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Discussione: Ecovillaggio Dolce Vita/Enjoint?

  1. #21
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    Malgrado l'eta' troverei la cosa ancora molto stimolante...

  2. #22
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    Grazie @ecko per questo bel input sul progetto di Alcatraz, stanno creando davvero una realtà alternativa sempre più bella in quei posti e i posti sono veramente belli e anche strategici, sia come locazione geografica e sia per la vicinanza stessa di Alcatraz, che consentirebbe delle preziose possibilità di sinergie e collaborazioni. La prima cosa che ho pensato dopo aver letto il progetto dell'Ecovillaggio Solare è che sarebbe un'occasione da non lasciarsi sfuggire, avendo già i soldi e la volontà di vivere in un ecovillaggio.
    Sono stato ad Alcatraz la prima volta una trentina di anni fa, negli anni '80, ci ho portato anche i miei amici di allora, avevano pure dei simpatici cavalli. Li stimavo e vicino Alcatraz era anche uno dei posti dove stavo pensato di andare a vivere con degli amici, prima di finire qui dove sono, 24 anni fa.
    Per come ho conosciuto la realtà di Alcatraz e per come li ho seguiti nel loro sviluppo nel tempo mi sento di ammirarli per come stanno coltivando e diffondendo i germogli di un modello di sviluppo alternativo della nostra civiltà, che a me, e credo a molti di noi, sembra uno dei migliori possibili per il futuro del pianeta e dell'umanità.
    Secondo me, avendo i soldi necessari, anche collaborare con loro prendendo una delle case disponibili (quella con la torre e 6 appartamenti interni, Casa Capuzzola, sembrerebbe proprio un sogno!) potrebbe essere molto favorevole.

    Per quanto riguarda il fatto di conoscersi personalmente prima andare a vivere in un ecovillaggio, anche se concordo che non sia fondamentale, io lo ritengo più saggio perché, per le esperienze che ho avuto io di vita comunitaria, secondo me diminuirebbe di molto il rischio di possibili incomprensioni, litigi, rancori, dispetti e vendette che avvelenerebbero inevitabilmente l'atmosfera di tutti, potrebbero rovinare la qualità della vita e indurre parecchi a una delusione tale da sognare una vita da eremiti... come qualcuno che conosco...
    La penso così perché mi è successo, ripetutamente, anche con persone amiche che conoscevo già da prima. E non solo a me, ma a quasi tutti quelli che eravamo. Probabilmente siamo stati anche particolarmente sfigati, o non abbiamo saputo o potuto relazionarci meglio, e mi rendo anche conto che la mia esperienza personale mi crea un punto di vista particolare, forse un po' troppo prudente, se non addirittura troppo pessimista e diffidente.
    E' vero che avere ognuno la propria abitazione e un pezzo di terreno in un ecovillaggio darebbe un buon margine di tolleranza con gli altri, maggiore che in una comunità dove fosse tutto condiviso.
    Io ho passato complessivamente diversi anni della mia vita in diverse situazioni di vita comunitaria, di diverso tipo, dai terremotati in Friuli ai villaggi sperduti nell'Himalaya, dal villaggio-condominio in riva al mare alla detenzione in un carcere, dall'ashram himalayano a una comunità in un castello, da un gruppo di trulli in Valle d'Itria sparsi nel raggio di pochi chilometri a qualche casetta in una vallata degli Appennini, anche ognuno con la sua abitazione, addirittura a qualche chilometro di distanza, ma sempre c'è stato uno str...o o una str...a o qualcuno fuori di testa o tutti e tre insieme a rovinare tutto a tutti.
    Poi, quando tra le persone succedono certe brutte cose, anche se si abita a qualche chilometro di distanza non è facile lasciare certe atmosfere negative fuori di casa, fuori dal cuore e fuori dalla mente. Perlomeno, per me da giovane non era facile, per altri magari è molto più semplice, poi ho pure imparato a farlo, ma gli altri si sono scontrati tra di loro, la situazione è degenerata e alla fine quel poco di comunitario che era rimasto è sparito e se ne sono andati quasi tutti, dopo averci messo tutte le loro risorse e il loro tempo.
    A me la vita ha insegnato in questo modo e, visto che bluedigit mi aveva menzionato come possibile consulente di vita isolata, l'opinione personale che posso condividere col forum è questa, che la difficoltà più grossa in un'esperienza di vita comunitaria, oltre a trovare i soldi, sia di mettere insieme le persone giuste e che sarebbe più saggio conoscersi abbastanza bene prima, per avere maggiori possibilità di successo, e potrebbe anche non bastare. Lavorare insieme è un ottimo modo veloce di conoscersi.
    Però vi prego di considerare questa mia opinione solo come frutto di un'esperienza personale piuttosto sfigata, perché non vorrei mai rovinare l'ottimismo e l'entusiasmo iniziale per un esperienza di tipo comunitario come un ecovillaggio, anzi, penso che il giusto entusiasmo dia una marcia in più nel realizzare i progetti.
    Tra l'altro ci sono enjointers che già si conoscono, che abitano nella stessa zona, che si sono incontrati, hanno fatto già delle cose insieme e sono già buoni amici, si divertono a stare insieme e farebbero volentieri una vita alternativa insieme.
    Ecco, un gruppo così, secondo me, avrebbe minori difficoltà, maggiore solidarietà e migliori probabilità di successo, qualunque cosa decidano di fare insieme.

