Coltivare un angolo di giardino in casa, visto che l’inverno non ci consente di liberare la fantasia nei nostri giardini, non è impossibile anche se abitiamo nelle regioni più fredde del nord, basta realizzare un terrario o, molto più semplicemente, un giardino in bottiglia. E’ da qualche giorno che mi frulla in testa questa idea e oggi proviamo a svilupparla insieme. Ci servono un po’ di terra, della ghiaia, se ci piace anche colorata, un contenitore di vetro e soprattutto le piante adatte. Queste, infatti, devono essere piccole, amanti dell’umidità, accontentarsi di un’esposizione moderata alla luce e stare bene in compagnia. Se riflettiamo un secondo concluderemo che queste sono caratteristiche comuni a quasi tutte le piante d’appartamento ma poiché lo spazio di cui possiamo disporre in genere misura al massimo poche decine di centimetri cubici, dobbiamo necessariamente limitare la scelta a quelle più piccole. Negli anni Sessanta erano di moda i giardini in bottiglia o sarebbe più corretto dire in damigiana. Le damigiane da vino, grosse e piccole, di vetro trasparente erano i recipienti più usati per questi giardini particolari. Oggi in commercio esistono diversi contenitori adatti a questo uso. Ci sono vasi di vetro a forma di mela o pera con un’apertura sul davanti e una specie di sfiatatoio in alto o di lato, bocce per i pesci rossi, barattoli a chiusura ermetica e vasche per acquario. L’ideale è che siano di vetro trasparente, per lasciare entrare la luce.
Direi di procedere nel seguente modo:
– Procuriamoci un vaso di vetro, le piante, del ghiaino o dell’argilla espansa, dei pezzi di carbone e del terriccio. Gli strumenti che ci servono per lavorare comodamente sono un palettino e se il contenitore ha l’imboccatura stretta e non lascia passare la mano, procuriamoci un cucchiaio di legno col manico lungo e un imbuto. Quest’ultimo può anche essere improvvisato con un foglio di carta arrotolato. La prima operazione da compiere è lavare e disinfettare il vaso e asciugarlo. Versiamo sul fondo del vaso uno strato di ghiaia o argilla espansa e dei pezzetti di carbone. Versiamo il terriccio e pressiamola leggermente con le mani o col cucchiaio.
– Mettiamo la prima piantina e poi le altre cercando di riprodurre un paesaggio. Riempiamo prima la parte posteriore del vaso, poi i bordi e per ultimo il centro. Livelliamo e pressiamo leggermente il terreno intorno alle piante, poi copriamolo con l’argilla. Ripuliamo le pareti del vaso con una bacchetta rivestita da una pezza. Annaffiamo le piante con un vaporizzatore. Dove posizionare il nostro giardino in bottiglia? La posizione ottimale sarebbe in una zona ben illuminata della stanza ma non alla luce diretta del sole. Evitiamo le aree con sbalzi di temperatura maggiori, ad esempio vicino ai termosifoni o dove ci sono molti spifferi o correnti d’aria. Come irrigare? In un piccolo ecosistema chiuso come questo, potrebbe non essere necessaria una frequente annaffiatura. Diciamo non più di una volta al mese a seconda della temperatura dell’ambiente e sempre quando il terriccio sarà ben asciutto. Aumentate la ventilazione del contenitore solo se necessario. Ad esempio se notate una piccola formazione di muffa, rimuovetela prontamente e lasciate aperto il terrario per uno o due giorni.
Ed ora godetevi il vostro giardino in bottiglia in attesa della primavera!
a cura di Francois Le Jardinier
Pubblicato su Dolce Vita n°38 – Gennaio / Febbraio 2012