Thanks Thanks:  0
Mi piace Mi piace:  0
Non mi piace Non mi piace:  0
Pagina 3 di 3 PrimaPrima 123
Risultati da 21 a 23 di 23

Discussione: Azienda agricola su orlo fallimento si da' alla marijuana

  1. #21
    Data Registrazione
    Jan 2011
    Messaggi
    68
    Mentioned
    1 Post(s)
    Anche io pensavo che fossero la stessa cosa! Comunque mi sà che non è così popolare in giro quindi direi che noi tre non abitiamo molto lontano l'uno dagli altri

  2. #22
    Data Registrazione
    Apr 2012
    Località
    Sanfur
    Messaggi
    115
    Mentioned
    0 Post(s)
    Dovevano fumarla tutta te lo dico io in che condizioni lo sbarcavano il lunario

  3. #23
    StRaM è offline Cancellato su richiesta dell'utente
    Data Registrazione
    Mar 2012
    Messaggi
    927
    Mentioned
    12 Post(s)
    tutto è bene quel che finisce bene.........

    http://www.tusciaweb.eu/2012/06/mari...-liberi-tutti/

    Marijuana nell’azienda agricola, liberi tutti


    Scarcerata la ragazza, obbligo di firma per padre e figlio.

    Si è conclusa così l’udienza per i tre arrestati dell’operazione Happy Farm (foto * video 1 * video 2).

    Il gip del tribunale di Viterbo Francesco Rigato ha convalidato gli arresti e accolto in pieno le richieste dei difensori di R.S., 55enne titolare dell’azienda, del figlio 27enne A.S. e della fidanzata 26enne T.F..

    Per tutti e tre le manette erano scattate all’alba di mercoledì mattina, a seguito del blitz dei carabinieri denominato “Happy Farm”, allegra fattoria.

    Nell’azienda vetrallese in località Carrozza i carabinieri del maresciallo Angelo Ciardiello avevano trovato una florida piantagione di marijuana nascosta in una grotta. Oltre alla droga, c’era tutto l’occorrente per produrla e coltivarla: dalle lampade agli umidificatori; dalle prese temporizzate al cellophane. Fino alle centinaia di bustine con il simbolo della foglia di marijuana per consegnare agli acquirenti piccole dosi di stupefacenti. Da qui, gli arresti di padre, figlio e fidanzata.

    Il ruolo di quest’ultima, in particolare, è risultato fortemente ridimensionato. La ragazza, difesa dall’avvocato Paolo Delle Monache, avrebbe detto in udienza di essere completamente all’oscuro dell’attività di spaccio scoperta dai militari. Quel giorno, non doveva neppure trovarsi in azienda. Era lì solo per fare una sorpresa al fidanzato.

    Quanto a padre e figlio, avrebbero ammesso di essersi dedicatiper qualche mese al business della droga, ma solo per risollevare le sorti dell’azienda.

    Per la ragazza, il suo difensore Delle Monache ha chiesto e ottenuto la completa scarcerazione. Obbligo di firma tre volte la settimana per padre e figlio, a fronte della richiesta di arresti domiciliari avanzata dai loro legali Francesco Massatani e Bruno Barbaranelli. Misura che consentirà loro di continuare a portare avanti l’attività.

Pagina 3 di 3 PrimaPrima 123

Chi Ha Letto Questa Discussione: 0

Attualmente non ci sono utenti da elencare.

Tag per Questa Discussione

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  

Questo sito utilizza cookies di analytics su dati esclusivamente aggregati e cookies di terze parti per migliorare l'esperienza dell'utente tramite plugin sociali e video.
Cliccando su oppure continuando la navigazione sul sito accetti i cookies. Per l'informativa completa clicca qui.