Avevamo pubblicato questo racconto su un vecchio numero di Dolce Vita (il n.8 se non sbaglio).
Ora l'ho riportato sul mio blog...

Viaggio in Tibet: Kora del Monte Kailash
Questo è il riassunto di un viaggio molto particolare. Di un’esperienza tale che definire viaggio è riduttivo. Questo inoltre sarà un video-racconto, un filmato a cui io e mio padre stiamo lavorando da anni. Un progetto ambizioso, considerando la mole di lavoro, che ci ha messo in crisi più volte, ma che sappiamo ci darà grande soddisfazione. Speriamo di poterlo presentare a breve, ci siamo quasi… nel frattempo, ecco il testo e qualche foto. Benvenuti nella terra degli dei…



Ci sono montagne che sono soltanto montagne e ci sono montagne che hanno personalità. La personalità di una montagna non è soltanto una strana forma che la rende diversa dalle altre, proprio come un viso con una strana sagoma o azioni strane non fanno di un individuo una personalità. La personalità consiste nel potere di influenzare gli altri, e questo potere è dovuto alla risolutezza, all’armonia e alla focalizzazione su un punto del carattere. Se in un individuo queste qualità sono presenti nel loro massimo grado di perfezione, allora tale individuo è un potenziale leader dell’umanità, come governante, come pensatore oppure come santo, e lo riconosciamo come ricettacolo del potere divino. Se queste qualità sono presenti in una montagna la riconosciamo come un ricettacolo del potere cosmico, e la chiamiamo una montagna sacra. E’ così che al di sopra di tutte le montagne sacre del mondo si è diffusa la fama del monte Kailash e ha ispirato gli esseri umani fin dai tempi immemorabili. Non c’è altra montagna paragonabile al Kailash, poiché forma il punto centrale delle due più importanti civiltà antiche del mondo, le cui tradizioni sono rimaste intatte per migliaia di anni: l’India e la Cina. Sia per gli induisti che per i buddisti il Kailash è il centro dell’universo. E’ chiamato Meru o Semeru, secondo le più antiche tradizioni sanscrite, ed è considerato sia il centro fisico del mondo nonché quello metafisico. Esso forma la cuspide del “Tetto del mondo” come è chiamato l’altopiano tibetano, e irraggiandosi da esso, come i raggi dal mozzo di una ruota, alcuni poderosi fiumi iniziano il loro corso verso l’est, l’ovest, il nord-ovest e il sud. Questi fiumi sono il Bramaputra, l’Indo, il Sutlej e il Karnali. Tutti questi fiumi nascono nella regione del Kailash-Manasarovar, che forma la catena più alta dell’altopiano tibetano.
(Lama Anagarika Govinda)
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