CONTROLLO ALIMENTARE
Le derrate alimentari verrebbero sottoposte a rigidi controlli. Se l’aumento della popolazione non rallentasse, si creerebbe in fretta penuria di derrate e la popolazione comprenderebbe i rischi della sovrappopolazione. In definitiva, che il tasso di crescita della popolazione rallenti o meno, le forniture alimentari vanno sottoposte a un controllo centralizzato in modo che la popolazione sia ben nutrita, ma non abbastanza da appoggiare qualche fuggiasco dal nuovo sistema; in altri termini, un parente o un amico che non ha sottoscritto. Coltivare o allevare in proprio sarebbe illegale. Questo verrebbe realizzato con qualche pretesto. All’inizio ho accennato al fatto che vi era un duplice scopo per ogni cosa - lo scopo apparente e lo scopo reale; in questo caso lo scopo apparente riguarderebbe il fatto che coltivare vegetali in proprio non sarebbe sicuro, diffonderebbe malattie o qualcosa del genere. Quindi l’idea accettabile era di tutelare il consumatore, mentre quella reale era limitare le forniture alimentari; coltivare in proprio sarebbe illegale e persistere in attività del genere vi renderebbe un criminale.
CONTROLLO METEOROLOGICO
Quindi Day accennò al tempo, con un’altra dichiarazione davvero sconcertante, “Siamo o saremo presto in grado di controllare il tempo atmosferico. Non mi riferisco semplicemente alla già consolidata prassi di disseminare le nubi di cristalli di ioduro per indurre precipitazioni, bensì a controllo REALE.” Il tempo atmosferico era considerato un’arma bellica, un’arma per influenzare le politiche pubbliche. Si poteva far piovere o meno per influenzare determinate aree e ricondurle sotto il proprio controllo. Due aspetti della questione risultavano alquanto sconcertanti. “Da una parte è possibile provocare siccità durante la stagione della crescita in modo che nulla cresca, dall’altra scatenare piogge assai intense durante la stagione dei raccolti i modo che i campi risultino troppo fangosi per procedere al raccolto stesso, e invero sarebbe possibile fare entrambe le cose.” Non vi furono indicazioni sul metodo utile a conseguire tale scopo, ma solo accenni al fatto che la procedura era già possibile o assai prossima a esserlo. Politica. Day disse che ben pochi sanno davvero come funziona il governo. Qualcosa del tipo che funzionari eletti vengono influenzati in modi di cui nemmeno si accorgono e portano a termine progetti allestiti per loro convinti di esserne gli ideatori; di fatto, però, vengono manipolati in modi di cui non si rendono conto.
CONOSCERE LE REAZIONI DELLA POPOLAZIONE - INDURLA A FARE QUEL CHE SI DESIDERA
A un certo punto Day fece due dichiarazioni che adesso desidero inserire. Non rammento il frangente, ma sono valide in termini di prospettiva generale complessiva. La prima, “Le persone riescono ad avere in mente due idee contraddittorie allo stesso tempo e ad agire in base a esse, posto che tali idee contraddittorie vengano mantenute debitamente separate.” La seconda, “Si riesce a prevedere con notevole accuratezza quanto razionalmente gli individui reagiranno a determinate circostanze e informazioni in cui dovessero imbattersi. Quindi, per determinare la reazione desiderata serve soltanto esercitare il controllo sul genere di dati o informazioni presentati o le varietà di circostanze in cui gli individui vengono a trovarsi; essendo individui razionali, faranno quello che volete che facciano, magari non comprendendo appieno cosa stanno facendo o perché.”
RICERCA SCIENTIFICA FALSIFICATA
In questo ambito Day ammise che alcune ricerche scientifiche potrebbero essere falsificate, e invero lo sono state, allo scopo di conseguire gli esiti desiderati. “Le persone non pongono le giuste domande. Alcuni sono troppo fiduciosi.” Una dichiarazione interessante, dal momento che l’oratore e l’uditorio erano medici e presumibilmente assai obiettivi, spassionatamente scientifici e interamente dediti al metodo scientifico. Falsificare la ricerca scientifica in quell’ambiente è come essere blasfemi in chiesa, non si fa e basta. Ad ogni modo, da tutto questo sarebbe derivato il Nuovo Organo di Governo Internazionale, probabilmente, ma non necessariamente, tramite la Nazioni Unite e con una Corte Mondiale. All’epoca l’accettazione delle Nazioni Unite non era ritenuta diffusa come sperato; sarebbero proseguite iniziative volte ad aumentarne l’importanza. La gente si sarebbe sempre più abituata all’idea di cedere parte della sovranità nazionale; l’interdipendenza economica avrebbe favorito tale obiettivo secondo una prospettiva pacifica, l’elusione della guerra secondo una prospettiva improntata al timore delle ostilità. Si riconobbe operare pacificamente era meglio che farlo con la guerra, a quel punto definita “obsoleta”.
