Che Giovanardi paghi la sua arroganza!
Apprendiamo con immensa soddisfazione che il senatore Giovanardi è indagato per diffamazione ai danni di Patrizia Moretti (mamma di Federico Aldrovandi) e per false dichiarazioni relative al sangue di Federico che a detta del (purtroppo per noi) senatore, era semplicemente un cuscino! http://lanuovaferrara.gelocal.it
Giovanardi non è solo il cofirmatario della legge più liberticida d’Europa, ma è anche il simbolo della spocchia, dell’ignoranza e della prepotenza proprie di un’aristocrazia politica che presuppone la propria supremazia nei confronti della gente comune.
Giovanardi tende a dividere l’umanità in due categorie: una buona, formata da devoti fedeli e cittadini ossequiosi conformi alla sua visione paradisiaca della società, e una parte cattiva composta da froci, drogati e negri che, a suo dire, renderebbero infernale la convivenza sociale.
Giovanardi è quello che minimizza la morte di Aldrovandi e quella di Stefano Cucchi, è quello che lancia anatemi contro gli omosessuali, è quello che impersonifica l’intolleranza assoluta nei confronti dei diritti civili, è quello che chiede più controllo, più repressione, che parla di “disapprovazione sociale” nei nostri confronti mentre alza due bottiglie di lambrusco, che ha fatto del DPA una moderna Santa Inquisizione dove si viene individuati come eretici, braccati, catturati e torturati in nome di una pericolosità immaginaria!
Giovanardi è l’ideatore della costituzione del DPA, uno strumento che dovrebbe essere scientifico, ma che invece risulta essere uno strumento politico che asserve e condiziona la scienza alle teorie care al proibizionismo, Giovanardi è quella faccia tosta che dichiara con una sconcertante serenità che mai un consumatore è entrato in prigione, ed é forse il più fanatico sostenitore perché la delega al DPA sia assegnata al ministro dell’Interno, rendendo così il problema “droghe” un affare di ordine pubblico e non una questione sanitaria o sociale.
Ne ha fatte troppe Giovanardi perché possa passare indenne il suo percorso politico ed ora è giustamente indagato per colpa della sua arroganza che non gli permette limiti nel giudizio verso quelli che lui considera “altri”, e in tutta sincerità noi ci auguriamo che venga anche inquisito, processato e condannato e così vedremo finalmente scomparire quel suo insopportabile sorriso che mostra ogni volta che dice una castroneria!
Giancarlo Cecconi – ASCIA
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