Credo che le parole di Neofita rispecchino il mio stesso pensiero di disobbediente attivista, quindi per canto mio mi associo e non aggiungo altro, se non queste piccole righe che rappresentano tutti i Matteo, tutti i Neofita e tutti quelli che in questo momento combattono la loro lotta per una libertà.
"…LIBERTÀ VA CERCANDO , CH’È SÌ CARA, COME SA CHI PER LEI VITA RIFIUTA....”
Con queste parole Virgilio si rivolge a Catone Uticense (guardiano del Purgatorio), presentandogli Dante come cercatore di libertà.
Quella libertà che lo stesso Catone, pagano, repubblicano e avversario politico di Cesare, ha rivendicato, preferendo il suicidio e quindi donando la sua stessa vita in difesa dei suoi ideali.
Ma perché Catone, nonostante le rigide scelte del poeta nel collocare, questo o quell'altro peccatore negli specifici gironi infernali, occupa invece questo importante ruolo?
Sarà che la difesa della libertà, dei diritti e del pensiero libero, ad un certo punto diventano molto più importanti del peccato stesso (in quanto Catone suicida e pagano), tanto da collocare il peccatore in un piano molto più elevato, un piano di passaggio per la salvezza!
Ebbene sì, se il peccato è utile per uno scopo democratico, per raggiungere la libertà perché non peccare!
La storia assolverà chi è nella ragione, assolverà e porterà in un piano più alto tutti i Catone Uticense che donano la vita e il tempo per gli ideali volti al raggiungimento della libertà (nel nostro caso la libertà della Cannabis).