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Discussione: Proposta di referendum

  1. #21
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    si ma dove cazzo è finito l'orgoglio il principio e l'integrità di pannellone nazionale??? sapevo stesse passando fuori ma arrivare a 'patteggiare' con silvio con tanto di strette di mani... che sia il primo caso a testimonianza che fumare rende scemi??

  2. #22
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    NO, non si può firmare online. Quello che vedi è una semplice registrazione che serve al sito cosicché possa mandarti delle e-mail per darti informazioni sulle date, sui luoghi e quant'altro si debba sapere sui referendum.
    Per avere una firma valida bisogna andare in comune, presentare un documento, e firmare.

  3. #23
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    @tiaccaci: È stato Silvio Berlusconi a voler firmare queste proposte di referendum, è un cittadino come un altro ed è in suo diritto poterlo fare. Poi parliamoci chiaro, per Pannella è fare pubblicità ai referendum, snobbati da tutta la sinistra.

  4. #24
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    Cari amici,
    Non voglio deludervi, ma avete letto attentamente il referendum sulla cannabis?
    Fermo il fatto che voglio tornare sull'argomento in modo più approfondito e meditato, mi sento di dirvi (quale prima sensazione) che esso mi pare di una inutilità enorme e che non risolve nulla.perché lascia ancora al giudice il potere di stabilire quando ricorra l'ipotesi lieve.
    Devo dire, poi, che i casi di gente in carcere con l'accusa di cui al 73/5 sono rarissimi, se non eccezionali.
    Ho un po' di esperienza e devo dire di non essermi mi imbattuto in simili situazioni.
    I radicali, invece, di proporre soluzioni che ribadisco sono inutili, e sono solo populisticamente dalook cercassero di appoggiare serie ipotesi di informazioni della legge sugli stupefacenti.
    Temo che sia molto rumore per nulla ed un insperato aiuto a Giovanardi .
    L'eventuale accoglimento del quesito referendario, crea anzi ancora più confusione, perché induce a ritenere che la coltivazione domestica costituisca sempre reato, smentendo così quella giurisprudenza recente che ha assolto qualche coltivatore (v. Trib. Fe o Gup Ud).
    Comunque ne riparliamo.
    Ultima modifica di Avv. Zaina; 05-09-13 alle 22:17

  5. #25
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    Avvocato, già prima di firmare avevo letto la proposta dei Radicali e l'ho trovata ridicola per quanto concerne la nostra causa; infatti sono stato più lieto di firmare alcuni tra gli altri quesiti referendari rispetto a quello sulle droghe.
    La cosa importante credo che sia però il dimostrare che questo paese vuole un cambiamento su quel fronte, è in questo che vedo l'utilità dell'andare a firmare, ovvero il dare un segnale, e che un minimo, ipotetico risultato possa funzionare da collante per le varie realtà proibizioniste. E l'ideale sarebbe che, una volta che il paese si è accorto che la gente non vuole più quella maledetta legge, passare al contrattacco, supportando in massa la sua proposta di legge, che ho letto e che mi è sembrata ineccepibile

  6. #26
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    Vede, caro Philmusic io sono molto pragmatico.
    Inutile seguire strade velleitarie che non portano a concreti risultati.
    Il referendum dei radicali è solo una pia intenzione, priva di qualsiasi concretezza.
    Un'operazione per tenere il pallino dell'argomento stupefacenti, nell'assenza di concrete volontà di cambiare la legge.
    Sia sufficiente leggere il quesito proposto:
    Volete che sia abrogato il D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, limitatamente all'articolo 73, comma 5, limitatamente alle parole: "della reclusione da uno a sei a anni e" e comma 5-bis, limitatamente al primo periodo, limitatamente alle parole: "detentive e", e al terzo periodo: "In deroga a quanto disposto dall'articolo 54 del decreto legislativo 28 agosto 2000, n. 274, il lavoro di pubblica utilità ha una durata corrispondente a quella della sanzione detentiva irrogata?”
    Si tratta di un pannicello tiepido contro una malattia gravissima.
    Non ha nessun senso compiuto abrogare la pena detentiva per il 73/5°, quando la decisione sulla qualificazione giuridica della condotta materiale e la sussunzione di quest'ultima nell'ipotesi della lieve entità è lasciata ancora alla discrezionalità della magistratura, che ovviamente può decidere a "macchia di leopardo"?
    I radicali propongono, poi, un quesito superficiale ed ininfluente, su di un presupposto profondamente errato.
    Nei casi di lieve entità (pena reclusione da 1 a 6 anni oltre pena pecuniaria) è, infatti, del tutto eccezionale che una persona - al termine del processo -. venga posta in carcere per scontare effettivamente la pena (a meno che non sia ultra recidivo).
    Tenete conto, poi, che l'art. 73/5 regolando i casi di lieve entità, concerne condotte spiccatamente illecite come lo spaccio.
    Non dimentichiamo, inoltre, che la detenzione a fini personali (e si spera la coltivazione a fini personali) non è sottoposta a sanzione!
    Può succedere, quindi, che una persona venga arrestata all'inizio (in flagranza) e dopo qualche ora o giorno venga rimessa in libertà.
    Dunque il referendum se accolto e se votato positivamente, inciderebbe sulla pena da infliggere, solo all'esito del giudizio e - diversamente dal convincimento dei promotori - non potrebbe affatto evitare eventuali arresti "preventivi", perché la valutazione sulla sussistenza della lieve entità interverrebbe - da parte del giudice - solo al momento dell'interrogatorio di garanzia o all'udienza di convalida.
    Ribadisco la convinzione che si tratti di un'operazione più di immagine, che di sostanza, e mi auguro che voi utenti comprendiate che, in questo modo, e senza una modifica normativa seria, si buttano solo tempo e danari (perché i referendum costano) e si suscitano - con un'informazione insufficiente, ai limiti della scorrettezza - attese che non possono in realtà, concretizzarsi.

