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Discussione: Per l'ennesima volta, non fatevi illusioni: Non vogliono legalizzare nulla

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  1. #1
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    http://www.treccani.it/vocabolario/decriminalizzare/

    Cosa vuol dire decriminalizzazione? sempre questi problemi lessicali ahhaha..........per come la vedo è vero che i consumatori e gli AUTOproduttori di erba sono criminalizzati:

    La criminalizzazione in criminologia e il processo mediante il quale i comportamenti individuali sono trasformati in atti criminali[1]. Anteriormente (rispetto a cosa???????) il procedimento di trasformazione avveniva grazie alla legge e al sistema giurisdizionale. Il potere dei giudizi di promulgare nuove leggi e criminalizzare i comportamenti è attualmente deprecato. In modo altrettanto ambiguo, dove le leggi non hanno attecchito, certi comportamenti possono subire una sorta di criminalizzazione de facto attraverso un'azione più incisiva delle forze dell'ordine.
    da wiki

    perchè non criminalizzano così gli evasori?

    Siamo trattati dai vari Serpelloni come dei problemi sociali e citandolo da un recente articolo:

    “Significa che andiamo incontro a un disastro sanitario".
    http://www.famigliacristiana.it/arti...e-fa-male.aspx

    ......l'estremo accanimento contro coltivatori in proprio e consumatori dall'entrata in vigore della FIni Giovanardi e di Serpelloni a capo del Dip. poLLitiche "Antidroga" O (anticittadini fumatori) ha richiesto immense risorse (vedi le centinaia di perquisizioni nelle case di coloro i quali han acquistato semi legali in alcuni siti internet) e non è mai stato così pesante........una cosa è certa, bisogna fare qualcosa contro quest'assurda caccia alle streghe che ha avuto più di qualche morto!

    A livello sociale veniamo continuamente trattati come dei criminali e ci vengono afflitte pene anche più severe di reati come omicidio e rapina .......leggi fasciste e azioni fasciste sui consumatori di cannabis/droga vanno a braccetto con notizie diffamatorie nei giornali locali di poveri cristi beccati con qualche grammo o magari se si ha "la sfiga" di aver appena raccolto con qualche centinaio di g (compresi i vasi .....)

    In questa situazione credo che rispetto alla cannabis l'unica cosa nociva alla salute e alla libertà degli utilizzatori sia la legge che la regolamenta! e che la paragona a certe altre schifezze sintetiche e chimiche!

    La soluzione? parlarne è sicuramente proficuo....... magari mettendo al centro del discorso le persone che usano queste sostanze e che sono state oggetto di persecuzione......sicuramente arroccarsi nelle proprie convinzione (sia pro che contro) sembra essere il primo problema che si presenta nell'arrivare ad una soluzione che accontenti i più rispetto ad una legge meno criminalizzante e criminale.....
    Ultima modifica di StRaM; 27-01-14 alle 14:59

  2. #2
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    Citazione Originariamente Scritto da StRaM Visualizza Messaggio
    http://www.treccani.it/vocabolario/decriminalizzare/

    Cosa vuol dire decriminalizzazione? sempre questi problemi lessicali ahhaha..........per come la vedo è vero che i consumatori e gli AUTOproduttori di erba sono criminalizzati:

    da wiki

    perchè non criminalizzano così gli evasori?

    Siamo trattati dai vari Serpelloni come dei problemi sociali e citandolo da un recente articolo:



    http://www.famigliacristiana.it/arti...e-fa-male.aspx

    ......l'estremo accanimento contro coltivatori in proprio e consumatori dall'entrata in vigore della FIni Giovanardi e di Serpelloni a capo del Dip. poLLitiche "Antidroga" O (anticittadini fumatori) ha richiesto immense risorse (vedi le centinaia di perquisizioni nelle case di coloro i quali han acquistato semi legali in alcuni siti internet) non è mai stato così pesante........e sicuramente bisogna fare qualcosa contro quest'assurda caccia alle streghe che ha avuto più di qualche morto!

    A livello sociale veniamo continuamente trattati come dei criminali e ci vengono afflitte pene anche più severe di reati come omicidio e rapina .......leggi fasciste e azioni fasciste sulla droga vanno a braccetto con notizie diffamatorie nei giornali locali di poveri cristi beccati con qualche grammo o magari se si ha "la sfiga" di aver appena raccolto con qualche centinaio di g (compresi i vasi .....)

    In questa situazione credo che rispetto alla cannabis l'unica cosa nociva alla salute e alla libertà sia la legge che la regolamenta e che la paragona a certe altre schifezze sintetiche e chimiche!

