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Discussione: Ma che bella, anzi no MERAVIGLIOSA notizia!!!

  1. #11
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    Da quanto si legge su antiproibizionisti.it sembra che Ferrero stia rifacendo l'intero DDL. Speriamo bene! ;-)

  2. #12
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    Un rapporto realizzato da analisti favorevoli alla legalizzazione sulla base di dati governativi
    Usa, la marijuana è la coltivazione più redditizia
    La produzione, aumentata di 10 volte negli ultimi 25 anni, è pari a 35 miliardi di dollari




    Los Angeles, 19 dic. (Adnkronos) - E' la marijuna la coltivazione più redditizia negli Stati Uniti che, con una produzione locale pari a 35 miliardi di dollari, supera di gran lunga prodotti agricolo simbolo dell'agricoltura statunitense ''legale'', come il grano ed il granturco. E' quanto scrive oggi il 'Los Angeles Times' citando un rapporto, realizzato da analisti politici legati al movimento per la legalizzazione della cannabis, che si rifà a statistiche governative. Lo studio prova come la produzione della marijuana sia aumentata dieci volte negli ultimi 25 anni.

    ''Nonostante gli sforzi costanti dell'anti-droga, non riescono ad eliminare questa coltivazione'', ha dichiarato Jon Gettman, uno degli autori del rapporto convinto che sarebbe più utile considerare la marijuana alla stregua del tabacco e dell'alcol, permettendo al governo federale di incassare tasse sulla sua produzione e di varare leggi per controllarne e limitarne la distribuzione soprattutto tra i minorenni. ''Non solo il problema è cresciuto in termini di ampiezza delle coltivazioni, ma la produzione si è diffusa in tutto il Paese'', ha aggiunto Gettman.

    Ben un terzo della marijuana prodotta negli Stati Uniti cresce in California, dove la produzione è pari a 13,8 miliardi di dollari.



  3. #13
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    Amiamolo!
    Cossiga

  4. #14
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    oggi sono in vena di domande idiote.
    Domanda:

    Ma se tu Turco...(l'onorevole non l'ottomano) mi dai la possibilità di portarmi appresso ADDIRITTURA un grammo di THC (non si saprà mai esattamente a quanta erba che hai intasca corrisponde) ma non mi dai la possibilità di coltivarmela...e tanto meno la fai vendere dalle farmacie...o addirittura dal tabaccaio...io dove (cazzo) la devo prendere?
    Sono napoletano...da me la vende la camorra...o non lo sai Turco? (sempre l'onorevole)

    Se qualcuno sapesse rispondermi gliene sarei grato!


    "Iss a fatto chest a te...tu m'e fatto chest' a me...e intanto nisciuno s'accorge ro' palo 'nculo ca pijamm' tutti e tre".

  5. #15
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    Canapa terapeutica
    Sondaggio \"choc\": il il 91,7 per cento degli italiani favorevole al'uso medico della cannabis.
    Corleone: sconfitta per il moralismo e l'ideologismo repressivo.


    Gli italiani si sono schierati compatti a favore dell'uso terapeutico della cannabis. E' questo il risultato di un sondaggio condotto da Staibene.it in collaborazione con l'Istituto di medicina sperimentale del Cnr: quasi 9 su 10 (87,5%) sono favorevoli, pochi (il 9,7%) i contrari, e ancora meno (il 2,8%) coloro che rispondono 'non so'. Inoltre, il 91,6% ritiene opportuno avviare anche in Italia la sperimentazione scientifica sugli effetti della marijuana. Solo il 7% dice che e' necessario portare avanti nuove ricerche in quanto esistono gia' medicinali che hanno gli stessi effetti. Gli italiani si dividono quasi a meta' alla domanda se l'uso di questi farmaci e' l'anticamera della liberalizzazione delle droghe leggere: il 50% ha risposto di no, il 40,8% ha detto si' e il 9,2% non so.