  7. #27
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    Citazione Originariamente Scritto da M'agganjo Visualizza Messaggio
    NO, non si può firmare online. Quello che vedi è una semplice registrazione che serve al sito cosicché possa mandarti delle e-mail per darti informazioni sulle date, sui luoghi e quant'altro si debba sapere sui referendum.
    Per avere una firma valida bisogna andare in comune, presentare un documento, e firmare.
    Confermo, ieri ho chiesto ad un tavolo e mi hanno detto che firmare online è una specie di petizione senza valore. Comunque, firmato anch'io
    "Esisteva un intero sistema di reparti separati che si occupava di letteratura per i prolet. Vi si producevano stupidissimi giornaletti che non trattavano se non di qualche avvenimento sportivo, di cronaca nera e d'astrologia, qualche romanzetto da quattro soldi, certi filmetti pieni di cosce e seni nudi e canzonette sentimentali che venivano composte secondo un procedimento del tutto meccanico."
    G. Orwell, 1984

  8. #28
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    Citazione Originariamente Scritto da Avv. Zaina Visualizza Messaggio
    Vede, caro Philmusic io sono molto pragmatico.
    Inutile seguire strade velleitarie che non portano a concreti risultati.
    Il referendum dei radicali è solo una pia intenzione, priva di qualsiasi concretezza.
    Un'operazione per tenere il pallino dell'argomento stupefacenti, nell'assenza di concrete volontà di cambiare la legge.
    Sia sufficiente leggere il quesito proposto:
    Volete che sia abrogato il D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, limitatamente all'articolo 73, comma 5, limitatamente alle parole: "della reclusione da uno a sei a anni e" e comma 5-bis, limitatamente al primo periodo, limitatamente alle parole: "detentive e", e al terzo periodo: "In deroga a quanto disposto dall'articolo 54 del decreto legislativo 28 agosto 2000, n. 274, il lavoro di pubblica utilità ha una durata corrispondente a quella della sanzione detentiva irrogata?”
    Si tratta di un pannicello tiepido contro una malattia gravissima.
    Non ha nessun senso compiuto abrogare la pena detentiva per il 73/5°, quando la decisione sulla qualificazione giuridica della condotta materiale e la sussunzione di quest'ultima nell'ipotesi della lieve entità è lasciata ancora alla discrezionalità della magistratura, che ovviamente può decidere a "macchia di leopardo"?
    I radicali propongono, poi, un quesito superficiale ed ininfluente, su di un presupposto profondamente errato.
    Nei casi di lieve entità (pena reclusione da 1 a 6 anni oltre pena pecuniaria) è, infatti, del tutto eccezionale che una persona - al termine del processo -. venga posta in carcere per scontare effettivamente la pena (a meno che non sia ultra recidivo).
    Tenete conto, poi, che l'art. 73/5 regolando i casi di lieve entità, concerne condotte spiccatamente illecite come lo spaccio.
    Non dimentichiamo, inoltre, che la detenzione a fini personali (e si spera la coltivazione a fini personali) non è sottoposta a sanzione!
    Può succedere, quindi, che una persona venga arrestata all'inizio (in flagranza) e dopo qualche ora o giorno venga rimessa in libertà.
    Dunque il referendum se accolto e se votato positivamente, inciderebbe sulla pena da infliggere, solo all'esito del giudizio e - diversamente dal convincimento dei promotori - non potrebbe affatto evitare eventuali arresti "preventivi", perché la valutazione sulla sussistenza della lieve entità interverrebbe - da parte del giudice - solo al momento dell'interrogatorio di garanzia o all'udienza di convalida.
    Ribadisco la convinzione che si tratti di un'operazione più di immagine, che di sostanza, e mi auguro che voi utenti comprendiate che, in questo modo, e senza una modifica normativa seria, si buttano solo tempo e danari (perché i referendum costano) e si suscitano - con un'informazione insufficiente, ai limiti della scorrettezza - attese che non possono in realtà, concretizzarsi.
    Caro avvocato grazie per tenerci coi piedi per terra . Tutto quello che dice è pura verità ma come avrà già potuto constatare ci illudiamo subito per niente con la grande speranza che qualcosa un giorno cambi .
    Ora mi viene da chiederle una cosa : come e cosa dovremmo fare ? C'è realmente un modo per poter cambiare questa situazione ? Quà ormai non si sà più dove sbattere la testa . Dobbiamo aspettare il salvatore come in Ken il guerriero ?
    La ringrazio nuovamente e buona giornata .

