Manifestazione dal piazzale dei Partigiani verso la Bocca della Verità, a favore della liberalizzazione. Lo slogan “Cannabis patrimonio dell’umanità”
Lo striscione “Non siamo criminali”, ragazzi seduti per terra a bere birra e ascoltare musica reggae. Sono già migliaia, ventimila secondo gli organizzatori, le persone che dalle 15 si sono radunate a piazzale dei Partigiani per partecipare alla “Million marijuana march”, la manifestazione che è partita alle 18 diretta verso la Bocca della Verità, a favore della liberalizzazione della cannabis.
“Questa manifestazione – ha spiegato Mefisto, organizzatore dell’edizione romana – si svolge in contemporanea in altre 400 città. La piattaforma è comune: basta con la persecuzione per i consumatori, accesso libero alle terapie e diritto a coltivare la canapa, una pianta che è un bene comune”.
Invece di depenalizzazione o legalizzazione, Mefisto specifica che qui si chiede la liberalizzazione: “E’ una pianta che cresce sulla terra, e in quanto tale è un bene comune dato al genere umano. Il proibizionismo significa creare un monopolio che porta soldi alle mafie”. Così come auspicato dagli organizzatori, non sono presenti bandiere di partito: “Ma tutti sono bene accetti con l’eccezione di fascisti, razzisti e omofobi”.
C’è chi vende acqua e birra, trasportandole con carrellini dentro grossi contenitori di plastica e chi vende erba ai ragazzi. Si presenta così oggi pomeriggio piazzale dei Partigiani, dove è partita la marcia che chiede la fine delle persecuzioni per i consumatori, l’accesso immediato all’uso terapeutico per i pazienti e il diritto a coltivare liberamente la cannabis, “patrimonio dell’umanità”. Una vera e propria ovazione c’è stata quando nel piazzale sono entrati i grossi camion degli organizzatori, che trasmettono musica reggae a tutto volume. “Siete pronti?”, urlano dai camion ai ragazzi, che rispondono in coro.
La dodicesima edizione italiana della manifestazione è dedicata “a tutte le vittime del proibizionismo, massacrate di botte in galera o ancora prima di arrivarci, e in particolare ad Aldo Bianzino, di cui esigiamo la riapertura del processo per omicidio”. Il corteo, da piazzale dei Partigiani, terminerà in piazza Bocca della verità fino alle 23. Alla conclusione, la “Milion marijuana march” proseguirà al centro sociale “Loa acobrax” (Ex Cinodromo), dove verrà presentato “Foundation”, il nuovo cd dei Baracca Sound System.
I Radicali italiani aderiscono alla “Million marijuana march”: “Il proibizionismo è un crimine che produce enormi costi sociali, economici e sanitari – afferma Mario Staderini, il segretario dei Radicali – chiediamo il superamento delle leggi proibizioniste e l’immediato accesso dei paziente alla cannabis terapeutica. L’autocoltivazione della cannabis andrebbe non solo consentita, ma promossa perché garantisce al consumatore la qualità del prodotto, lo libera dal mercato criminale e riduce i profitti delle mafie. Sono 28 mila le persone detenute per aver violato la legge Fini – Giovanardi e ha portato un mercato illegale che garantisce alle mafie un giro d’affari annuo di almeno 24 miliardi di euro”.
La manifestazione si è schierata anche a favore dell’altro corteo per l’acqua pubblica che si è svolto nella stessa giornata a Roma: “Vogliamo dire ad Alemanno che la marijuana innaffiata con l’acqua privata non cresce, dunque dacci l’acqua pubblica. Questo corteo – dicono ancora la microfono – è gemellato con quello dell’acqua pubblica”.
fonte: roma.repubblica.it