COPIO E INCOLLO
-------------------------------------------------------------------
\"Inviamo alla stampa una seconda parte della controinchiesta sulle accuse mosse ai 5 ragazzi spoletini arrestati il 23 ottobre, con l'accusa di essere terroristi.
Emergono da una attenta analisi delle motivazioni del riesame fatti nuovi che non si spiega perchè non fossero presenti nei documenti del PM e del GIP. Fatti che rendono ancora meno credibile l'impianto accusatorio.
CONTROINCHIESTA 2° PARTE – L’”ATTENTATO” DEL 9 MARZO. L’OMBRA DELLA PROVOCAZIONE
Dalle motivazioni del Riesame emerge un fatto da noi finora non conosciuto che riteniamo prezioso al fine di capire meglio una vicenda che rimane oscura, ma attraverso la quale, sulla base di un sillogismo privo di qualsiasi riscontro nella realtà dei fatti, si tengono prigionieri Michele e Andrea.
Il fatto è che nelle motivazioni del riesame appare un mittente anche sulle lettere che hanno rivendicato l’episodio del 9 marzo a Colle San Tommaso. Il mittente a cui fanno riferimento i giudici del riesame è: M.G. Via Cacciatori delle Alpi 43, ovvero la sede del WWF della città di Spoleto.
Molto, molto strano, e per parecchie ragioni, perché Michele, che insieme ad Andrea viene accusato di quel fatto, dovrebbe aver messo come mittente l’indirizzo del WWF, una sede dell’ambientalismo più tradizionale dove tra le altre cose è “leader storico” da 25 anni suo zio, con il quale ha un ottimo rapporto personale ? Non ha alcun senso.
Certo chi ha messo il mittente, WWF, via Cacciatori delle Alpi 43, conosce il posto ( che non è sull’elenco telefonico ) e quindi si può pensare che conosce bene la situazione di chi frequenta quell’ambiente, tutte persone assolutamente inadatte a qualsiasi forma di azione non legale.
Allora il senso volutamente equivoco di mettere questo mittente è una questione centrale da risolvere, un atteggiamento sibillino che immette un elemento di provocazione.
Chi è che cerca la provocazione, chi è dietro la regia di questa pensata ? Quale mente può immaginare di rivendicare un attentato con una sigla, COOP-FAI, che si autodefinisce appartenente all’anarco-sindacalismo e poi come mittente mettere la sede del WWF di Spoleto; non funziona proprio, sembra il lavoro di un mitomane o di un esperto in provocazioni.
Il significato di mettere come mittente le iniziali MG e l’indirizzo della sede del WWF di Spoleto va ragionato in relazione a chi viene pensato come “responsabile” della rivendicazione dell’incendio doloso del 9 marzo.
Gli anarchici insurrezionalisti. Sembra assai improbabile che utilizzino un mittente riconoscibile per le loro azioni e ancora più improbabile che utilizzino l’indirizzo di una associazione ambientalista come il WWF, che nella logica irriducibile che in qualche modo gli è propria, è certamente considerata come sostanzialmente coerente con il sistema.
L’Anarchico Michele. Se pensare che a utilizzare il WWF Spoleto come mittente della lettera di rivendicazione del tentato incendio di un quadro elettrico il 9 marzo 2007, sia altamente improbabile, pensare che ad averlo fatto sia stato Michele Fabiani è semplicemente assurdo, per i legami di affetto che legano Michele ad alcuni degli ambientalisti che vi si ritrovano, a partire da suo zio, e per l’elemento oggettivo di rintracciabilità che il fatto di per se comporta.
Un mitomane. Non è da escludere, anzi, l’ambiguità della seconda “firma” delle tre presenti, cioè l’indirizzo del mittente, può portare a pensare ad una mente che si muove spontaneamente e con precipitazione mentale, oppure all’azione di qualche apripista.
L’esperto in provocazioni. Aprire più piste, o all’inverso depistare, è un’esercitazione che richiede un alto grado di specializzazione. La presenza di “tre mittenti” 1) MG, 2) WWF Spoleto via Cacciatori delle Alpi 43, 3) Coop-Fai, se non è un’operazione di una mente complicata è una operazione mentalmente complessa , e la cui equivocità può essere letta anche come messaggio inquietante verso i soggetti chiamati in causa, protagonisti di campagne di difesa ambientale che certamente sono state di disturbo a una serie di interessi di peso che insistono sul territorio cittadino e regionale.
Per meglio capire l’insieme è anche importante capire da quando Michele viene seguito dall’ “antiterrorismo”, se prima o dopo il 9 marzo.
E’ in ogni caso un fatto importante che deve far riflettere.
Perche’ il fatto che la rivendicazione dell’ “attentato” del 9 marzo ci sia come mittente il WWF Spoleto, non compare sui giornali che pubblicano, seppure con molto ritardo, la notizia, pur essendo stati i destinatari delle missive di rivendicazione, non compare negli atti del PM, non compare negli atti del GIP, mentre in tutti è ben evidenziato il mittente ( una persona di Collepepe ), della lettera di minacce inviata alla Lorenzetti, e si viene a sapere di questo solo nelle motivazioni del tribunale del Riesame ?
E perche’ negli allegati agli atti non c’e’ alcuna foto di queste buste contenenti il mittente, mentre ve ne sono in abbondanza per quanto riguarda la busta contenente i proiettili inviati alla Presidente della Regione dell’Umbria?
Perche’ questo comportamento ambivalente ?
Perche’ un mittente ( “attentato” 9 marzo ) rimane nascosto e un altro ( lettera di minacce alla Lorenzetti ) invece no ?
COMITATO 23 OTTOBRE\"
--------------------------------------------------------------------------------