    La soluzione? parlarne è sicuramente proficuo....... magari mettendo al centro del discorso le persone che usano queste sostanze......sicuramente arroccarsi nelle proprie convinzione (sia pro che contro) sembra essere il primo problema che si presenta nell'arrivare ad una soluzione che accontenti i più rispetto ad una legge meno criminalizzante e criminale.....
    Ti ringrazio StRam per avermi messo la definizione di wiki. E ti ringrazio pure per avermi illustrato i danni della Fini Giovanardi (che conosco ben anche se a me il culo me l'ha fatto la Vassali-Iervolino). Siamo d'accordissimo che bisogna fare qualcosa.
    Ultima modifica di rolando; 27-01-14 alle 15:08
    Povero non è chi ha poco ma chi vuole molto (Seneca)

  3. #3
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    Da questo "strano" giornale riporto intervista di Leopoldo Grasso Gruppo Abele

    http://www.famigliacristiana.it/arti...izzazione.aspx

    «Ci può essere una prudente sperimentazione all’interno della categoria della legalizzazione, non della liberalizzazione. Non si può pensare a un libero mercato, si può pensare a una legalizzazione di alcune sostanze, ma in un mercato molto controllato, molto vigilato, molto monitorato, molto protetto, perché siamo consapevoli dei rischi collegati».

    Leopoldo Grosso, vicepresidente del Gruppo Abele e già consulente del ministero per le Politiche sociali proprio sul tema delle tossicodipendenze, interviene nel dibattito sulla liberalizzazione delle droghe leggere spiegando la complessità del fenomeno e le distorsioni prodotte finora dalla legge Fini-Giovanardi. «Mi riferisco soprattutto alla maggiorazione del danno che avviene con la carcerazione dei piccoli spacciatori/consumatori (a volte dipendenti, a volte solo consumatori), tendenzialmente in giovane età, che fanno l’esperienza del carcere. Un'esperienza che sappiamo inutile e dannosa. Sarebbe più importante, invece mettere in campo esperienze di accompagnamento e di cura. Quindi un primo punto sarebbe quello di insistere per la depenalizzazione piena del consumo con un superamento della legge Fini-Giovanardi».

    Leopoldo Grosso richiama anche la riflessione dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (Unodc), che ha sede a Vienna, per dire che «in tutte le valutazioni in sedi istituzionali, compresa la stessa Vienna, si è concluso che siamo in una fase di post proibizionismo. Ormai si è preso atto che 20 anni di guerra alla droga non hanno portato, ahimé, a grandi risultati e quindi bisogna cercare di capire quali altri strategie sono utilmente perseguibili».

    In altre parole, spiega l'esperto, «vanno sperimentate nuove strade a cominciare da quelle che presentano minor rischio. E una di quelle che presenta minor rischio sicuramente riguarda le droghe leggere. Credo che, intanto, bisogna reitrodurre la distinzione tra sostanze in base a quelle che fanno maggior danno e quelle che fanno danno, ma minore. Cioè reintrodurre la distinzione tra droghe leggere e pesanti e cercare di capire come agire sui due fronti. Per esempio sull’hashish e la marjuana sono proponibili ragionevoli e prudenti proposte di sperimentazione che in qualche modo facciano emergere il fenomeno, legalizzino alcune modalità di consumo. Ovviamente non per i minorenni, limitando ad alcune quantità, ad alcune sostanze, appunto hashish e marjuana, il cui principio attivo dovrebbe essere controllato e non deve superare certe soglie, limitando acnhe il consumo ad alcune aree ben precise».

    Secondo Grosso questo permetterebbe di capire se si possono ottenere vantaggi su due fronti: «Il primo è quello dell’individuazione delle situazioni di consumo problematico dove, cioè, lo scopo del consumo non è solo ricreativo, ma ha anche funzione di autocura e, quindi, è finalizzato all’illusoria e momentanea soluzione di problemi che invece dovrebbero essere affrontati diversamente. Far emergere questi consumatori significherebbe, forse, avere più probabilità di approccio con le persone che fanno consumo problematico». Una seconda questione riguarda invece il narcotraffico: «Tutta la produzione e distribuzione di droghe leggere oggi è tendenzialmente, quasi dappertutto, illegale. Il fatto di portare questo mercato, almeno in parte, in un'economia legale avrebbe dei vantaggi e sarebbe un piccolo colpo contro il narcotraffico. Certo non ci si illuda di sconfiggerlo, non si è riusciti a debellare totalmente il traffico illegale neppure con il tabacco. Però sicuramente per il narcotraffico sarebbe un danno ed eviterebbe anche che chi consuma sia fuorilegge».

