodotti come alternativa temporanea,mettendo a frutto i nostri nostri consigli \"tecnici\" qualora servissero o solamente per aver trovato \"una spalla su cui piangere\". Il tutto condito da un \"schiaffo e una carezza\" ,per essere retorici, all'occorrenza.
Molti ragazzini 16enni o anche più grandi non vanno ai SERT e non chiedono aiuto ai genitori per paura di ripercussioni , ma spesso vengono da noi dove trovano una prima \"sgrossata\" informativa sulle sostanze, dopodichè cerchiamo di orientarli verso delle fonti più autorevoli.
Questa è l'unica cosa che mi fa ancora stare tra 4 mura a fare il \"commesso\".
Credo che una rivalutazione della figura degli smartshop sarebbe da considerare...
Infine ,mi ripeto, la questione è una sola:
cerchiamo di essere consapevoli...l'abuso di cannabis è dannoso quanto l'abuso di qualunque altra sostanza.
:-] :-]