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Discussione: cavalcando la tigre,,,

  1. #1
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    Oggi la XIII edizione a Chianciano
    Radicali a congresso, la battaglia a favore della cannabis terapeutica
    La segretaria del partito, Rita Bernardini, è stata bloccata sul palco dagli agenti mentre cedeva sacchetti di maijuana a un uomo affetto da sclerosi multipla. L'azione di disobbedienza civile era stata annunciata dagli stessi Radicali che in mattinata avevano avvertito anche la polizia dell'azione a favore della cannabis terapeutica
    Congresso Radicali, polizia sequestra cannabis per uso terapeutico (Ansa)


    Chianciano
    01 novembre 2014
    Alcuni agenti della Polizia di Chiusi oggi sono saliti sul palco del XIII Congresso dei Radicali per impedire alla segretaria del partito, Rita Bernardini, di offrire sacchetti di marijuana ad Andrea Trisciuoglio, affetto da sclerosi multipla e segretario dell'Associazione Lapiantiano Cannabis Social Club Racale. E' accaduto intorno alle 13.15, ma già in mattinata i Radicali avevano informato la polizia della loro azione di disobbedienza civile a favore della cannabis terapeutica.

    La segretaria ha prima introdotto la sua azione spiegando i motivi e gli obiettivi che i Radicali intendono perseguire, di sostegno e di impegno concreto per aiutare le persone che ne hanno bisogno ad accedere ai farmaci cannabinoidi. Poi ha espressamente invitato le forze dell'ordine, presenti in sala, a compiere il loro dovere e arrestarla per la coltivazione e la cessione di marijuana ai malati. Gli agenti hanno impedito la cessione e hanno sequestrato le bustine con la cannabis, che ora saranno analizzate e inviate al pm.

    "Da 30 anni chiediamo di essere arrestati - ha detto Rita Bernardini dal palco del Congresso - perché sia fatto nei nostri confronti quello che ogni giorno viene fatto ai privati cittadini, che vengono arrestati per coltivazione di cannabis. Vogliamo che le leggi dello Stato siano applicate e siano vive". Infine ha ringraziato gli agenti di polizia per aver fatto il loro dovere. I Radicali, da sempre favorevoli alla legalizzazione delle sostanze stupefacenti, chiedono - attraverso questa terza disobbedienza civile - che sia reso effettivo l'accesso ai farmaci oggi solo teoricamente consentito dalla legge Turco del 2007: sono, infatti, solo 60 all'anno in tutta Italia i malati che riescono ad ottenere il Bedrocan, infiorescenze selezionate importate dall'Olanda, attraverso le Asl. Gli altri malati, se riescono a trovare il medico prescrittore, possono andarla ad acquistare presso le farmacie galeniche che la vendono al prezzo di 35 euro al grammo. L'unica soluzione sempre disponibile e illegale per chi non riesce a trovare beneficio dai farmaci tradizionali, è rivolgersi al mercato clandestino delle mafie. "La spinta all'iniziativa - specifica Rita Bernardini - è venuta da Andrea Trisciuoglio e dall'Associazione no profit Lapiantiamo Cannabis Social Club Racale, in provincia di Lecce".

    Trisciuoglio, dal palco del Congresso ricorda come non si stia parlando di "persone che si fanno le canne, ma di persone malate, che stanno per morire" ai quali si preferisce ora somministrare morfina, una sostanza che, se assunta a lungo, arreca effetti molto negativi alla persona. Marco Pannella è intervenuto dicendo che "la non violenza è questo: lottare per far rispettare allo Stato le proprie leggi. Credo che nei prossimi 2/3 anni - ha concluso Pannella - noi otterremo a livello mondiale la legalizzazione".