    Il risultato di questo sondaggio assai autorevole ''segna una sconfitta clamorosa per il moralismo e l' ideologismo repressivo che e' spesso esaltato dagli on. Gasparri e La Russa''. Lo afferma il presidente del Forum Droghe, Franco Corleone, commentando i risultati del sondaggio sull' uso terapeutico della cannabis. ''La percentuale di consenso all' utilizzo terapeutico della cannabis e' una manifestazione dell' Italia laica, civile, tollerante che si e' espressa molte volte a favore dei diritti civili. In questa occasione - sottolinea l' ex sottosegretario alla giustizia - si manifesta anche il consenso al sostegno e all' aiuto per superare la sofferenza di malati. Coloro che hanno preteso alcuni anni fa la sperimentazione del metodo Di Bella, dovrebbero inchinarsi alla volonta' del 90 per cento dei cittadini che sono favorevoli alla sperimentazione scientifica sugli effetti della marijuana. E' un buon segno che tante persone dimostrino di non avere paura e terrore di una pianta che non ha mai ucciso nessuno, e che puo' avere effetti benefici. Questo risultato e' in sintonia con i referendum in California e in altri otto stati americani, e con la sperimentazione in atto in Gran Bretagna''.

    fonte fuoriluogo.it
    qui

  6. #16
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    Dal Corriere di Como

    Marijuana, il procuratore ticinese: «Temo un incremento dei traffici»
    MARIJUANA / Antonio Perugini, procuratore del Ticino, commenta il recente 'decreto Turco' che raddoppia la quantità di cannabis a uso personale
    «Un provvedimento pericoloso. Gli adolescenti sono più a rischio. Bisogna difenderli»




    Prima, una premessa: «Non voglio interferire sulle decisioni del governo italiano».
    Poi, il giudizio: «Temo un incremento dei traffici di marijuana tra Italia e Svizzera. Perciò credo che il recente 'decreto legge Turco' sia pericoloso e preoccupante: lancia un messaggio devastante, rischia di alimentare i mercati dell'illecito».
    Antonio Perugini, procuratore pubblico del Canton Ticino, boccia senza riserve il decreto del ministro della Salute, Livia Turco, che ha raddoppiato la quantità legale di principio attivo di cannabis per uso personale (da 500 a 1.000 milligrammi).
    «Noi abbiamo già pagato gli aspetti di una vicenda simile - continua Perugini - Tra il '98 e il '99 arrivò la proposta di depenalizzazione del consumo di queste sostanze. Fu sufficiente a scatenare i produttori di canapa, e in tre anni in Ticino i negozi che la vendevano, spacciandola per cosmetico o deodorante, passarono da 1 a 75. Eravamo diventati un supermercato dell'erba. I ragazzini iniziavano a fumarla a 12 anni; abbiamo dovuto riconoscere l'invalidità a diverse persone tra i 18 e i 25 anni per le conseguenze di queste droghe. Si consideri dunque anche il costo sociale di certe decisioni». Poi, in Svizzera arrivò il giro di vite, e i canapai chiusero.
    Lo scenario che si prospetta in Italia è così inquietante'
    «Tollerare il consumo di queste sostanze significa tollerarne anche la produzione. Come per ogni mercato, anche quello degli stupefacenti è regolato da domanda e offerta: se aumenta la domanda, deve aumentare anche l'offerta. E da qualche parte la droga arriva».
    Da dove'
    «In Italia non è prevista la produzione. La via passa ancora dal Nord».
    Quindi sarete coinvolti anche voi, indirettamente'
    «Certo, e come magistratura dovremo vegliare su questo traffico diretto in Italia, che potrebbe riprendere a cavallo delle frontiere. Alzeremo la guardia».
    Come giudica il 'decreto Turco''
    «Pericoloso e preoccupante. E non credo al fatto che possa snellire la burocrazia della magistratura. Anzi. Complica il compito agli inquirenti. Per risalire allo spacciatore occorre partire dal consumatore, ma se questi si trincera dietro la legittimità dell'uso personale, l'inchiesta può arenarsi».
    Il paragone di Perugini è semplice: in Svizzera a cavallo del 2000 arrivò una proposta di legge - poi bocciata - che lasciava presagire un certo lassismo nei confronti della droga leggera. E in pochi mesi si scatenò il caos. La preoccupazione del procuratore è che si ripeta in Italia quanto accaduto in Svizzera, con l'aggravante di un incremento dei traffici tra il Nordeuropa e le province italiane di confine, Como e Varese in testa. «È sufficiente che dall'Italia arrivi un segnale (il decreto, ndr) per far \"riattivare\" tutti i mediatori di questi traffici.
    «Un ultimo appunto - conclude Perugini - La scelta italiana non tiene conto dell'età . Bisogna proteggere gli adolescenti, nei quali l'effetto del Thc (principio attivo dei cannabinoidi, ndr) risulta molto più dannoso».


