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Discussione: Ti consiglio questo libro e ti dico anche il perché...

  1. #1
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    Buongiorno a tutti apro questo topic per far sì che gli enjointers possano condividere le proprie passioni letterarie, consigliando e spiegando il motivo per cui si consiglia un determinato libro (così che sia più facile per i lettori capire se un libro possa interessare o meno ).

    Inizio con alcuni dei miei libri preferiti:

    Yolande Mukagasana, La morte non mi ha voluta
    Consiglio questo libro perché è una testimonianza diretta di uno dei 3 principali genocidi compiuti dell'uomo nel XX secolo, quello in Ruanda perpetrato dagli hutu nei confronti dei tutsi. Molti, pensando alla parola genocidio, volgono la mente allo sterminio ebraico perpetrato dai nazifascisti, ma non vanno dimenticati gli stermini altrettanto atroci dei tutsi (molto recente, 1994) e quello degli armeni a inizio secolo. Il libro è crudo, e mostra ancora una volta quale livello di ferocia e orrore possa raggiungere l'uomo quando è accecato dai suoi falsi ideali.

    Lev Tolstoj, La morte di Ivan Il'ic
    Non sono un fan della morte (), ma in questo breve romanzo viene descritta la fine della vita di un uomo in una maniera magistrale, lo ritengo un piccolo capolavoro per quanto riguarda abilità descrittiva ed emotività.
    Curiosità: questo è uno dei libri che Christopher McCandless, il ragazzo su cui è stato basato "Into the wild", si è portato dietro per tutto il suo viaggio. Tra l'altro, la parte finale del film e quella finale del libro mi sembra che siano notevolmente simili.

  2. #2
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    Henry David Thoreau "Walden"
    scrittore, filosofo, una sorta di padre psichedelico, un giorno molla il "consorzio urbano" e va a vivere in una capanna nei boschi nei pressi del Lago di Walden, nel New England..siamo a metà dell'Ottocento..e questo libro è il resoconto di quegli anni passati in una sorta di eremitaggio, un "esperimento che aveva anche risvolti politici e sociali"..
    lo consiglio a tutti quelli che amano la Natura e la libertà..

  3. #3
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    Bel thread phill!!!!!!

    credo d'averlo già nominato nel topic dove si discuteva di una puntata di Voyager:

    LA VITA SEGRETA DELLE PIANTE


    Le piante sono molto importanti per la nostra esistenza e qualità della vita, influenzano positivamente il nostro umore perché anche loro hanno un'anima. Una lunga tradizione di studi e ricerche dimostra che provano emozioni come noi, comunicano attraverso i profumi e i colori, entrano in contatto con l'uomo grazie a una misteriosa percezione extrasensoriale. Come in un romanzo appassionante, Peter Tompkins racconta gli studi, le sorprendenti scoperte, si avventura nei meccanismi sottili e invisibili del mondo vegetale. Fin dalla sua pubblicazione La vita segreta delle piante è stato un libro che ha suscitato uno straordinario interesse internazionale; un long seller che ha dischiuso anche ai lettori più scettici i segreti di un nuovo, incredibile universo.
    IL PUNTO DI SVOLTA (pubblicato a inizio anni 80 ma attualissimo) da wiki

    Il punto di svolta è il secondo saggio pubblicato da Fritjof Capra. Scritto durante la crisi economica e sociale dei primi anni 1980, il libro vuole tracciare un parallelo tra la crisi della fisica nei primi anni del XX secolo, e l'incapacità delle società contemporanee di far fronte a problemi di portata sistemica e globale come quelli economici ed ecologici. In questo senso, Il punto di svolta prosegue l'analisi iniziata dal precedente Il Tao della fisica.

    Nell'analisi vengono esaminate le fondamenta della cultura occidentale, basate sul meccanicismo e sulla visione cartesiana, derivate dalle teorie di Locke, Descartes e Bacone, le quali portano alla stessa fisica classica.

    La tesi del libro è che, come la fisica ha dovuto abbandonare la visione riduzionista per indagare l'infinitamente piccolo e l'infinitamente grande (teoria dei quanti e relatività), lo stesso dovrebbero fare medicina, biologia, sociologia ed economia. Nel libro è presente una chiara denuncia alle posizioni dello stile di vita occidentale, che non rispettano né le persone né le convenzioni sociali, ma incentrano il loro interesse egoisticamente sul singolo, sia come produttore, sia come consumatore. La critica di Capra non si rivolge esclusivamente al capitalismo, ma anche al marxismo ed al socialismo.

