Italia. Insegnante condannato per aver detto che le canne fanno meno male delle sigarette

Un insegnante di un istituto di Sondrio e' stato condannato ad otto mesi di reclusione ed 800 euro di multa per induzione al consumo di stupefacenti. Secondo l'accusa, Manlio Amelio (34 anni), al tempo supplente presso l'Istituto tecnico di Besta, avrebbe piu' volte invitato i propri alunni, tutti minorenni, a fumarsi uno spinello. Ma la difesa, che ha gia' annunciato il ricorso in appello, sostiene che Amelio ha semplicemente espresso delle opinioni parlando di problemi come droga e sigarette. Il processo e' partito dopo la denuncia fatta da alcuni genitori ad un dirigente dell'istituto, risultata anche nel licenziamento del supplente.
Nel capo di imputazione si legge che nel 2003 Amelio avrebbe detto in classe: \"L'hashish e la marijuana non provocano dipendenza\", \"Anch'io a volte, prima di venire a scuola, mi faccio una canna\", e \"Se qualcuno vuole provare una canna puo' venire a casa mia, che sono in grado di procurarmi hashish o marijuana\". Ma per l'avvocato Giovanni Capanni, sono \"tutte frasi che in quei termini il mio assistito non ha mai pronunciato. Non c'e' evidentemente alcuna induzione al consumo di stupefacenti, visto che la maggior parte delle ragazze che hanno testimoniato hanno dichiarato di non ricordarsi nemmeno degli episodi contestati e che quelle che ricordavano qualcosa hanno spiegato chiaramente di aver preso quelle frasi per quello che erano, cioe' delle semplici battute, delle provocazioni\". Anche Amelio non si da per vinto: \"Altro che Appello, sono disposto ad arrivare fino alla Cassazione, questa condanna non sta in piedi. E' una sentenza liberticida, che non tiene conto degli articoli 21 e 33 della nostra Costituzione che garantiscono, rispettivamente, la liberta' di manifestare il proprio pensiero e la liberta' di insegnamento\".




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