Charlie, scritto nel nostro destino, ma chi è che può scrivere il nostro destino se non noi stessi con le nostre scelte?
È un punto fondamentale questo da capire, condizione essenziale per un'evoluzione.
Charlie, scritto nel nostro destino, ma chi è che può scrivere il nostro destino se non noi stessi con le nostre scelte?
È un punto fondamentale questo da capire, condizione essenziale per un'evoluzione.
Guarda ,nella bolletta della luce c'era scritto 230 euro,e se voglio fumare la mia erbetta ,devo spendere quelle 230 euro,e perché io possa utilizzare quella corrente ci vogliono le centrali elettriche,e ci vuole chi ci lavori nelle centrali elettriche ,e così via per tutte le altre cose a cui siamo abituati ,e alle quali non faremmo mai a meno,sarebbe bello vivere tutti sulla propria montagnetta,come degli eremiti ma il mondo non funziona così,poi se sei uno o una che ha le capacità e le possibilità e anche la forza per fare una vita diversa,tipo il ragazzo del video che hai postato,ci sta ed è sicuramente un merito ,e ti stringo anche la mano,ma che tutti possiamo farlo direi proprio di no..
Appunto, queste cose sono sempre avvenute non è una novità...non ho capito cosa intendi con "cambiando le condizioni di origine".
Ad un certo momento bisogna pensare che "scendere in piazza" serve fino a un certo punto oppure, a volte, serve solo a farci prendere meglio la mira!
Tutto è partito da quando l'uomo ha deciso di sottomettere un altro uomo, ed è un fatto così lontano nel tempo che sembra quasi "naturale" che sia così. Bisogna fare passi in avanti. E' inutile avere tecnologie sempre più avanzate e l'impianto morale dell'800.
Le barricate in piazza le fai per conto della borghesia, cantava Battiato.
Bisogna fare ALTRO..
Cos'è questo altro? Mah, forse tutto ciò che comincia quando si segue la Coscienza.
Vedere ciò che c'è di sbagliato e fare il giusto.
Perché soprattutto in questo sistema, basato sul consumo, proprio noi consumatori abbiamo il gioco in mano, e il gioco si regge sull'avercelo fatto dimenticare.
Sta a noi dis - ipnotizzarci.
Ma infatti, abbasso l'indoor e viva coltivare all'aria aperta!
Una pianta è felice sotto il sole!!!
Ultima modifica di potpot23; 21-03-20 alle 16:03
io invece considero la tecnologia un mezzo meraviglioso quanto necessario per la sopravvivenza della specie e questo vale anche per l'indoor ...
la parola chiave per come la penso e' equilibrio, e' solo questo che bisogna ritrovare sia all'interno che all'esterno di noi stessi, in ogni singola azione e pensiero ma qui si tratta di filosofia.
Ho notato che in ogni topic si tende sempre a uscire dal tema di fondo trovando collegamenti umanistici che ci starebbero pure ma che sono dispersivi perche' non permettono mai di centrarsi sull'argomento.
Andare oltre al giusto e lo sbagliato che alla fine sono solo giudizi.
Scendere in piazza e' solo un modo di dire, il significato reale e' quello di dare una sola voce a una moltitudine unita piu' che milioni di voci che gridano da sole.
Questo e' cio' che qualsiasi potere ha sempre cercato di evitare con ogni mezzo, spesso riuscendoci, ma non sempre questo e' innegabile a livello storico, quindi e' servito, serve e servira' sempre cercare di ottenerlo.
Per comprendere meglio questioni come queste e certo anche per combatterle o almeno contrastarle con una qualche efficacia bisogna cercare di essere un po' piu' pragmatici.
Comincio invece a farmi qualche idea sul cosa possa servire il defende europe...
Non c'è niente che mi fa più schifo di un esponente di estrema destra..ho proprio il ribrezzo al riguardo..in tre o quattro interviste hanno chiesto alla Meloni se lei fosse o meno fascista,beh,non ha mai risposto...e questo la dice lunga..