La considerai una frase interessante, dato che l’aggettivo obsoleto definisce un qualcosa un tempo ritenuto utile ma ora non più tale. La guerra è obsoleta, a causa degli ordigni nucleari, la guerra non è più controllabile. In precedenza i conflitti erano controllabili, ma se ordigni nucleari finissero in mani sbagliate si potrebbe verificare un disastro nucleare non preordinato. Le “mani sbagliate” non vennero identificate. Eravamo liberi di dedurre che forse si intendevano terroristi, ma in anni più recenti mi domando se fra le mani sbagliate si potessero annoverare anche elementi che ritenevamo disponessero di armamenti nucleari, ma magari non li hanno. Proprio come si affermò che negli Stati Uniti l’industria sarebbe stata preservata - in piccola parte, giusto nel caso in cui i piani di respiro mondiale non fossero andati a buon fine, giusto nel caso in cui qualche paese o altra personalità influente avesse deciso di sganciarsi dal branco e procedere per proprio conto, viene da domandarsi se altrettanto varrebbe per le armi nucleari. Quando Day accennò all’eventualità che cadessero in mani sbagliate, accennò altresì al fatto che il possesso di armi nucleari era stato tenuto sotto stretto controllo, come a implicare che chiunque ne fosse in possesso era designato ad averle, il che avrebbe necessariamente incluso l’Unione Sovietica, se davvero ne era in possesso. Ricordo tuttavia di aver domandato, “Sta dicendo o sottintendendo che questo paese ha intenzionalmente consegnato armi ai Sovietici?”
All’epoca sembrava una cosa impensabile da farsi, ancor meno da ammettere. Tuttavia i leader dell’Unione Sovietica sembrano così dipendenti dall’Occidente che viene da domandarsi se, posto che disponessero di tali armi, si sia temuto che avrebbero cercato di rivendicare indipendenza. Non saprei, qualcosa su cui riflettere. Chi intendeva Day dicendo “se questi ordigni finissero in mani sbagliate”? Forse solo terroristi. Comunque sia, il nuovo sistema verrebbe insediato, se non tramite pacifica collaborazione con ognuno disposto a cedere parte della sovranità nazionale, allora portando la nazione sull’orlo di una guerra nucleare. Data l’isteria creata dall’eventualità di un conflitto nucleare, tutti ne sarebbero talmente spaventati da scatenare una pubblica protesta volta a negoziare una pace pubblica, per conseguire la quale la gente sarebbe disposta a cedere la sovranità nazionale, il che introdurrebbe il ‘Nuovo Sistema Politico Internazionale’. Fu impressionante sentire che “Se nei posti chiave vi fossero troppe persone contrarie al processo, forse si presenterebbe la necessità di utilizzare uno, due o più ordigni nucleari.” Per come fu esposta, tale eventualità avrebbe forse convinto la gente che “Facciamo sul serio”, a cui seguì l’affermazione, “Una volta esplosi uno o due ordigni chiunque, anche il più riluttante, si arrenderebbe. Tale pace negoziata risulterebbe assai convincente”, come in una cornice o contesto secondo cui l’intera faccenda era stata simulata ma nessuno lo sapeva.
La gente, sentendone parlare, sarebbe convinta che si tratta di un autentico negoziato fra nemici ostili giunti infine alla conclusione che la pace è preferibile alla guerra. In tale contesto di discussione sulla guerra, considerata obsoleta, si affermò che alcuni aspetti della guerra erano positivi. Ad esempio, prima o poi si deve morire e talvolta in guerra le persone hanno la possibilità di dimostrare grande coraggio ed eroismo; se muoiono sono morte dignitosamente e se sopravvivono beneficiano di apprezzamento. Quindi, comunque vada, le sofferenze della guerra per i soldati valgono la candela, poiché è questa la ricompensa ottenuta dal loro impegno bellico. Altra giustificazione espressa in merito alla guerra fu che se si pensa che i molti milioni di caduti delle due guerre mondiali fossero sopravvissuti e avessero generato figli allora saremmo già sovrappopolati; le due guerre mondiali hanno dunque avuto un risvolto positivo nel ritardare il sovrappopolamento. Ora, però, esistono a disposizione di individui e governi mezzi tecnologici utili a tenere sotto controllo suddetto fenomeno, quindi la guerra risulta obsoleta, non più necessaria, obsoleta anche perché gli armamenti nucleari potrebbero distruggere l’intero universo; la guerra, un tempo controllabile, potrebbe sfuggire al controllo e per questi due motivi è obsoleta.
TERRORISMO
Si parlò del terrorismo, che sarebbe stato ampiamente usato in Europa e in altre parti del mondo. All’epoca si riteneva che il terrorismo non sarebbe stato necessario negli Stati Uniti, ma lo sarebbe diventato se gli USA non avessero proceduto ad accettare rapidamente il sistema. Tuttavia, almeno nell’immediato futuro, non era previsto, molto benevolmente da parte loro. Forse qui il terrorismo non risulterebbe necessario, implicando comunque che se lo fosse vi si farebbe senz’altro ricorso. Assieme a tali considerazioni giunse il velato rimprovero che sino ad allora gli Statunitensi se l’erano passata fin troppo bene e una lieve sventagliata di terrorismo li avrebbe convinti che il mondo è davvero un luogo pericoloso, o che lo può diventare se non cediamo il controllo alle autorità pertinenti.