  2. #2
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    Sento di dovere esprimere seppure inutilmente un mio pensiero a riguardo.
    Trovo un po' triste, fuorviante e soprattutto controproducente che oggi si debba ricorrere all' alibi terapeutico per cercare di legittimare qualcosa che va molto al di la di quell'argomentazione, seppure importantissima e sacrosanta.
    A mio modo di vedere la strada da percorrere dovrebbe essere un'altra, in quanto per quella citata sopra NON dovrebbero esserci nemmeno piccoli problemi o impedimenti di cui parlare...che purtroppo pero' continuano a verificarsi.
    Il fatto di legittimare l'uso (per la coltivazione ci sarebbero altri fattori da considerare...) della cannabis come vera e propria medicina, mi trova favorevole esclusivamente per poter garantire a tal fine l'assoluta qualita' e relativa certificazione del prodotto.
    Il fatto di legittimarla SOLO per questi usi, assolutamente no.
    Questo, non per retorica di comodo...(sto bene ma voglio poter fumare lo stesso...) ma perche' in questo modo è palese il tentativo di controllo pressoche' totale del fenomeno cannabis, soprattutto a livello produttivo, quindi anche economico, da parte di chi è inutile aggiungerlo, tanto sono sempre i soliti, al limite cambiano i soci e qualche modalita', non certo gli intenti speculativi.

    Con una eventuale legalizzazione comprendente esclusivamente la parte terapeutica cosa potrebbe succedere?
    Allora, chi e' fuorilegge lo restera' tanto come ora, e per loro non cambiera' niente o quasi, mentre per i consumatori sani e un po' piu' furbetti, alla lunga sara' possibile recarsi dal proprio medico e in qualche anno in italia ci si rendera' conto che il 20% della popolazione tutta, sara' afflitta in modo cronico dalle piu' svariate patologie, tipo cefalee a grappolo, gravi stati d'ansia, asme riniti artriti e artrosi o altro che ancora inventeranno, di cui i sintomi verranno alleviati o curati dall'uso della cannabis o dei suoi derivati...

    A livello sociale trovo la prospettiva quanto di piu' ipocrita possa essere concepito.
    Di questo ipotetico (quanto volutamente esagerato) scenario non fregherebbe niente a nessuno, i numeri coprirebbero ogni forma di pseudo coscienza istituzionale.

    E non penso nemmeno che potrebbe essere considerato un primo passo verso un evoluzione culturale in tal senso.
    Un sacco di ragazzi continuerebbero a essere perseguitati come criminali, o peggio come avvelenatori sociali per fare qualcosa che in natura esiste da sempre e che ormai e' appurato ampiamente, non e' possibile reprimere.
    La vera lotta, l'unica speranza per uscire da questo retaggio culturale, sta nel riuscire senza imporre nulla a nessuno, nell' informare correttamente, magari anche arrivando a disobbedire civilmente a leggi assurde e vessatorie, depenalizzando prima che giuridicamente, proprio a livello culturale, nel pensiero comune che determina l'opinione, questo fenomeno.

    Ogni oggetto, pensiero o sostanza puo' essere interpretata e usata in modo negativo, e non parlo di armi, ma di cose che tutti usiamo quotidianamente...dagli abbracci, al sesso al cibo...e ai farmaci!!!
    Siamo persone, non pecore o scimmie, qualche sottile differenza c'e', la nostra autocoscienza e' un po' piu' marcata di quella che ha un qualsivoglia animale, cosi' come lo sono le nostre possibilita' di controllo.
    Siamo tutti mediamente piu' intelligenti di una pecora o di uno sgabello (fatte le dovute eccezioni...) in grado di sapere se una cosa ci fa bene o male, soprattutto se correttamente informati a riguardo.

    Poi, se un diabetico si vuole ingozzare di zucchero perche' e' dolce... bisogna considerare che e' sbagliato produrre lo zucchero per tutti gli altri?

    Boh, mi sono perso,,,ma quando ho visto quel servizio ho scritto in automatico, non posseggo doti di buona comunicabilita' e di sintesi quindi se si ravvisasse qualche castroneria ...sorry.
    Mi sarei sfogato con la portinaia...ma oggi non c'era...
    Ultima modifica di moran; 02-11-14 alle 12:01

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