complimenti al nuovo sindaco di Parma
complimenti al nuovo sindaco di Parma
Chi ha paura muore ogni giorno,chi non ha paura muore una volta sola
riporto delle interessanti considerazioni sul movimento.......
http://www.enzodifrennablog.it/
Fuori Casaleggio dal Movimento 5 Stelle
Ma che razza di movimento democratico è quello che deve prendere ordini dal capo di un’azienda che realizza siti web? Chi è questo Casaleggio? Perché gentilmente non si fa da parte e lascia spazio a un sindaco eletto democraticamente dai cittadini di Parma? Perché Pizzarotti dovrebbe telefonare a Casaleggio e comunicare che ha scelto il nome del nuovo direttore generale? Ma scherziamo? E’ una concezione democratica figlia della Rete o una riedizione della vecchia partitocrazia? Un sindaco, eletto dai cittadini, seppur sostenuto da comici e movimenti, risponde solo ai cittadini. Se fa scelte giuste o sbagliate, sono cavoli suoi. Con questa logica un futuro presidente di Regione o deputato M5S dovrà prima telefonare a Casaleggio e chiedere il permesso? Se il Fatto Quotidiano ha scritto sciocchezze allora Gianroberto Casaleggio – che pubblica video in cui valorizza la condivisione e il dialogo sui social network – può smentire, rispondere a telefono e agli sms di un giornalista, oppure il suo silenzio accresce un sospetto che da tempo circola nella Rete.
Che Casaleggio fosse l’anima occulta del Movimento 5 Stella lo sapevo già: un pomeriggio del 2010 a Roma incontrai Serenetta Monti per intervistarla sui temi della sicurezza sul lavoro, di cui lei si occupa da molto tempo. La conoscevo già da alcuni anni, fin da quando era impegnata nei Meet Up di Grillo. Alla fine del nostro incontro, seduti in un bar tra gli alberi di villa Borghese, parlammo del suo rapporto con il comico genovese e mi spiegò la sua decisione di uscire dal “MoVimento”, aggiungendo che Casaleggio aveva troppo potere e vi era poca democrazia interna. Questi concetti li ha poi ripetuti ad Alessandro Gilioli, che li ha pubblicati sul suo blog piovonorane il 17 giugno 2011. Diceva Serenetta: «Io penso che la presenza di Grillo sul movimento sia troppo vincolante. E lo dimostra il fatto che non ci sia un sito vero del Movimento 5 Stelle, tutto passa attraverso il blog di Beppe e soprattutto la Casaleggio, che è la struttura fisica sia del blog sia del Movimento. E’ Casaleggio, ad esempio che per le amministrative ha organizzato i tour di Grillo nelle varie città, con tutto il rispetto per i ragazzi che si sono sbattuti localmente. Quella di Grillo e della Casaleggio – che fa il suo blog – è una presenza troppo ingombrante».
Ho avuto modo di conoscere il valore di Serenetta Monti. Ha partecipato al flash mob contro in Decreto Romani ammazza-internet che ho organizzato a febbraio 2010 con Claudio Messora, davanti all’ambasciata americana a Roma. Nelle elezioni a Roma del 2008, come candidato sindaco espressione dei Meet Up, aveva poi raccolto ben 44 mila voti. E’ una donna che partecipa a ogni manifestazione a sostegno di operai e precari. Una che sale sui ponteggi e protesta per i licenziamenti facili e lo smantellamento dei beni culturali. A Roma la conoscono in tanti e la rispettano. Quindi la critica al ruolo di Casaleggio nel movimento di Grillo non viene da una qualunque.
La questione ora ritorna alla ribalta con la vicenda di Pizzarotti e il nuovo direttore generale non gradito a Casaleggio, cioè Valentino Tavolazzi. Personalmente guardo favorevolmente a un Movimento che candida cittadini a gestire la cosa pubblica, ma non mi pare un segno di democrazia che candidature & epurazioni passino attraverso un blog e una srl. Ogni movimento associativo – sia il Wwf o Greenpeace – ha un consiglio direttivo e un presidente eletti democraticamente dagli associati. Il M5S chi ha? Chi ha eletto Grillo e Casaleggio? Perché un comico ha il copyright di un logo e fa campagna elettorale con un tour nazionale? Che ibrido è?
Credo che il potenziale politico del M5S – che oggi pesca a piene mani nella delusione dei cittadini verso la vecchia politica – rischia di naufragare su terreni paludosi se i problemi di democrazia interna, le candidature e le epurazioni passino attraverso i “niet” di solo due persone. Certo, uno vale uno. Ma forse un paio valgono più degli altri.
ed altra news sulla stessa linea........che caos!!!!!!!
http://elezioni.myblog.it/archive/20...no-grillo.html
Il neosindaco Cinquestelle di Parma Federico Pizzarotti ha messo i puntini sulle i cercando di staccarsi dal "papà" Beppe Grillo, tirandosi dietro molte critiche, ma anche plausi. E ora lo segue Alvise Maniero, 26enne neosindaco di Mira, che a Radio 24 dichiara: “Beppe Grillo è stato fantastico come cortesia ed energia ma non c’entra assolutamente nulla con le decisioni che prendiamo qui. Le decisioni non le prende lui, ma noi nella maniera più ampia possibile”. E ancora, per Maniero Grillo ha funzioni "di pubblicità e di essere garante minimo, per esempio impedisce che il simbolo Movimento 5 Stelle venga utilizzato da chi non rispetta condizioni elementari di base, tipo avere la fedina penale pulita. Ma le decisioni a Mira non le prende lui”.
