Post-liberalismo, integrazione, societa’ post-industriale

partendo dalla crisi economica sotto gli occhi di tutti il divide che vedo io ma anche leggo un po’ in giro e’, rifancendomi a dahrendorf in quadrare il cerchio (l’impossibilita’ di avere liberta politiche, crescita economica e coesione sociale…) o si ha crescita economica e coesione sociale (destra anglossassone) o si ha liberta politiche e decrescita economica (sinistra europea). A parte secondo me che sarebbe tutto da dimostrare un crescita economica di questi tempi (per chi e a quale prezzo?), comunque i valori liberali che almeno da mill caratterizzavano questa politica universalismo, individualismo, egualitarismo, e progesso sociale di tipo economico sono sotto attacco sia da destra che da sinistra. Sotto motivo la mia opnione, per chi ha voglia di leggere…
Il dibattito a destra odierno negli Stati uniti vede i repubblicani in una lotta intestina sulla culture wars (diritti individuali su vita, matrimonio e famiglia, espressione esperienza religiosa, aborto etc etc) su chi li ritenga oggetto di scelta individuale e chi la maggior parte con trump scelta della comunita’. Modello di integrazione multiculturalismo (ogni uno nel proprio paese, senza dialogo), ricorda molto la rivoluzione conservatrice.

A sinistra il motivo del contendere e’ la nostra societa’ post-industriale in cui il centro sinistra vede come opportunita’. Secondo quello che gli anglosassoni hanno battezzato L’italian thought che si rifarebbe alla filosofia Cinica, nell’accezione antica del termine. Si lega all’idea di verita’ che non si rifa’ all’universalismo eurocentrico (forma che con il suo capitalismo annulla ed include con arroganza l’altro), cio’ in una visione policentrica del cosmo (non rappresentato universalismo antropocentrico, ma che include tutti gli esseri viventi animali e vegetali). Quindi non si fonda su identitarismo regressivo, ma su sincretismo sociale e interazione culturale. L’altra caratteristica e’ la self-sufficiency non caratterizzata da protezionismo e politiche anti-i mmigrazione. Modello di integrazione interculturalismo (ci si mette d’accordo su valori comuni tra paese ospite e comunita’ ospitate, modello olandese forse, ma questo non esula dal concepire la nazionalita’ come qualcosa di essenzialistico (puro). Inoltre come comportarsi quando due principi confliggono, penso ai diritti della donna tra europei e musulmani?

La Critica dei marxisti ortodossi alla cultura post industriale dell’italian thought…

Impostosi come una delle più originali analisi critiche della contemporaneità, il post-operaismo ha basato la propria filosofia economico-sociale sui concetti di lavoro immateriale, moltitudine, e capitalismo cognitivo. Individuando in computer, internet e tecnologie digitali strumenti di valorizzazione di un general intellect costituito dall’agire comunicativo e relazionale, e perciò dall’intera esperienza vitale umana, esso vede nel salto tecnologico in atto un sintomo della fine del dominio del lavoro morto sul lavoro vivo tipico del macchinismo industriale. Sistematizzate nei concetti di lavoro immateriale e moltitudine, tali riflessioni hanno trovato sostegno e sviluppo nel dibattito sul capitalismo cognitivo, il quale identifica come tratto saliente delle dinamiche di accumulazione contemporanea la fine della divisione del lavoro Smithiana (sostituita da una divisione del lavoro detta “cognitiva”), e il ritorno a forme di sussunzione formale del lavoro come crisi e superamento del capitalismo industriale