Che i momenti bui costituiscano un humus fertile per la creatività e la fantasia è cosa nota “bisogna avere un caos dentro di sé per partorire una stella danzante“, diceva il buon vecchio Schopenhauer. Sarà stato dunque forse il clima di crisi seguito al tracollo finanziario globale del 2008 che ha travolto l’Islanda trascinandola alla bancarotta ad ispirare l’opera di uno dei suoi product design che, dato l’estro, pare destinato a far parlare ancora molto di sé: Hafsteinn Juliusson.
Probabilmente alla Iceland Academy of the Art saranno più o meno abituati alla furia creativa dell’irriverente studente Juliusson: incursioni notturne al Reykjavik Museum in puro stile situazionista, soft-drink al timo artico, patatine di carta contro l’obesità (commestibili ed a zero calorie), sgabelli muniti di cinque gambe… E’ però l’ultima sua bizzarra creazione, un progetto presentato come tesi di laurea, ad aver portato il suo nome alla ribalta internazionale: la Growing Jewelry.
Nata dallo scontro tra gioielli e giardinaggio, couture ed organismo, la singolare collezione di Hafsteinn propone anelli che, sdoganato il freddo, antiquato ed anacronistico diamante, vengono impreziositi da una piccola porzione di green: real, live Iceland musk.
Pensato per tutti coloro che si ritrovano a vivere in una realtà fortemente urbanizzata, la serie Growing, concepita dal suo autore come un esperimento per avvicinare la natura all’uomo, è composta di gioielli di cui prendersi cura; chi li acquista, infatti, dovrà preoccuparsene, nutrendoli, innaffiandoli costantemente, perché a differenza del solito prezioso, il green, se non lo si protegge, non è per sempre.
Il Growing-ring: piccolo richiamo alla realtà originaria dell’uomo da tenere sempre, come dire, a portata di mano? Poetico. Simbolo del vero, unico bene prezioso per tutti, la natura? Etico. “Mi piace approcciare al design con un punto di vista nuovo e giungere a una vasta gamma di persone. Voglio essere coinvolto con la società, l’ecologia e cercare di evitare la produzione di massa tradizionali”, spiega il designer. E se in più Julisson sceglie tagli minimali, accattivanti, lucenti per la sua serie rigorosamente limitata, allora diventa tutto anche so cool!
Se vi trovaste dunque a passare per il Reykjavik Art Museum, amanti dell’eco-fashion design, fate un salto al suo Growing Jewelry Store, con un pizzico di fortuna potreste ancora aggiudicarvene uno. Il prezzo? A partire da 179 dollari, più o meno 120 euro. Già, forse con questa cifra potreste, in alternativa, decidere di far straripare di piante la vostra intera casa. In questo ultimo caso, magari coltivando l’orto sul balcone, sul terrazzo o mini-giardini domestici, assicuriamo ricadute ancor più benefiche e ricchi nuovi insegnamenti.
Noi confidiamo nell’estro del giovane designer ed in nuovi sviluppi del progetto, magari una bella serie ortofrutticola: si potrebbe finalmente andar in giro sbocconcellando microscopici piselli, sniffare timo o rosmarino in pieno traffico del centro, e se ci danno noie, sfoggiare un elegante quanto mai croccante cavoletto di Bruxelles, che ve ne pare?
di Rosa Simonetta (fonte: greenme.it)
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