SANITA': ADUC, BENE DDL SU CANNABIS TERAPEUTICA MA OCCORRE FARE DI PIU' =
POSSIBILITA' PER PAZIENTI DI COLTIVARE O ACQUISTARE MARIJUANA
PER USO MEDICO PERSONALE
Roma, 19 ott. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - \"Un enorme passo
avanti nella lotta al dolore\". Cosi' l'Aduc plaude al ddl del
ministro della Salute Livia Turco, oggi approvato dal Consiglio dei
Ministri, che semplifica la prescrizione dei farmaci per la terapia
anti-dolore, compresi quelli che contengono principi attivi derivati
dalla cannabis. Un ddl che l'Aduc approva, ma con riserva.
\"In questo Ddl - scrive l'Associazione dei cittadini in una
nota - viene introdotta anche una nuova categoria di farmaci
antidolorifici derivati dalla cannabis. Se questo e' una misura molto
apprezzabile, non possiamo non lamentare l'assenza di un importante
provvedimento: la possibilita' per i pazienti che soffrono di
coltivare o acquistare marijuana per uso medico personale, come
avviene gia' in Canada, in molti Stati americani ed europei. Uno dei
problemi dei derivati sintetici della cannabis e' infatti costituito
dal metodo di somministrazione, che non e' in grado di dare
all'organismo la quantita' sufficiente di cannabinoidi per alleviare
efficacemente il dolore.
Contrariamente allo spinello, ad
esempio, la marijuana in pillole impiega da 1 a 4 ore per fare
effetto.
Inoltre la forma sintetica - aggiunge l'Aduc - e' costosissima
per l'utente e per il sistema sanitario, contrariamente alla
coltivazione o acquisto di marijuana\". Ma il ddl a cui oggi il
Consiglio dei Ministri ha dato il via libera, fa venir meno
\"l'assurda distinzione burocratica fra farmaci 'normali' e 'speciali'
(oppioidi, ecc.), che aveva contribuito a fare dell'Italia uno degli
ultimi Paesi in Europa sul fronte della lotta al dolore. Un fatto che
ha sicuramente portato anche ad un aumento dell'eutanasia clandestina,
visto che molti sono quei pazienti che non avevano scelta fra il
dolore insopportabile non curato e la morte. Con questa proposta
legislativa - conclude l'Associazione dei cittadini - viene finalmente
meno uno dei piu' grandi ed inspiegabili ostacoli alla lotta al
dolore\".