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Discussione: EURO: UE A MARONI, NO RITORNO A LIRA, EURO E' PER SEMPRE

  1. #1
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    BRUXELLES - Dopo la doppia bocciatura della Costituzione da parte di Francia e Olanda, l'ipotesi di uscita della lira dall'euro, con il ritorno temporaneo ad un sistema di doppia circolazione, lanciata dal ministro del Welfare Roberto Maroni in un'intervista a Repubblica, ha avuto da Bruxelles a Francoforte l'effetto di un'altra vetrina rotta, di un nuovo tabu' europeo infranto. Un'ipotesi ''fantascientifica'', un'idea ''assurda'': ha commentato Guy Quaden, governatore della Banca centrale del Belgio, che siede nel consiglio dei governatori della Bce. ''Un suicidio economico'', ha affermato Otmar Issing, capo economista della Banca centrale europea.

    Nell'intervista, Maroni ha detto:''Sono tre anni che l'euro, non per colpa sua, ma per responsabilita' di chi ha gestito il passaggio alla moneta unica, ha dimostrato di non essere adeguato di fronte al rallentamento della crescita economica, alla perdita di competitivita' e alla crisi dell'occupazione. Non e' forse meglio tornare temporaneamente, almeno, ad un sistema di doppia circolazione?''. Per decidere, il ministro leghista propone di dare la parola ai cittadini attraverso un referendum consultivo. Da Lussemburgo, il presidente di turno della Ue, Mister Euro Jean-Claude Juncker, non ha commentato direttamente le parole di Maroni, ma ha lanciato un messaggio a governi e mercati: ''Il ribasso dell'euro e' caratterizzato dall'insicurezza legata al progetto europeo: stiamo rischiando che la moneta unica evolva verso tassi che non riflettono la realta' congiunturale''.

    A Maroni ha fatto invece esplicito riferimento il commissario Ue agli affari monetari ed economici, Joaquin Almunia, per il quale il futuro dell'euro non e' in dubbio. ''Non credo che nessuno arrivera' mai a mettere in discussione una conquista per la quale abbiamo tanto lottato e che ci porta tanti vantaggi'', ha detto il commissario, intervistato da una radio spagnola. La Commissione, tra l'altro, proprio oggi ha fatto un passo verso un euro con un'identita' piu' forte, in vista dell'ingresso di altri Paesi in Eurolandia (Estonia, Lituania e Slovenia sono gia' in dirittura d'arrivo): le monete coniate dagli Stati membri dovranno indicare sul loro lato nazionale il nome del Paese d'origine o la sua abbreviazione.

    ''L'euro e' per sempre'', ha commentato in sala stampa a Bruxelles la portavoce di Almunia, Amelia Torres, rispondendo a numerose domande sulle dichiarazioni di Maroni, bollate come ''elucubrazioni non sagge''. ''Esternazioni da evitare'', ha rincarato il presidente dell'Europarlamento, Josep Borrell. ''Fortunatamente le ha fatte solo il ministro del Lavoro italiano che, con tutto il rispetto, non e' un'autorita' monetaria riconosciuta nella Ue'', ha aggiunto Borrell, parlando a Madrid. E, da Santa Margherita Ligure, il commissario Ue Franco Frattini ha lanciato: ''C'e' chi azzarda improbabili soluzioni di ritorno a valute nazionali''. Critiche all'euro sono pero' giunte anche dalla Germania. Il ministro tedesco dell'economia, Wolfgang Clement, ha affermato che la debole crescita tedesca e' legata ai tassi d'interesse troppo alti imposti da Eurolandia. Il governo tedesco ha pero' respinto come ''fuori questione'' il lancio di un dibattito sulla reintroduzione del marco. A Clement, ha replicato Issing: ''Le ragioni della debolezza della crescita tedesca non hanno niente a che vedere con l'euro'', ha detto il capo economista della Bce.

    Dopo la netta presa di posizione di ieri del presidente della Bce, Jean Claude Trichet, secondo il quale l'euro ''e' un successo'' ed e' ''un'assurdita'' pensare allo scioglimento dell'Unione monetaria, oggi anche il governatore centrale del Belgio e' sceso in campo a difesa della moneta unica. ''Certi governi hanno ricevuto dai loro cittadini il mandato di non ratificare la Costituzione. Ma nessun governo ha ricevuto dai suoi cittadini il mandato di lasciare l'Unione europea o la zona dell'euro'', ha detto Guy Quaden, per il quale ''l'euro e' un vantaggio per tutti i Paesi e per tutte le popolazioni dell' eurozona''. Tra i vantaggi, il governatore belga ha citato la sparizione delle crisi di cambio che perturbavano regolarmente le economie europee prima della nascita dell'Unione monetaria. Quaden ha poi ricordato che l'euro ha permesso ''tassi di interesse a corto e lungo termine a livelli storicamente piu' bassi dal dopoguerra. Un tasso a lungo termine a 3,5% non si e' mai visto, neppure in Germania'', ha sottolineato, rispondendo cosi' anche a Clement.
    (ANSA)

    Ma vi rendete conto... un ritorno alla doppia moneta!!! 8O 8O
    77francy

  2. #2
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    Se i prezzi tornassero quelli di una volta... che ben venga... ;)
    "Oh Yeah... Nice One!"

    Carpe Diem

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  3. #3
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    Abbiamo fatto tanto per abituarci all'euro!

    Cmq se veramente i prezzi ritornassero quelli di prima con la lira sarei DAVVERO FELICE! :D
    CLER

  4. #4
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    La lira

  5. #5
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    Concordo con Lupus.. Ormai il danno
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