    Conoscersi prima sarebbe auspicabile anche per capire meglio come si potrebbero organizzare i lavori per guadagnare i soldi necessari a vivere nel villaggio, se ognuno ha già una sua indipendenza economica o se sviluppare dei progetti di lavoro in comune, agricoli, artigianali, turistici, magari anche collaborando con delle realtà alternative vicine, come nel caso dell'Ecovillaggio Solare vicino Alcatraz. Come sappiamo, l'unione fa la forza.
    Se si va in una zona molto isolata, non è semplice guadagnare, soprattutto d'inverno, quando si può anche restare isolati dalla neve, bisogna tenerne conto e organizzarsi bene.
    Questa del lavoro e di come guadagnare soldi è veramente la prima cosa sulla quale discutere e organizzarsi, a meno che ognuno non abbia già i soldi e un proprio lavoro, o progetto di lavoro, che possa svolgere abitando nel villaggio.

    Per me gli ecovillaggi sono una delle cose migliori che riesco ad immaginare per il futuro del pianeta e della società umana.
    Ormai sono più di trent'anni che cerco le persone giuste per fare un ecovillaggio, ci ho pure provato diverse volte in diversi posti, con gli amici di allora, è sempre andata così male da far passare la voglia e la fiducia negli esseri umani e voler diventare eremiti, però non posso cancellare la mia consapevolezza che gli ecovillaggi siano una delle cose migliori che possiamo fare nella nostra vita, per noi, per il pianeta, per le generazioni future.
    Avendo i soldi per un acquisto iniziale bisognerebbe provarci, con le persone giuste, e cogliere le occasioni giuste. Ed è quello che mi auguro di cuore per gli enjointers che fossero interessati. E di combinarsi bene e di riuscirci, naturalmente.

  3. #23
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    @Pawan kumar-ASCIA perché non posti qualche foto di quella fattoria all'asta, magari qualcuno potrebbe essere stimolato.. anch'io, come penso parecchi di noi ,accarezzo da sempre l'idea di un posto simile, anche se per evitare di veder in giro fecce umane la solitudine è sempre stata e rimane la miglior garanzia.

