@Hazico, sarebbe bello che qualche partito lo capisse che devono guadagnarsi il ns. supporto.
Credo che in parte lo capiscano, e ci provino pure a portare avanti qualcosa.

Ma hanno anche altri problemi a cui pensare, e all'interno della attuale (risicata) maggioranza non tutti sono d'accordo a una completa depenalizzazione almeno dell'uso di canapa. Il pregiudizio è duro a morire, ma d'altro canto hanno anche sottoscritto il programma con l'abrogazione della legge Giovanardi/Fini.

Bisogna vedere COME la cambiano però, e non potranno che trovare una soluzione di \"compromesso\": è la democrazia. Un buon risultato sarebbe una legge che, indipendentemente dalle quantità , stabilisca che TUTTE le condotte legate al consumo personale non siano punibili, eliminando quantità varie e fronzoli.
A quel punto, un giudice non potrebbe che concludere che coltivare qualche pianta, in mancanza di altre prove (a carico dell'accusa), non è punibile.

Il referendum, invece, non ho capito perché dovremmo farlo.
Quello del '93 riguardava proprio l'abolizione del concetto della \"soglia limite\", e l'abbiamo vinto.

Insomma, come funziona qui?
per caso funziona che i referendum, se li vincono gli antiproibizionisti NON VALGONO, e bisogna rifarli, di tanto in tanto, finchè non PERDIAMO?!
E solo a quel punto valgono?

Mmmm... Non si può accettare una logica così malata e antidemocratica, anche perché sarebbe probabile che farebbero di tutto per far mancare il quorum, invitando a non votare (e sommando così i voti degli indecisi ai voti dei contrari).

A quel punto, nonostante il referendum sia tecnicamente nullo, lo sbandiererebbero per i prossimi 250 anni come una \"schiacciante volontà popolare degli italiani che hanno detto NO alla droga (e sì alla galera per 10 anni a chi si coltiva una piantina)!
E no, eh? A meno che prima non si abolisca il quorum...

Se non riescono a cambiare niente, per il momento, alle prossime elezioni ri-voterò il partito che, almeno a parole, ha difeso la necessità di una politica diversa.
Per quello che mi riguarda, Rifondazione, ognuno poi ragiona per sè, ma l'importante è non rinunciare al voto.