    Pur datato, il libro anticipa in effetti alcuni mutamenti di paradigma, nel senso di Kuhn, poi effettivamente verificatisi: nelle scienze cognitive, con la visione di unità mente-corpo; nelle scienze biologiche, con il crollo dell'assioma genetico che asserisce "un gene, una proteina"; nelle scienze sociali ed economiche, con l'incapacità di prevedere crisi e tracolli, come la bolla del 2001 o la crisi petrolifera iniziata nel 2005, con il greggio che sale oltre i 70 dollari al barile per rimanervi, quando solo nel 2003 si parlava ancora del prezzo troppo basso del petrolio.

    Anche se a volte Capra parteggia per la visione sistemica e olistica, tuttavia afferma immediatamente che il suo scopo non è ribaltare le idee comuni, ma integrare le conoscenze derivate dal riduzionismo con quelle derivanti dalle relazioni tra le varie parti.

  4. #4
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    Me l'ero persa questa

    Io consiglio a tutti di leggere " flash. Katmandu il grande viaggio", parla di un hyppie francese e le sue avventure vissute in oriente. Il libro è incentrato molto sulla sua esperienza a Katmandu e sulla sua esperienza con l'eroina...
    "Non penso solo che la marijuana dovrebbe essere legalizzata: penso che dovrebbe essere obbligatoria" Bill Hicks

  5. #5
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    complimenti per il topic phil

    io consiglio particolarmente: "i vagabondi del Dharma" di Jack kerouac
    è sulla scia di "on the road" (beat generation dove si parla di lunghissimi viaggi attraverso l'america), però in questo libro si presta una particolare attenzione al viaggio che viene compiuto interiormente dalle persone che si mettono alla ricerca della libertà cercando di liberarsi da tutto il "vecchio" e cercando di aprirsi verso questo immenso mondo dell'interiorità. oltre a questo direi che pure la tecnica di scrittura di Kerouac è molto particolare e a mio parere durante la lettura riesce a scatenare un turbinio di immagini e di pensieri nella mente del lettore, rievocando ragionamenti che spesso molte persone si sono già posti.

    oltre a questo consiglio i due libri "il mondo nuovo" di Aldous Huxley e "Fahrenheit 451" di Ray Bradbury
    entrambi i libri parlano di controllo mentale e di dittature che arrivano ad ottenere il consenso (inconsapevole o non) dei cittadini. entrambi sono libri che i ritengo moooolto adattabili ai movimenti politici e non che stanno avvenendo nel mondo. oltre a questo entrambi sono libri estremamente coinvolgenti che si leggerebbero d'un fiato e che portano a riflettere.

  6. #6
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    Bella phil, discussione perfetta!

    avrei una cifra di libri da consigliare .... facciamo così inizio coi must! non sono in ordine di prefernza ma di come mi vengono in mente!!!

    1. Shantaram romanzo autobiografico di Gregory David Roberts.
    Sinossi presa da Wikipedia: è la storia schietta e anti-retorica di un latitante australiano ex eroinomane - basata sull'esperienza di Roberts appunto- in fuga a Mombay; un uomo che apre un piccolo ambulatorio gratuito in uno slum della città indiana, lavora per il principale boss della mafia di Bombay, opera come riciclatore di denaro sporco e come "soldato di strada" (una locuzione inglese che designa gli operatori volontari che assistono le persone socialmente svantaggiate, tentando di evitare che abbiano guai con la legge), affronta le armi russe nelle montagne dell'Afghanistan e si guadagna il soprannome - attribuitogli con acume dalla madre del suo migliore amico - di Shantaram, che in lingua marathi significa "uomo di pace" ovvero "uomo della pace di Dio".

    qs romanzo è avvincente e scritto in maniera "brutale" e racconta la vita degli slum affiancata alla vita dei ricchi di mombay. è un libro "allucinato" ma ricco anche di sentimenti: giuro che quando a un certo punto muore il mio personaggio preferito mi sono davvero messo a piangere. è un libro di ben 1177 pagine eppure l'ho letto in poco più di una settimana (a quel tempo lavoravo in mare e a causa di un maestrale durato 20 giorni sono stato costretto a restare a terra) dato che non riuscivo a staccarmecene.
    I diritti televisivi sono stati acquistati da johnny depp ma purtroppo le riprese non sono mai partite. ho ricomprato qs libro per regalarlo e nella nuova versione è allegato un dvd in cui l'autore porta il lettore all'interno degli slum di mombay. bello davvero!
    Hasta la legalización. Siempre vida o muerte!