    Però c'è un però: se molti di noi si sono "ritirati a vita privata" nei momenti in cui la società sembrava imboccare la via di una certa "tolleranza",

    (non insultatemi per questo, è umano stancarsi presto di chiacchere e manganellate, e poi se tieni famiglia ma non ami le rinunce è imperativo farsi i caxxi propri )

    ora che abbiamo capito tutti ( forse!) come gira il mondo è l'ora di rischiare qualche conflitto personale pur di non vivere come tante pecorelle smarrite, con vita sociale tanto virtuale, facilmente attaccabili dai predatori sociali (reali).

    Ecco allora che la pecora nera, anche più di una, che abiterebbe sicuramente l'ecovillaggio potrebbe essere più facilmente portata amorevolmente a "miti consigli", si sa: sopravvivere prima di tutto.

    Non so se dopo 'sto pippone s'è capito, ma l'idea mi piace molto!!
    Ultima modifica di Myface; 04-09-14 alle 13:43
    Tessera ASCIA n.479

  4. #24
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    Per le foto ci avevo già pensato, non ho la macchina fotografica e appena potrò farmela prestare ci andrò a cavallo e ve le faccio, il panorama è spettacolare, però si riconoscerebbero facilmente i luoghi e non so se sia opportuno postarle. Intanto ti mando un pm per farti vedere qualcosa.

    Per il fatto di rischiare concordo che ne vale certamente la pena, dopo tutti i tentativi che ho fatto penso che sia chiaro che non ho paura di rischiare. Però alla fine, con 4 figli, ho preferito dargli un po' di pace e prendermela pure io.
    Comunque un certo rischio di contrasti fra le persone c'è sempre, l'armonia e la pace sono cose che si costruiscono insieme giorno dopo giorno, come l'amore e l'amicizia. Quando parlo di "persone giuste" intendo persone che, sia che si conoscano o meno, siano capaci di farlo insieme, condividendo delle basi comuni importanti e che sappiano risolvere i contrasti tra loro abbastanza semplicemente. Ma quelli che non ne erano capaci mi si sono rivelati molto più numerosi di quello che mi immaginavo originariamente, nell'entusiasmo iniziale e con tutte le cose importanti che condividevamo. Io non ci potevo credere, da quanto erano assurdi.
    Già ne basta uno in un gruppo a rovinare la festa a tutti, se poi sono più di uno, se non se ne vanno loro dopo poco non vedi l'ora di andartene tu. Il paradiso si tramuta in inferno. C'è gente che non si rende neanche conto di prevaricare e non è possibile ragionarci amorevolmente, perché si offendono per nulla, anche una semplice piccola osservazione pratica, mettendo subito in moto un assurdo carosello di rancori, meschinità, ripicche, dispetti, vendette che ti tolgono ogni speranza.
    E ora, dopo le tante delusioni, mi sento di cercare di ridurre i rischi di conflitti personali catastrofici, perché in un'esperienza di villaggio generalmente ci si investe tutto quello che si ha, a meno di non essere già ricchi, e in più ci si investono sogni, speranze, progetti, energie, tempo, amicizie e quando tutto va in malora si deve ricominciare tutto daccapo, e ogni volta la delusione ti lascia un'amarezza in più, come una cicatrice interiore in più, tanto che ormai ci ho fatto il callo e ci posso pure scherzare sopra, che è la cura migliore per non riceverne un danno ma un insegnamento!
    Almeno so che ci ho provato, e ripetutamente, so che ci ho messo il meglio che ho potuto di me stesso e ci ho guadagnato comunque, in termini di esperienza e conoscenze, che non è poco!
    Sto solo cercando di comunicarvele per aiutarvi a non farvi perdere il tempo che ci ho perso io.
    Poi lo so che l'esperienza personale è insostituibile, ma chi è capace di imparare delle lezioni dall'esperienza degli altri è nettamente avvantaggiato, secondo me.

  5. #25
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    Giusto giusto niente foto.. non bruciamo subito il posto!
    Tessera ASCIA n.479

  6. #26
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    Citazione Originariamente Scritto da punk lover Visualizza Messaggio
    w l'anarchia!!!!
    Anch'io l'amo...per questo sono solo!

