In concreto, ed in italiano elegante, ...se le chiappe sono le nostre, tocca a noi muovere il culo!!!![]()
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In concreto, ed in italiano elegante, ...se le chiappe sono le nostre, tocca a noi muovere il culo!!!![]()
(cit. F. De Andrè)
Per strada tante facce non hanno un bel colore,
qui chi non terrorizza si ammala di terrore,
c'è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo,
io sono d'un altro avviso,son bombarolo! Hidden Content Hidden Content Hidden Content
Caro Bluedigit,
riprendo il suo post, come al solito pungente e diretto, perchè mi fornisce lo spunto per una riflessione.
Mi sembra che si sia trasferita la discussione su di un profilo squisitamente semantico o filologico (credo che tutti conosciamo il significato analogo delle due parole) a scapito dei contenuti.
Quelli che MBK definisce incomprensibili, sono in realtà norme basilari che ho riscritto con le stesse metodologie con le quali è stata scritta la legge attuale.
non ho la pretesa di avere la ricetta per risolvere i problemi, ma cerco di provarci in modo appropriato.
La FINI- GIOVANARDI è certamente incompleta, inaccettabile per molti aspetti, ambigua su talune scelte, ma - ahimè - è chiarissima nelle sue previsioni punitive.
Io ho cercato solamente di usare quest'ultima chiarezza, per ribaltare l'orientamento e l'indirizzo della mia proposta.
Ribadisco il concetto che ogni cosa deve avere una sua forma e per quanto una legge debba raggiungere tutti i cittadini non si può certo pensare che si possa renderla assolutamente fruibile da chiunque - anche se lo si tenta - qualcuno può non riuscire a calarsi nel significato della stessa.
Un esempio : se comperiamo un'auto siamo sicuri che tutte le funzionalità del veicolo siano talmente chiare da permetterci di utilizzarla al 100%? E' possibile che taluno non comprenda appieno come utilizzarla, ma ciò non significa che il veicolo non sia valido.
Il problema è che ci si accontenta come si dice dalle mie parti "delle ossa della polenta", magari per simpatie partitocratiche o di fazione politica, perdendo di vista l'obbiettivo globale, che va raggiunto a prescindere da chi ne abbia merito.
Si ha sempre paura dell'ignoto e non si è pronti ad evolverci, l'italiano elegante è un altra cosa ed è l'ultimo dei problemi, almeno per me...
Carissimo Zaina, la mia era semplice provocazione (in stile: non parlare, muoviti!) diretta a chi, appunto si sofferma sulla forma e non sui reali contenuti. Come dire, fidati e se non comprendi completamente, fatti aiutare (come dice giustamente Yomi), quindi se ancora non ti è intelligibile l'italiano giuridico, datti una mossae fai qualcosa di pratico a riguardo...
Conosco personalmente Farina e seppur raramente, lo incontro, quindi alla prima occasione, gli chiederò sicuramente lumi circa la confusa proposta che hanno presentato. Non escludo affatto di cercare di presentargli la Sua proposta, sicuramente più completa ed articolata... sempre che riesca a comprenderla appieno!!!
Ora non ricordo perfettamente i dettagli, ma mi pare che il suo PdL (orribile acronimo ma non politicamente orientato!), non contenesse riferimenti ad una ipotesi di reato quale quella in cui rientra il caso del Dott. Cinquini. Se fosse possibile una integrazione in tal senso (rendendomi conto di quanto vasto possa diventare l'argomento), sicuramente la Proposta di Legge sarà più completa di quanto già non sia.
Ancora grazie per il Suo impegno!![]()
(cit. F. De Andrè)
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In Italia c'è un numero di avvocati enormemente sproporzionato rispetto agli altri paesi europei.
In parlamento da parecchio tempo l'ordine professionale più rappresentato è di gran lunga quello degli avvocati.
Le leggi vengono scritte appositamente ambigue e reinterpretabili in maniera che il sistema si autoalimenti. Bisogna essere medici per capire e sfruttare appieno le terminologie mediche.
Se le leggi fossero redatte da chi rappresenta davvero il cittadino non ci sarebbe bisogno di avvocati perchè sarebbero comprensibili a tutti.
Il problema è che in Italia chi pensa e scrive le leggi non è ne rappresentante ne tanto meno al servizio del cittadino.
Caro Smilzo,
mi permetta di dissentire da Lei, non tanto sul numero inverosimilmente assurdo di avvocati presenti in Italia (molti dei quali ho constatato - quale membro di commissione d'esame - del tutto inidonei alla professione), quanto sul fatto che le leggi sia concepite per "autoalimentare il sistema".
Dissento, inoltre, sulla affermazione che se le leggi fossero chiare non vi sarebbero avvocati.