    Andrea Bambace





  7. #17
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    Sempre sul viscido perugini...
    Fonte
    Il nuovo governo italiano, che non sempre appare esaltante nel suo operare, ha preso una piccola, ma determinante decisione positiva col decreto della ministra Livia Turco che migliora sensibilmente la politica della canapa, come illustrato da questa gazzetta. Con grande tempismo, lo zar della droga ticinese, il pp Antonio Perugini, oggi deplora e condanna la decisione italiana. Questo piccolo magistrato di provincia, oltre tutto provinciale, non può rassegnarsi al tramonto del suo idolo, il postfascista Fini autore dell'attuale legge liberticida antidroga. Promette di darsi da fare per arginare il pericolo di una rinascita della coltura della canapa in Ticino, prendendosela intanto contro le coltivazioni sulle terrazze e negli orti che criminalizza in netto contrasto con la Lcan, la legge ticinese sulla canapa che non richiede autorizzazione per coltivazioni a uso personale. La sua crociata del 2003 si è risolta, salvo un paio di casi, in condanne con la condizionale, dopo diecine di retate a mano armata il cui costo per lo Stato non è mai stato rivelato. Un altro esempio del conflitto fra legge e Giustizia.

    Giorg


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  8. #18
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    Se non accelerate i tempi, cari Dei dell'Olimpo, vi verremo a trovare tutti insieme. Marceremo per e su Roma partendo da ogni punto dell'Italia e non 8-)

  9. #19
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    Che la sinistra sia inquinata da centristi come rutelli , mastella e altri, è una triste realtà , ma per fortuna sono ben diversi dai cani sciolti di silvio, sempre pronti ad abbaiare le minkiate che detta il capo, ed eventualmente rettificarle il giorno successivo.

    Per altri argomenti una qualche ragione potrebbero (magari) anche avercela, ma sulla questione droghe o sugli stili di vita alternativi, si muovono come la \"Santa inquisizione\" ... Tolleranza zero, Trattamento sanitario obbligatorio, galera, comunità di recupero, sputtanamento e privazione dei più elementari diritti civili.
    Booommm!!!

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  10. #20
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    Si sa che Livia parla di droghe per lavoro e che non abbia nemmeno la più lontana idea della qualità della vita di chi ha deciso di assumere le sostanze che meglio crede.
    Per fortuna non si muove solo lei, e oltre al ministro Ferrero ci sono altri che si sbattono.
    Cliccando sul collegamento verso la fine, si può vedere il disegno di legge preparato dai verdi, e lunedì ci sarà un incontro a Milano con un sacco di persone con le idee più chiare della volenterosa ma demotivata Turco....
    Boooommmm!!!!
    -----------------------------

    Invito
    ======
    PER USCIRE DA UNA DISASTROSA GUERRA ALLA DROGA
    PROMUOVIAMO UNA LEGGE CIVILE,
    ABROGHIAMO LA LEGGE FINI-GIOVANARDI

    Lunedì 27 novembre alle ore 11 - Camera del Lavoro - Sala De Carlini - Corso di Porta Vittoria 43, Milano

