secondo me Laura le ricerche soprattutto se non commissionate solitamente si fanno in basa all'interesse del ricercatore. interesse implica che comunque una mezza idea di ciò che starai andando a studiare devi pure averla, che non intralci la ricerca attraverso giudizi di valore, o per lo meno riducendoli al minimo, è ovvio. se commissionata io mi sarei prima di tutto informato per lo meno per avere un idea di ciò che sarei andato a studiare. non mi sarei presentato come uno che non ne sa niente, ed avrei fatto, prima ancora di porre le domande un analisi dei documenti (i post) per cercare di rintracciare,nei limiti del possibile, sommari indici in virtù degli argomenti della ricerca. Poi avrei attrverso le domande indagato maggiormente sugli aspetti emersi dai documenti, e/o nei avrei trovati di nuovi. nel porre le domande utilizzando un approccio formale avrei spiegato dettagliatamente la ricerca che volevo effettuare nei minimi dettagli, avrei spiegato dettagliatamente le ragioni per la quali la ricerca avrebbe avuto senso di esistere, e poi avrei posto le domande in maniera chiara,sperando in una possibile risposta. oppure avrei utilizzato un metodo informale e avrei posto le domande raccontando prima ciò che pensavo io in virtù di un determinato argomento e poi avrei chiesto il parere altrui. l'empatia di cui ci raccontavano a scuola.
comunque noto che dai primi post sei passata dal formale all'informale, grazie ad un joint... ecco questo è un aspetto della ricerca i joint annullano la distanza tra le persone e creano empatia.
*raccontando :-(