Voglio essere sintetico, ma Le rammento che la professione di avvocato non è stato concepita negli ultimi anni, ma ha (come Lei ben sa) salde radici nella Grecia socratica e nella Roma ciceroniana.
Dunque si tratta di una professione venutasi a formare, proprio per sostenere il cittadino nelle sue dispute legali, posto che, per quanto le leggi siano chiare (e quelle greche e romane lo erano molto più di quelle attuali), il cittadino in sè non può avere, nè avrà mai la competenza necessaria per farle applicare tutte in giudizio.
Ciò, quindi, dimostra che non è affatto vera la conclusione cui Lei perviene, secondo la quale con altro passo normativo, anche di maggiore chiarezza, non vi sarebbe necessità di avvocati.
Mi permetta di ricordarLe la mia quotidiana esperienza che verifico dinanzi all'Ufficio del Giudice di Pace, ove talora, mi trovo e dove spesso incontro cittadini comuni che intendono difendersi personalmente (come è loro diritto per controversie sino a 1000 euro).
Per quanto si tratti di vicende che non concernono leggi particolarmente complicate (divieti di sosta, eccessi di velocità, altre violazioni del CdS) mi creda sentiamo delle tesi che non stanno nè in cielo, nè in terra e, in pari tempo conclusioni e pretese analoghe.
Se pretendo di inventarmi elettricista, io che non ne capisco nulla, certamente faccio dei guai.
Ed allora, una volta per tutte, smettiamo di gettare addosso qualsiasi negatività alla categoria degli avvocati, molti dei quali dovrebbero certamente fare altro, ma molti altri dei quali svolgono quotidianamente il loro lavoro in silenzio e con coscienza.
Quanto a come fanno le leggi i parlamentari, sono d'accordo con lei, ma a questo punto non si tratta più di competenze professionali, bensì di intelligenza, senso comune e, soprattutto, rispetto e tutela dell'interesse dei cittadini.![]()
Mi scuso con l'avvocato se in qualche modo il post di smilzo possa averla offesa,non era certamente intenzione di smilzo(almeno credo) come in tutte le professioni ci sono persone che svolgono il proprio lavoro al meglio,mentre altre....farebbero meglio a cercare altro![]()
Chi ha paura muore ogni giorno,chi non ha paura muore una volta sola
Caro Dantep,
grazie dell'attenzione, ma desidero rassicurarLa Smilzo è stato corretto e diretto nella sua esposizione, nel senso che non vi sono accenti offensivi di alcun genere.
Smilzo ha sollevato una tematica che io sento particolarmente.
Non potrei mai sentirmi offeso da un confronto dialettico che, anche se spesso accorato, rimanga nei limiti civili, penso lo sappiate ormai.
Caro avvocato, non intendevo certo generalizzare ma semmai valutare con una comunque opinabile visione d'insieme una delle tante criticità che in questo particolare argomento affligono il nostro paese determinando squilibri che si riversano poi sulla società.
Ritengo implicito il fatto che gli avvocati servono come implicito il fatto che la sproporzione dei numeri è indicativa di una distorsione negli anni creata ad arte moltiplicando inesorabilmente le fattispecie di reato allo scopo di ingolfare volutamente quello che è diventato l'emblema a livello europeo (se non mondiale) di modello giudiziario inefficiente.
Il punto è che non può esserci la necessaria terzietà quando a redigere le leggi sono gli stessi soggetti che poi in qualche modo ne usufruiranno in seguito, direttamente o indirettamente, e le politiche di questi ultimi 20 anni dovrebbero averci aperto bene gli occhi in tal senso.
Guardando più a monte del problema penso che a causa della scarsità etica e morale generalizzata nella società si sia da tempo smarrita la reale funzione nobile della politica cioè l'essere al servizio del cittadino. L'interesse personale prevarica il bene della collettività che non viene più rappresentata dalla classe dirigente.
Mi scuso per queste divagazioni ma se si tralasciano queste tematiche si rischia come al solito di guardare il dito e non la luna, anche nella brutta vicenda del dott. Cinquini.
Buongiorno a tutti. Siccome avevamo preannunciato una mailbombing per oggi, per sollecitare almeno l'inizio di un dibattito sulla modifica della normativa sugli stupefacenti, vorrei avvisarvi che abbiamo sospeso l'iniziativa a causa degli eventi politici che stanno avvenendo con la crisi di governo.
A causa della incertezza politica di questi giorni non si può sapere neanche se e quanto durerà l'attuale parlamento e questo rende inutile, al momento, questo tipo di iniziativa.
Già, la vera bella notizia, è la scarcerazione del Dott. Cinquini (gli hanno dato i domiciliari!)!
Qualcosa si muove?!?!
Bentornato Fabrizio!!!!
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(cit. F. De Andrè)
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