    Xaman'ek

  7. #7
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    2. La fine è il mio inizio di Tiziano Terzani.
    Opera ultima (e postuma) autobiografica del giornalista, corrispondente, fiolosofo, e tanto altro, scritto a 4 mani col figlio Folco, in cui Terzani ripercorre e riflette sulle esperienze di una vita.

    sempre da Wikip.:
    «… e se io e te ci sedessimo ogni giorno per un'ora e tu mi chiedessi le cose che hai sempre voluto chiedermi e io parlassi a ruota libera di tutto quello che mi sta a cuore dalla storia della mia famiglia a quella del grande viaggio della vita?» Con queste parole Terzani invita il figlio Folco ad ascoltare il suo ultimo racconto, una rivisitazione della sua vita passata in giro per il mondo (Cina e Asia in primis), ma anche una sorta di testamento spirituale. Una sintesi di alcune parti dei libri precedenti e una sua storia personale.

    anche qs libro è avvincente e dopo averlo consigliato ad alcuni cari amici ... ho scoperto che nel giro di pochi mesi avevano letto tutti i libri di questa meravigliosa persona che è stata Terzani!
    Hasta la legalización. Siempre vida o muerte!

    Xaman'ek

  8. #8
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    scusate questi ha voluti inserirli mio figlio che ora è qui che se la sghignazza in attesa che li posto.
    Hasta la legalización. Siempre vida o muerte!

    Xaman'ek

  9. #9
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    Bella Phil!
    Alcuni dei miei libri preferiti, sono già nella discussione dedicata alla fantascienza e al fantasy.
    Qui inserisco, invece, un libro su una della piaghe sociali, in aumento esponenziale: il suicidio. Macabra come scelta, ma un amico d'infanzia di mia moglie, si è ucciso da poco, perchè non voleva vivere con una stomia, come me..
    Questo libro, potrebbe aiutare a capire qualche "perché", uno possa trovare per pensare, di togliersi la vita. E magari, a conoscere le ottime ragioni, per non farlo.

    Buona lettura!!
    Trama da Wiki, se volete sapere il finale, la trama completa, qui.

    Il libro è diviso in tre parti e narra la storia di quattro sconosciuti che la notte di San Silvestro si incontrano sulla cima di un palazzo di Londra, noto come la Casa dei Suicidi, con l'intenzione comune di suicidarsi. Ognuno di loro ha motivi diversi per farla finita con la vita. Il primo personaggio ad apparire è Martin, un tempo famoso conduttore televisivo, che si è giocato tutto, carriera, moglie, figli e reputazione, per essersi lasciato tentare a sedurre una quindicenne. Egli è deciso ad uccidersi dopo una scelta razionale e dopo precisi preparativi che vengono però interrotti dall'arrivo del secondo personaggio, Maureen, una donna non più giovane che ha sacrificato tutta la sua vita ad un figlio disabile, e che è determinata a farla finita.
    La terza persona a salire sul tetto è Jess una diciottenne dal linguaggio sboccato e dal carattere difficile e vuole buttarsi perché Chas, il ragazzo del quale è innamorata, l'ha lasciata.
    Ultimo a salire sul tetto è l'americano JJ, musicista fallito patito per il rock e la sua ragazza. Ma la sua band si è sciolta e la ragazza lo ha mollato.
    Tra i quattro avviene una discussione accesa e assurda alla quale l'autore riesce a dare un tocco di humor noir e....

    Hidden Content

    "Rammentiamoci sempre che ogni qualvolta lasciamo scritto qualcosa,si lascia solo delle parole messe li,ognuno poi le interpreta come vuole,non é la stessa conversazione fatta faccia a faccia .." cit. Dantep

  10. #10
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    3. In vespa. Da Roma a Saigon. Di Giorgio Bettinelli.

    Mitico racconto del primo viaggio affrontato da Bettinelli (scomparso nel 2008) in sella alla sua vespa nel 1992: dall'Italia al Vietnam appunto, attraversando paesi che ora non hanno nemmeno più lo stesso nome, culture molto diverse dalla nostra, strade che potevano sembrare impraticabili e 1000 emozioni ed avventure che solo una vespa ti può regalare.
    Bettinelli si improvvisa ambasciatore della piaggio e passa a far visita a tutte le sedi Piaggio nei paesi che attraversa.
    Inoltre in questo primo racconto è presente una genuinità narrativa che in quelli successivi un po' manca, forse anche perchè la prima esperienza è per forza quella più emozionante e più .... magnificamente indimenticabile!
    Hasta la legalización. Siempre vida o muerte!

    Xaman'ek

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