Fare il genitore è il mestiere più difficile al mondo, dicono. Ed è pura verità. Io sono papà di un maschio in età adoloscenziale e di una femminuccia ancora piccola. Trovo sbagliatissimo quello che ha fatto la mamma vicentina ma non gliene faccio una colpa. Sono convinto che lo ha fatto per amore e ignoranza.
Anzi la capisco. Marjiuana = droga per i ns vecchi: veniamo da decenni di informazione fasulla, di bigottismo clericlale, di terrorismo mediatico. Pure mia mamma se sente parlare di droga gli tremano le gambe, pure se sono grande e maturo (anzi quasi andato a male) Chi ci dice che quella mamma non avesse già provato a parlare al figlio? Un padre esiste? Ce l' ha sto' ragazzo qualcuno che lo segue e lo guida? E per ultimo chi sono io per giudicare l'operato di un altro genitore?
Solo due cose mi sono chiare: che fare il genitore è una grossa grossa responsabilità e che quei genitori hanno sbagliato anche prima, forse lo hanno lasciato troppo solo. Forse non lo hanno raddrizzato al momento giusto. Sicuramente un figlio che si chiude in camera non deve esistere, così come un figlio che abbia soldi in tasca senza che te ne accorgi.
Mi mette molto a disagio comunque dare opinioni sull'operato di altri genitori, perchè anch'io sono sempre pieno di dubbi (bastone? carota? troppo bastone o troppo carota?). Ripeto: è difficilissimo e si sbaglia sempre. Fatti i debiti paragoni allevare un figlio e' un po come tirar su una pianta: devi dare tanto amore, tanta passione, tanta costanza, rimediare alle carenze o ai parassiti nel momento giusto, mettercela tutta in poche parole e sperare nel bel tempo e nella fortuna.