    Il vicepresidente del Gruppo Abele non nasconde che «questo terreno è sdrucciolevole e quindi, se da una parte ci possono essere vantaggi, dall’altra sono ben rappresentati i rischi di una legalizzazione di consumo. Sappiamo, per esempio, che l’alcol è legale, ma l’alcol legale comporta tutta una serie di problemi con un rischio principale che è quello dell'aumento della domanda. Questo rischio, però, dovrebbe essere contrastato con un investimento più forte delle risorse economiche, sia di quelle risparmiate che di quelle introiettate con la legalizzazione della vendita. Risorse da investire in campagne di prevenzione rispetto al consumo e soprattutto per fortificare la scelta di chi decide di non consumare. Per gli altri ci deve essere un’educazione a un consumo limitato, consapevole e prudente, magari all’interno di locali di consumo dove il ragazzo può essere più raggiungibile».
    Non una generale apertura, dunque, ma «una prudente, prudentissima sperimentazione».

  4. #4
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    Grazie StRam. Non mi sarei mai aspettato una apertura su questo giornale. Bene. Così come leggere Feltri, Facci e Ferrara pro-legalizzazione.
    Se pure tra i cattolici e a destra si cominciano a vedere aperture piu' o meno timide è un gran bel segno. Che Vendola sia antipro è scontato e quasi controproducente ormai.
    Povero non è chi ha poco ma chi vuole molto (Seneca)

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da rolando Visualizza Messaggio
    Grazie StRam. Non mi sarei mai aspettato una apertura su questo giornale. Bene. Così come leggere Feltri, Facci e Ferrara pro-legalizzazione.
    Se pure tra i cattolici e a destra si cominciano a vedere aperture piu' o meno timide è un gran bel segno. Che Vendola sia antipro è scontato e quasi controproducente ormai.
    Speriamo sia un apertura e anche una presa di coscienza e che si smetta di fare demagogia!

  6. #6
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    ...tanto io (come moltissimi altri...) con qualunque propostina ... fino alla vera liberalizzazione o cmq qualcosa che ci vada molto vicino...restero' quello che sono.
    Alla fine mi sono reso conto che davvero quasi ogni persona ha la propria ricetta...che pero' tanto non arrivera' mai ad essere somministrata a nessuno, a questo punto aggiungo...per fortuna!!!

  7. #7
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    Credo che bisognerebbe, salvo rari casi porre un limite di caratteri ai vari interventi sul forum, sennò altro che arringhe avvocatesche!!!
    E poi un poco di sintesi non guasterebbe, come un poco più di disponibilità verso gli altri, meno saccenza, senza pensare di essere gli unici depositari della verità.
    Diceva Totò "e che c....."

  8. #8
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    io pur pernsando che la faccenda debba essere trattata in modo diverso e che debba partire da presupposti molto distanti, proprio come punto di origine...sia dalla visione di @rolando che almeno in parte da quella di @KGB, non ho pero' difficolta' a comprendere i punti di vista dell'uno e dell'altro.
    Come tali devono essere trattati...nessuno, ma proprio nessuno ne qui ne altrove ha le chiavi aprire le porte giuste, e chi crede inequivocabilmente di avere la ricetta giusta o pensa che la propria idea sia la meglio attuabile fa un grossolano errore di presunzione, che quando ci si confronta per risolvere un problema non si dovrebbe mai fare.
    Penso che ormai chiunque leggendo questo topic, che per me resta comunque interessante chiunque possa renderesi conto delle varie opinioni di chi si e' espresso...non c'e' proprio bisogno di finire saponi o usare omini che danno capate al muro in segno di ostinazione; mi sembra che da ambo le parti abbia prevalso lo stesso tipo di atteggiamento, che reputo sbagliato.
    Per quel che puo' valere la mia opinione....
    Ultima modifica di moran; 28-01-14 alle 10:19

  9. #9
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    @Avv.Zaina, qui non siamo su twitter...e se una persona ritiene servano cento righe per tentare di farsi capire o solo perche' ha qualcosa da dire puo' farlo...regolare anche questo mi sembra davvero eccessivo...al limite lo si fa notare all'interessato che si regolera'...
    Daltronde nessuno e' obbligato a continuare a leggere cio' che non trova interessante, per altri magari non e' cosi', le pare?

  10. #10
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    Beh vedi Moran io da parte mia ce l'ho messa tutta per dire la mia. Diventerei noioso. Pure io rispetto le tue idee e quelle di kgb, ma quando uno rovescia la realtà, mi parla di coltivazioni di tabacco (illegali in Italia) e dice mille altre castronerie (a mio giudizio e senza voler offendere nessuno), onde evitare di ripetere le stesse cose e annoiare tutti o alzare la voce, mi ritiro. Col sorriso. Ora vado.
    Povero non è chi ha poco ma chi vuole molto (Seneca)

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