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io odio gli psicologi, psichiatri, psicoanalisti e simili nella classifica sono insieme ai preti appena sotto i politici e gli agenti delle forze dell'ordine, propio per questo ho studiato diciamo da autodidatta psicologia comportamentale e analisi delle espressioni.
non si può fare uno studio del genere senza avere dei dati quantomeno generali sulle persone che ne fanno parte anni sesso estrazione sociale, come si fa a confrontare dei dati se non si sa neanche di chi sono.
se un utente dice di essere una ragazza di 20 anni e invece è un anziano signore di 84?
se un utente dice di essere un imprenditore di 45 anni e invece è un minorenne che fuma per sembrare fico?
inoltre da come risponde la "psicologa" mi ricorda persone che lavorano in dubbie comunità di recupero gente che ha ricevuto dal cielo la vera verita sulle droghe:
"che sia una canna o una pera la droga fa male"
mi è stato segnalato questo link e lo faccio riemergere......sembra interessante e visto che se ne parla ancora vorrei contribuire con questo stralcio d'articolo probabilmente già postato integralmente:
http://www.hempyreum.org/dossiers/51...ki-norris.html
Osservo da anni i fumatori di cannabis, e sono colpita dal fatto che sono tra le persone più intelligenti, talentose, interessanti, divertenti, lavoratrici, affettuose, dignitose, di successo, oneste che io conosca. Vivono la loro vita semplicemente come ogni altro. Lavorano, pagano le tasse, si occupano della famiglia e contribuiscono alla comunità. Poi penso che tutte queste persone sono considerate dei criminali agli occhi della legge. Non ha senso. Noi consumatori di cannabis siamo stigmatizzati, chiamati con nomi come "pothead" (testa di erba) "druggie", "perdenti", semplicemente perché scegliamo di condividere la pianta di Dio, la cannabis, la marijuana. I cosiddetti "drug-test" determinano se qualcuno è adatto o no per fare un lavoro, partecipare in attività scolastiche, essere un genitore o stare fuori di prigione, al di là di quelle che sono le sue qualifiche, la sua storia lavorativa, le referenze e i risultati conseguiti. In pratica, siamo giudicati dalle nostre urine, dal sudore, dalla saliva, dai capelli piuttosto che dalle nostre azioni e dal nostro comportamento. Questa è discriminazione.
effetti opposti del proibizionismo, ci son teorie secondo le quali uno sostanza legalizzata ha meno fan della stessa proibita![]()
Sembra che voglia intedere che ci piace perchè illegale e vietata.
ma secondo me sta laura non era manco da prendere in considerazionesara' proprio fuori di testa!