La locuzione latina Mens sana in corpore sano (lett. mente sana in un corpo sano) appartiene a Giovenale (Satire, X, 356).
La satira decima di Giovenale è tutta volta a mostrare la vanità dei valori o dei beni (ricchezza, fama, onore…) che gli uomini cercano con ogni mezzo di ottenere. Solo il sapiente vero si rende conto che tutto ciò è effimero e, talvolta, anche dannoso.
Nell'intenzione del poeta, l'uomo non dovrebbe aspirare che a due beni soltanto, la sanità dell'anima e la salute del corpo: queste dovrebbero essere le uniche richieste da rivolgere alla divinità, che, sottolinea il Poeta, più dell'uomo sa di cosa l'uomo stesso ha bisogno.
Nell'uso moderno si attribuisce invece alla frase un senso diverso, intendendo che, per aver sane le facoltà dell'anima, bisogna aver sane anche quelle del corpo[1]. Osserva a tal proposito Romano Amerio, nella sua opera "Iota unum", che il motto di Giovenale, mens sana in corpore sano, è in realtà una confutazione del senso che gli si attribuisce: non afferma, infatti, che in un corpo sano c'è una mente sana, ma che bisogna pregare gli Dei affinché concedano l'uno e l'altra («Orandum est ut sit mens sana in corpore sano» (Sat., x, 356)).
Basi scientifiche, studi e ricerche
E' stato da poco dimostrato[2] che vi è una stretta correlazione tra le capacità motorie e le capacità attentive e mnemoniche di una persona: nello specifico, le relative ricerche di Darla M. Castelli, Charles H. Hillman, Sarah M. Buck e Heather E. Erwin (della University of Illinois at Urbana-Champaign) pubblicate nel Journal of Sport & Exercise Psychology[3] hanno dimostrato che una buona forma fisica è stata associata positivamente ad indici neuroelettrici di attenzione e di lavoro della memoria.
Howard Taras, nella sua relazione pubblicata nel 2005 dal titolo "Physical Activity and Student Performance at School"[4] ha dimostrato che gli studenti che sono fisicamente attivi presentano maggiore attenzione durante le lezioni rispetto a studenti sedentari.
Lisa Flook e Rena L. Repetti della University of California di Los Angeles, in collaborazione con Jodie B. Ullman della California State University di San Bernardino hanno constatato[5] che dal punto di vista psicologico, individui fisicamente attivi riferiscono alti livelli di autostima e più bassi livelli di ansia, che sono stati entrambi associati a migliorare il rendimento accademico