Con la citazione a giudizio davanti al giudice di pace la procura di Aosta ha chiuso l’inchiesta sul ferimento di un venticinquenne tunisino da parte dell’ispettore di polizia Francesco Cirri durante un’operazione antidroga. L’accusa nei confronti dell’agente di Ps, in servizio alla Questura di Aosta, e’ di lesioni personali colpose aggravate.
I fatti risalgono al 19 settembre 2008. Durante un blitz antidroga in via Parigi (periferia nord della citta’) dalla pistola d’ordinanza dell’ispettore Cirri parti’ un colpo che feri’ gravemente Ben Rejeb Chokri, di 25 anni, tunisino residente ad Aosta. Quest’ultimo fu trovato in possesso di quasi mezzo chilo di hashish, 10 grammi di eroina e 7 grammi di cocaina (per tale reato ha patteggiato un anno e sei mesi di carcere). Il proiettile entro’ all’altezza della spalla e si fermo’ tra le costole dall’altra parte del petto, senza provocare lesioni mortali; la pallottola fu estratta durante un intervento chirurgico durato quattro ore.
L’ispettore Cirri sin da subito sostenne che il colpo era partito accidentalmente a causa di un sobbalzo dell’auto su cui si trovava il tunisino: in quel momento – secondo quanto lui stesso riferi’ – era chinato ad armare la pistola per sparare alle gomme ed impedire la fuga . L’immigrato, invece, ha detto di non aver mai tentato di scappare. Per chiarire la dinamica la procura di Aosta ha affidato due perizie. Il processo si svolgera’ il 23 aprile 2010. (fonte: notiziario Aduc)