    Appare lontano il 27 giugno del 2003 quando si presentò alla Camera del Lavoro di Milano il Cartello \"Dal penale al sociale\" e la proposta di legge sulle droghe alternativa a quella del governo.
    Per anni un movimento composito, fatto di associazioni di operatori e di consumatori, del volontariato e del sindacato, del mondo del diritto e della cultura, di tanti cartelli e di diverse reti nazionali, ha contrastato efficacemente la crociata punitiva di Fini e Giovanardi. Solo un colpo di mano contro il Parlamento ha consentito l'approvazione della legge più proibizionista d'Europa.
    Sono passati sei mesi dal varo del governo Prodi e finora le leggi criminogene sull'immigrazione, sulla recidiva e sulle droghe non sono state abrogate e continuano a manifestare i loro effetti. Un piccolo passo è stato ora fatto con il decreto che aumenta la dose di cannabis detenibile per uso personale senza incorrere in sanzioni penali. E che ce ne fosse bisogno lo testimoniano, da ultimo, anche i dati forniti alla Camera dal ministro Livia Turco: gli arresti nel periodo 1° maggio-31 ottobre 2006, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, indicano che sono aumentati del 10,1% gli arresti per possesso di hashish, quelli per possesso di marijuana sono cresciuti addirittura del 63,9% e quelli per possesso di piante intere di cannabis hanno visto un incremento del 17,85%.
    Ma questo pur prudente passo ha immediatamente provocato una significativa dissociazione dentro la maggioranza di centrosinistra: 51 parlamentari, in plateale contraddizione con il programma dell'Unione, cioè della coalizione per la quale sono stati eletti, hanno preso pubblicamente posizione contro il decreto Turco.
    Del resto, vergognose dissociazioni vi sono state anche riguardo l'approvazione dell'indulto, che ha temporaneamente disinnescato la bomba delle carceri. Una bomba che, nonostante il decreto Turco, sarà a breve reinnescata dagli effetti della legge sulle droghe Fini-Giovanardi, se essa non verrà al più presto sostituita da una nuova normativa.
    I fatti parlano chiaro: i consumatori continuano a essere incriminati; a Bologna la magistratura arriva addirittura a configurare l'aggravante di antiproibizionismo. La realtà è che l'applicazione della legge sta avendo pesanti conseguenze.
    L'agenda governativa nel merito, nonostante la disponibilità di molti, a partire dal ministro Ferrero, appare a tutt'oggi bloccata.
    La battaglia deve allora riprendere con forza: non solo sulla abrogazione della Fini-Giovanardi, ma anche per una legge di riforma della Jervolino-Vassalli, attorno alla quale si discute ormai da anni.
    Proponiamo un appuntamento e una conferenza stampa per presentare i contenuti della proposta di legge di depenalizzazione che ha come primi firmatari i deputati Boato, Leoni, Ruggeri, Mascia e Buemi (atto Camera n. 34) (il testo integrale è reperibile su: http://www.fuoriluogo.it/documenti/pdf/pdl34_boato.pdf)

    lunedì 27 novembre alle ore 11
    Camera del Lavoro
    Sala De Carlini
    Corso di Porta Vittoria, 43
    Milano

    Sarà l'occasione per definire l'agenda del prossimo anno verso politiche ragionevoli, rispettose del diritto e dei diritti, in nome di un welfare dell'inclusione.

    Hanno garantito la loro presenza:
    on. Marco Boato (primo firmatario della proposta di legge), Vittorio Agnoletto (europarlamentare), Maurizio Baruffi (Forum Droghe), Paolo Beni (Arci), Giuseppe Bortone (CGIL), Claudio Cippitelli (CNND), Franco Corleone (Forum Droghe), Riccardo De Facci (CNCA e Coop Lotta all'Emarginazione), Sandro Del Fattore (CGIL), Tana De Zulueta (parlamentare), Patrizio Gonnella (Antigone), Corrado Mandreoli (CGIL Milano), Francesco Maisto e Alessandro Margara (magistrati), Franco Marcomini (Dip. Tossicodip. Padova), Francesco Piobbichi (consulente ministro Ferrero), Susanna Ronconi (Forum Droghe), Achille Saletti (Saman), Fabio Scaltritti (San Benedetto), Sergio Segio (Forum Droghe), Stefano Vecchio (Dip. Tossicodip Napoli).

    Info:
    http://www.fuoriluogo.it

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