Quest'uomo viaggia tra il genio e la poesia. vi consiglio di vedervi anche i suoi discorsi di capodanno degli ultimi anni
"Cultivated in love and she's not grown for greed
She's everything I want and also all I need"
Dittatura è una parola grossa e pericolosa se usata a sproposito e sdoganata. Quello che stiamo vivendo è un unicum dal dopoguerra, è vero, ma per quanto strano è legittimato dalla costituzione per tutelare tutti. Il problema è la sfiducia nelle istituzioni e un progressivo allarmismo e divisione interni al paese, secondo me. Non siamo l'Ungheria, dove li si che hanno avuto la scusa perfetta per mettere su una dittatura mascherata da democrazia.
vi lascio questo video
E notate che la situazione dall'uscita del video è anche peggiorata
Oggi a Torino ci sono stati i primi manifestanti in merito ai diritti sulla libertà, eppure molti giornali dichiarano cose diverse, nonostante le migliaia di riprese a testimoniare. Conosco gente che era la per manifestare, ma i media lo fanno passare per altro. Più di così, questo è tutto. Ps non voglio alzare polemiche in merito, ognuno ha il proprio diritto di pensiero.
Ultima modifica di IlPeps; 19-04-20 alle 21:18
Bé, é vero che é una parola pericolosa ma la situazione in cui siamo da anni é ancora piú pericolosa. Se l'Ungheria ha dato pieni poteri a Orban, non é mascherata da democrazia, é una dittatura vera e propria.
Se prendiamo le due definizioni di dittatura e democrazia, il nostro status coincide molto piú con quella della prima piuttosto che della seconda. Ad esempio se prendiamo il primo che capita, trecciani, al punto 3 della definizione dice chiaramente che c'é anche un senso figurato della parola, dove noi rientriamo perfettamente, e con noi tutta l'europa e forse il mondo intero.
[..] 3. fig. Dominio, di fatto e incontrastato, di una persona, di un ente, di una categoria, ecc.: la d. letteraria del Bembo nel Cinquecento; la d. d’una Banca, dell’alta finanza, della grande industria; imposizione dispotica, intransigente della propria autorità.
Estrapolo solo questo ma anche dagli altri punti non siamo molto distanti.
Se prendiamo invece quella di democrazia, non vedo un punto che rispecchi l'Italia.
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi; in partic., forma di governo che si basa sulla sovranità popolare esercitata per mezzo di rappresentanze elettive, e che garantisce a ogni cittadino la partecipazione, su base di uguaglianza, all’esercizio del potere pubblico: paese retto a d.; instaurare la d.; d. diretta o plebiscitaria, quando il potere è esercitato direttamente da assemblee popolari o mediante plebisciti; d. indiretta, rappresentativa, parlamentare, quando il potere è esercitato da istituzioni rappresentative. [..]
Forse quest'ultimo paragrafo del primo punto visto che siamo una democrazia parlamentare, ma le nostre istituzioni non sono rappresentative affatto. A chi rappresentano? Al popolo? Siamo una democrazia solo sulla carta, perché effettivamente abbiamo un parlamento che di norma dovrebbe regolare quello che fa il governo ma che di fatto acconsente tacito a tutto. L'unico altro strumento democratico che mi viene in mente é il referendum, ovvero il contentino che ci danno, perché anche questo non viene rispettato ma al contrario viene raggirato, vedi quello sull'acqua pubblica del 2011. Il popolo ha votato e l'acqua doveva diventare, anzi ritornare pubblica. Sono passati quasi 10 anni e ancora ci sono aziende private nella gestione. Perché? Perché il governo ha raggirato la votazione cambiando una clausola in bolletta, nel nome della "rilevanza economica" del servizio idrico. Avendo questa rilevanza economica, la gestione dell'acqua deve seguire le regole universali del mercato, in barba al volere del popolo.
Questo ci riporta alla dittatura. Non é una dittatura militare forse, ma solo perché non ci schiacciano con la forza delle armi non vuol dire che non sia dittatura. É perfettamente una dittatura economica dell'alta finanza. Il mercato comanda su tutto, anche sulle decisioni popolari. E allora di che democrazia stiamo parlando?
"Cultivated in love and she's not grown for greed
She's everything I want and also all I need"