    L'anarchia non potrebbe entrare nel villaggio purtroppo anzi qualcosa mi fa pensare che ci sarebbero delle regole ferree, pena il fallimento di cui ipotizzava Pawan
    Tessera ASCIA n.479

  7. #27
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    Amo l'anarchia da sempre...e anarchia almeno per me non vuol dire caos alla cazzo!
    Come la interpreto io e' avere la liberta' di scegliere sempre ...anche se il fatto di poter scegliere non dovrebbe togliere niente alla nostra umanita', semmai il contrario.
    Se io vivo in un mondo senza regole dovro' per forza regolarmi da solo perche' comunque non potro' fare qualsiasi cosa senza tenere conto che esistono anche gli altri...e questo varrebbe per tutti, ci sarebbe molto probabilmente meno male in giro di quello che c'e' oggi, nascosto da ipocrisie e interessi di ogni tipo.
    La prima forma di anarchia è quella di non giudicare il prossimo e di agire secondo coscienza, alla fine ognuno sa cosa e' bene e cosa e' male, o meglio, cosa vuole dire essere in buona fede...

    d'accordo su tutta la linea Pawan Kumar!

  8. #28
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    Citazione Originariamente Scritto da moran Visualizza Messaggio
    Malgrado l'eta' troverei la cosa ancora molto stimolante...
    Ma che dici mai?!?!? un fiore sei!
    Conosco dei ragazzi in Francia che già lo fanno da anni: hanno restrutturato una borgata in montagna con tanto di mulino ad acqua recuperato per trattare la lana delle loro pecore che è di una qualità ottima, inquinamento 0 e prodotti artigianali DOC (come miele, frutti di bosco etc)
    All'ultima visita parlavano di integrare l'alimentazione delle capre, pecore e galline con semi di canapa...
    Una realtà interessante ma gestita da poche persone strette da legami quasi fraterni (passano tutto il giorno a insultarsi eheheh)
    vuoi l'indoor?
    no, niente cioccolato grazie

  9. #29
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    Le regole troppo ferree e rigide non vengono mai rispettate. Non piacciono neanche a me.
    Le regole che vengono rispettate da tutti, o quasi, sono quelle che vengono spontaneamente riconosciute come giuste da ognuno.
    Sull'anarchia concordo con moran.
    Anch'io non intendo l'anarchia in una comunità come il caos in cui ognuno fa liberamente quello che gli pare indifferentemente a quello che provoca agli altri, ma come un equilibrio di sensibilità e di autocontrollo reciproco e spontaneo, nella consapevolezza che la propria libertà finisce dove comincia quella degli altri e comportarsi di conseguenza con rispetto, sentendosi a proprio agio e facendo sentire gli altri a proprio agio, in armonia. Come quando si suona della buona musica insieme. In una piccola comunità non dovrebbe essere difficile.
    Se ne riceve un tesoro in cambio: per me il bello del vivere in comunità è il fatto di volersi bene, di essere spontaneamente solidali e aiutarsi volentieri, di lavorare insieme con allegria ed entusiasmo, mangiare insieme, suonare e far festa insieme. Con le persone giuste l'ho vissuto tante volte, con i miei ragazzi era la normalità familiare. L'esempio che ha fatto @tiffenau dei suoi amici del borgo col mulino è ottimo. Con questa atmosfera e questo tipo di sentimenti è proprio bello vivere in un villaggio. Noi moderni, con tutto il nostro bisogno di spazio individuale, abbiamo perso un po' di questa capacità di stare bene semplicemente insieme agli altri, vivere in armonia in un villaggio è la nostra occasione e il modo migliore per recuperarla. Si costruisce insieme giorno per giorno.

  10. #30
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    Beh poi comunque ci sarebbero sempre le espulsioni per quelli che a insindacabile giudizio.................................................. ..................giusto?
    Tessera ASCIA n.479

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