I neosindaci del Cinquestelle tutti come Bruto con Cesare? Forse no, semplicemente vogliono continuare ad ascoltare i cittadini che li hanno votati e provare a governare, che pare la cosa più difficile, soprattutto per un 26enne come Maniero che candidamente ammette: “Se non approviamo entro pochi giorni il bilancio preventivo lasciato in sospeso dalla precedente amministrazione, cade il Comune. Sarà un caso, ma l'ultimo sondaggio dell'osservatorio di Renato Mannheimer quasi un italiano su tre simpatizza per il Cinquestelle, ma il 63% lo ritiene incapace di governare il Paese, attribuendogli un ruolo più incisivo a livello locale. Dove i neosindaci sembrano dire: ok la denuncia della classe politica da parte di Grillo e del suo circo mediatico, ma ora siamo noi a giocarci la faccia. E il Comune
I vari attacchi a Grillo e il Movimento 5 Stelle dei media e dei partiti, contano ben poco... ma queste sono rivelazioni "interne" e se non ci sarà un chiarimento netto sarà un bel casino.
Cosa ne pensate?
Le dichiarazioni di Favia creano sicuramente un danno al movimento. Non c'e' dubbio. A nessuno piace un movimento che dice di basare la sua forza sul web, sulla partecipazione paritaria degli iscritti e scoprire che tutto è scelto e deciso da Casaleggio. Sa di presa per il culo. Ma secondo me non è poi così grave alla fine. Sposterà ben poco nei voti. Io penso che il M5S abbia avuto un successo imprevisto persino per il mio concittadino Beppe e che i due non siano preparati a gestire un consenso così ampio e veloce. Credo che in questo momento storico sia assolutamente necessaria una gestione centralistica del movimento. Che sia una dittatura per certi versi giusta e positiva. Io il movimento lo vedo come una grossa nave che deve essere varata e affrontare il mare pieno di m....da e trappole della nostra politica. E' indispensabile che ci siano meno teste possibili a progettarla e il Capitano deve essere uno solo. Poi quando la nave comincerà il suo cammino si potrà e dovrà pensare alla democrazia interna. E poi una cosa mi fa ridere: oggi tutti attaccano il M5S per questa cosa, ma scusate nel Pdl come funziona? E nel Pd o nell'Italia dei Valori? Chi comanda in quei partiti di zombie? Fanno le primarie?
Io ho conosciuto Davide Bono, consigliere regionale piemontese del moVimento: Lui disse a me ed ai miei amici che lo incontrammo, che Favia non gli era piaciuto, che aveva dei dubbi sulla sua tenuta, che fosse troppo presenzialista e pieno di se.
Farei attenzione alle dichiarazioni di Davide in questi giorni.
Alla fine, secondo me, Favia ha dei propri obiettivi, anche se sicuramente Casaleggio è una figura ambigua.
Il discorso è uno: questa notizia farà perdere consensi, e con tutta la politica e i giornali contro, sarà dura riacquisirli.
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"Rammentiamoci sempre che ogni qualvolta lasciamo scritto qualcosa,si lascia solo delle parole messe li,ognuno poi le interpreta come vuole,non é la stessa conversazione fatta faccia a faccia .." cit. Dantep
Penso che la coincidenza non ha madre (per citare una frase del Guy Fawkes cinematografico preso a simbolo da questo movimento).Originariamente Scritto da ecko
Se ripenso alla storia recente del M5S e a tutti i problemi che ha avuto, da Tavolazzi, ai meeting autoproclamati dagli "scissionisti" di Rimini, i problemi per il copyright del logo, i consiglieri di Pizzarotti a Parma, le interviste pagate nelle emittenti emiliane e ora le dichiarazioni di Favia, non posso fare a meno di notare che tutti i problemi sono legati a doppio filo con l'Emilia-Romagna (e in parte con la Toscana).
Cosa succede in questa "zona rossa" tra centro e nord?
Per spiegarlo bisognerebbe ripercorrere tutta la storia politica dell'Italia dal dopoguerra ad oggi, soprattutto quella delle varie spaccature e correnti che hanno caratterizzato prima il PCI, poi il PDS (fondato a Rimini, escludendo le ali comuniste), poi l'Ulivo (Prodi, Università di Bologna) e ora PD (Bersani, presidente della Regione Emilia-Romagna tra il 1993 e il 1996).
