Non c’e’ domanda piu’ sublime del perche’ esista l’universo: del perche’ ci sia qualcosa piuttosto che il nulla
By derek parfit


A derek parfit, filosofo inglese, e’ dedicato uno dei capitoli del libro “perche’ il mondo esiste” di jim holt, una detective-story filosofica. Parfit ha scritto diversi saggi tra cui “perche’ qualcosa? Perche’ questo?”, ed altri tra i quali uno sulla identita’, in cui giunge alla conclusione che l’io permanente, identico a se stesso e’ una finzione, non un dato di fatto. In un altro “ragioni e persone” molte delle conclusioni – non siamo chi crediamo di essere; spesso e’ razionale agire contro il proprio interesse personale; in termini logici la moralita’ nella sua forma piu’ ordinaria e’ controproducente – erano a dir poco sconvolgenti.

Ora secondo parfit, la maggior parte dei pensatori era convinta che venisse prima il perche’ e poi il come riguardo al mondo. Una maniera meno ovvia e’ quella di procedere nella maniera contraria. Le possibilta’ cosmiche possibili (i mondi che possono esistere) si riducono a :
1.ogni mondo concepibile esista
2.nessun mondo esista.
3.un infinita’ di posizioni intermedie


Tra le posizioni intermedie...una implica che esistano soltanto mondi buoni (migliore dal punto di vista etico); oppure, se le leggi che governano il nostro mondo dovessero rivelarsi eccezionalmente eleganti, la possibilta’ cosmica sarebbe la bellezza; oppure, se hanno ragione schopenhauer e woody allen, il nostro mondo potrebbe fondarsi sulla possibilta’ cosmica peggiore.

Il punto e’ che ognuna di queste possibilta’ ha un carattere speciale. Vuota e’ la piu’ semplice. Tutti i mondi la piu’ ricca. Auxarchia (la piu’ buona) e’ la piu’ virtuosa....


Supponiamo che la possibilta’ prevalente sia quella con caratteristiche speciali. Forse non e’ una coincidenza. Forse prevale proprio perche’ speciale. Se cosi’ e’, il carattere speciale in azione sceglie la realta’. Parfit lo chiama Selettore.

L’autore esprime il concetto con l’ equazione Qualcosa (Dio ad esempio)+Niente=Qualcosa

Ora tornando al concorso Miss Cosmo, in cui le concorrenti sono possibilta’ cosmiche, una di esse deve risultare vincitrice. Le posizioni intermedie, miss bene infinito, prevede un selettore e che si utillizzi il criterio bene. Ma allora dovremmo chiecerci perche’ si sia scelto questo criterio e non la semplicita’, eleganza, o la pienezza?


Nel caso invece supponiamo che vinca la concorrenge che non abbia caratteristiche speciali, miss mediocre. Potremmo concludere che i giudici non abbiano utilizzato alcun selettore come criterio. Una concorrente valeva l’altra. E’ stata una lotteria. Il ricorso ad selettore rimanda all’infinito (il cui problema e’ la circolarita’), di fronte a questo problema parfit la spegazione della realta’ avrebbe potuto benissimo concludersi con un “fatto bruto”, cioe’ che le caratteristiche principali del mondo in cui viviamo siano la regolarita’ casuale e la semplicita’ , differenziandolo dalla massa disordinata complessa delle possibilta’ cosmiche.

Senza selettore, la realta’ non puo’ essere la piu’ ricca possibile, la piu’ buona possibile, la peggiore possibile, etc etc. In altre parole, dobbiamo aspettarci che l realta’ sia completamente mediocre. Se il nulla domina a livello esplicativo, allora non c’e’ un selettore che condizioni il mondo in cui si manifesta la realta’. Ma se non c’e’ un selettore, sara’ il caso a condizionare la manifestazione della realta’. Il tutto grazie alla semplicita’, che domina a livello assoluto.


Ipotizzare la semplicita’ come spiegazione ultima delle cose chiarisce anche perche’ il cosmo abbia fattezze tanto deludenti e mediocri: un miscuglio indifferente di bene e male, bello e brutto, ordine causale e caos casuale; incocepibilmente vasto, ma lontanissimo dall’essere un abbondanza di mondi possibili. La realta’ non e’ un nulla immacolato, ne’ un fecondissimo tutto. E’ un mucchio di ciarpame messo li a tappare un buco cosmico. La spiegazione piu’ generica della realta’ era condannata a vermarsi davanti a un inspiegabile fatto bruto? Leggete il libro, per sapere la risposta.