  9. #29
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    Citazione Originariamente Scritto da w la natura Visualizza Messaggio
    Caro avvocato grazie per tenerci coi piedi per terra . Tutto quello che dice è pura verità ma come avrà già potuto constatare ci illudiamo subito per niente con la grande speranza che qualcosa un giorno cambi .
    Ora mi viene da chiederle una cosa : come e cosa dovremmo fare ? C'è realmente un modo per poter cambiare questa situazione ? Quà ormai non si sà più dove sbattere la testa . Dobbiamo aspettare il salvatore come in Ken il guerriero ?
    La ringrazio nuovamente e buona giornata .
    Qui non vi è necessità di Ken il guerriero, qui vi sarebbe necessità solamente di persone serie.
    Ho il triste presentimento che tutto sia divenuto ormai uno spettacolo sulla pelle di coloro che, invece, dovrebbero essere i destinatari di scelte decisive.
    Il fatto che Mr. B. abbia firmato il referendum sulla droga (dopo che il suo governo ha proposto l'aberrante modifica del 2006) vi offre la cifra dello stesso, cioè poco o niente.
    Eppure, nonostante tanti siti, tante organizzazioni, tanti saccenti che si piccano di essere depositari della verità (e non solo in materia di stupefacenti) nulla muta e si deve leggere sciocchezze a non finire.
    Il pianeta droga è divenuto un contesto di autoreferenzialità, dove chiunque si sente autorizzato a dire la propria (coma al bar per il calcio) senza avere la benchè minima idea di quel che dice.
    Due anni fa ebbi modo di partecipare a Rimini ad un incontro sulle carceri promosso dai radicali e tentai di confrontarmi con un noto parlamentare che ha fatto della cannabis il suo cavallo di visibilità....ebbene, appena cercai di avviare una veloce disamina, mi accorsi che la persona in questione aveva più interesse a farsi grande con gli allocchi presenti, che a parlare di temi seri.
    Potrei dirle che da anni mi batto perchè si formuli un testo di legge alternativo (ed io l'ho ipotizzato), ma tutti i politici o presunti tali si sono sempre girati dall'altra parte , salvo sponsorizzare le proposte dei loro amici di partito anche se ridicole.
    Bisogna che i siti come enjoint ed altri comincino a pensare che se non si risolve la questione anche la loro sopravvivenza è a rischio...

  10. #30
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    Ecco un altro commento autoreferenziale, sul referendum stesso, però.
    Gentile (e paziente) avvocato, ho letto la sua proposta di legge, complimenti !
    Peccato solo che in Italia giri ancora tutto assolutamente in funzione di S.B. con la conseguenza che proposte di legge veramente sensate non verranno mai prese in considerazione.
    Ormai, siamo diventati così assuefatti dal farci mangiare in testa che anche un piccolo spiraglio di luce che fa breccia nel buio della caverna è in grado di galvanizzarci notevolmente. Onestamente anche io ho "gioito" quando il nano ha firmato, se non altro perchè se si riuscisse a fare questo referendum, e qualora si ottenesse un risultato positivo, si potrebbe dare il via all'apertura di diversi Cannabis Social Club, trafila che, ora come ora, risulta impensabile (Racale a parte). Della serie "meglio che niente"....
    And you tried to accumulate But the world is full of hate
    So all of your best thoughts just adrift through space
    I know a place where we can carry on,
    We can carry on, we can carry on...
    And this people like you, ooh, people like me
    People need to be free, yeah!
    There's a place in the sun where there is love for everyone
    Where we can be yeah!
    (Bob Marley) Hidden Content

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