Però sarebbe un discorso troppo dispersivo, quindi cercherò di spiegarlo in modo più conciso e chiaro:
Una parte del centro-sinistra, composta da giovani aspiranti politici riformisti e vecchi "burattinai" conservatori, ha cercato di insinuarsi nel M5S per farlo crescere abbastanza da poter poi attuare una "scissione" del movimento escludendo le ali più estremiste; tutto per mantenere il controllo di una regione ed una zona in cui il centro-sinistra ha sempre gestito gli affari più redditizi e loschi.
Volevano riproporre ciò che è accaduto a Rimini nel '91 con la nascita del PDS e la morte del vecchio PCI (sempre in nome della necessità di maggior democrazia...).
Ciò che non avevano considerato è la figura di Gianroberto Casaleggio, outsider preparatissimo e molto intelligente che ha capito subito il gioco ed è riuscito ad anticipare tutti di una mossa.
Quello a cui stiamo assistendo è solo l'evoluzione di una situazione in cui degli aspiranti politici di professione vogliono sfruttare il M5S per assicurarsi una poltrona a vita; non è un caso che la quasi totalità dei dibattiti interni che questi soggetti richiedono riguardano il limite dei due mandati, la rinuncia ai rimborsi, il libero utilizzo del logo e del nome, ecc.
Sfortunatamente per loro, la Storia (a qualcuno) ha insegnato.
"Cercando le parole si trovano i pensieri"
Joseph Joubert, Pensieri, 1838
Post di Favia sulla sua pagina facebook ufficiale:
Già così, cambia parecchio il succo del discorso. Certo è, che confidarsi con un cronista non è proprio stato geniale...Cerchiamo di fare un bel respiro, tutti.
Ribadisco se ce ne fosse bisogno: le liste dell'm5s, dalle comunali alle regionali, nascono spontaneamente ed in democrazia diretta. I suoi consiglieri agiscono in piena autonomia, con una libertà a disposizione che non ha eguali. Chi è così bravo da poterci dare lezioni?
Nel mio sfogo del fuori onda, parlando di assenza di democrazia, non attaccavo il Movimento, ma un problema che oggi abbiamo e che presto dovrà risolversi. Ovvero la mancanza di un network nazionale dove poter costruire collettivamente scelte e decisioni, comprese le inibizioni e le attribuzioni del logo. Questa falla concentra tutto in poche mani, seppur buone e fidate, generando una contraddizione che spesso sul territorio ci viene rinfacciata. Non è un problema di sfiducia, è un problema d’efficienza, d’organizzazione e di principio. Basta leggere il nostro non-statuto.
Se di questi ed altri dubbi non ne parlavo in pubblico, è perché, come tanti altri di noi, avevo ed ho fiducia nel superamento di queste criticità, come abbiamo sempre fatto in questi anni, evolvendoci costantemente. E’ stato un grave errore lasciarmi andare ad uno sfogo privato e scomposto, rubato da un cronista di cui mie ero fidato. Capita in famiglia, capita tra amici, capita al lavoro, anche tra persone che si vogliono bene, avere reazioni esagerate in momenti di tensione. Ricordo che a Maggio, mese in cui mi fu fatta l’intervista, il MoVimento 5 Stelle dell’Emilia-Romagna era in ebollizione per l’espulsione di Valentino Tavolazzi di cui io ero un grande amico e che ho visto piangere. I miei rapporti con Gianroberto Casaleggio estremamente critici, anche se la storia è molto lunga. Lo scherzo del destino è che proprio in prima serata mi ero sentito al telefono con lui, per la prima volta chiarendo alcune cose e dopo tanti mesi di chiusura comunicativa e di voci riportate da terzi, che forse hanno scavato ancor più un solco tra noi. Ma oggi è secondario.
A prendermela col giornalista sarei ridicolo. La colpa è mia. Due anni in mezzo agli squali non mi hanno fatto crescere sullo stomaco tutto quel pelo che serve per reggere la pressione che c’è oggi intorno al MoVimento.
In questi anni, dando anima e corpo, credo d’aver portato tanta acqua al mulino del movimento. Ieri ne ho fatta drenare un po’. Non avete idea di quanto questo mi colpisca al cuore.
Tra qualche mese, come ogni semestre, rassegnerò le mie dimissioni e saranno i cittadini dell’Emilia-Romagna tramite votazione, a valutare se respingerle o accettarle.
P.S. è fantascienza ed un’offesa all’intelligenza pensare che un fuori onda, per me così degradante, potesse essere concordato.
grazie mad man per aver detto la tua....trovo la tua interpretazione molto interessante e probabilmente rispecchia la realtà delle cose......
io penso che la politica (ed in questo caso il MoVimento 5 stelle) in italia sia una soap opera ed invece di parlare di probelmi reali e seri si finisce sempre a parlare di soggetti politici e si perde l'oggetto vero della discussione politica....
In Sicilia sta succedendo qualcosa di nuovo. Ma non ditelo a nessuno, non si deve sapere...