Molte persone pensano che il packaging dei semi sia colorato, e ad effetto perché destinato alla sola commercializzazione di nuovi ceppi da parte di specifiche compagnie. Negli ultimi anni e con l’aumento della richiesta di semi per scopi medici è sempre più importante che le aziende rispettino una serie di regole standard che proteggano i coltivatori e gli agricoltori che comprano semi. Nel corso degli anni ho ricevuto molte e-mail e lettere nelle quali mi veniva chiesto di affrontare il problema della conservazione dei semi e di come l’imballaggio influenzi la durata di conservazione del contenuto. Così negli ultimi tempi ho letto diversi articoli collegati al mondo dei cereali e degli ortaggi osservando il motivo della scelta di alcuni materiali per il confezionamento e come gli influssi che tormentano i semi dovrebbero essere trattati. Considerando i semi di cannabis, le sue applicazioni e lo stoccaggio nonché la sperimentazione come parte integrante dell’agricoltura ci sono forti parallelismi tra gli ortaggi, i semi e l’industria dei germogli. Al di là dei germogli, l’industria dei cereali e degli ortaggi è unanime nel sostenere che la conservazione e il metodo di imballaggio del seme hanno un forte impatto sulla coltivazione e sulla qualità del prodotto che lo stesso seme produrrà sia per una coltivazione genetica che alimentare. È di grande influenza la salute dell’embrione dormiente che si trova all’interno del guscio quindi è indispensabile che alcune linee guida vengano rispettate. In tutto il Mondo coltivatori e agricoltori hanno determinate esigenze dai semi che piantano e comprano. Prima di tutto vogliono che la specie e la varietà corrispondano con quelle che pensano di aver comprato. Secondo vogliono sementi che ottengano coltivazioni uniformi e di successo, senza erbacce spontanee, che si sviluppi bene e con un raccolto senza malattie nocive da infezione da seme.
Cos’è la qualità del seme e come si misura?
Test sulla varietà – Si riscontrano due aspetti importanti dei test sulle varietà. Il primo è per assicurare che un campione sia la specie o la qualità richiesta, il secondo per assicurare la purezza della varietà e che i semi non siano stati contaminati da semi di altre varietà. Il metodo morfologico è quello secondo il quale le caratteristiche del seme devono essere comparate, ad esempio le differenze nel colore del seme potrebbero rivelare che le varietà sono state mischiate. In alternativa le caratteristiche possono essere osservate in laboratorio e altre caratteristiche delle piante possono essere osservati sul campo. I metodi più moderni per testare le varietà possono comportare una serie di tecniche biochimiche o molecolari.
Purezza – L’analisi della purezza del seme esamina la misura in cui esso è contaminato da altri semi o dagli impianti e dal materiale inerte. Quest’analisi pertanto rivela se il seme acquistato dal coltivatore è quello desiderato.
Test sulla germinazione – Lo scopo dei test sulla germinazione è quello di fornire condizioni ideali per la fioritura in modo che si possa sfruttare il potenziale massimo del seme. Le condizioni ideali per la fioritura, a seconda delle diverse specie si differenziano in termini di tempo, temperatura e substrato. Il substrato per la germinazione potrebbe essere composto da sabbia, un intermezzo organico sopra a della carta o in mezzo alla carta. Le temperature per la germinazione sono costanti o alternate, infatti viene applicata una temperatura per un determinato periodo di tempo a seguito del quale si sceglie un’altra temperatura per il resto del fotoperiodo. Inoltre il tempo previsto per la germinazione di specie agricole e di ortaggi può variare da un breve periodo di 5 giorni fino a un periodo più lungo di 35 giorni. Un’altra caratteristica dei semi da considerare in un test di germinazione è la dormienza. In molte specie di piante la presenza di dormienza significa che i semi vitali non germinano anche quando le condizioni ambientali sono ideali a meno che non abbiano ricevuto specifici trattamenti ambientali. Questa caratteristica evolutiva è una strategia di sopravvivenza che assicura che il seme germini soltanto quando le condizioni ambientali sono adatte per la crescita delle piantine e lo stabilimento della crescita e inoltre per estendere il tempo di germinazione. I requisiti per i test di germinazione ed i pre-trattamenti necessari per interrompere la dormienza di molte qualità, sono stati identificati. I trattamenti per interrompere la dormienza fisiologica includono un imballaggio asciutto per le specie che hanno un breve periodo di dormienza, un’umida pre-refrigerazione di solito a temperature di -5°, -10° per le sementi agricole e per gli ortaggi o da 1 a -5° per i semi da albero. Invece, la luce, il pre-riscaldamento, il nitrato di potassio e l’acido gibberellico sono forniti durante la germinazione. La dormienza fisiologica aumenta a causa della rigida corteccia esterna al seme che impedisce l’assorbimento dell’acqua dall’inizio della germinazione. Questa estrema durezza può essere ammorbidita da un’immersione in acqua per 24-48 ore, attraverso incisioni meccaniche o con acidi. La dormienza non si vede in tutte le colture, e ci possono essere problemi negli anni in cui il tempo causa problemi durante il raccolto o nelle nuove specie. Alla fine di un test di germinazione un seme può dirsi germinato correttamente se si è sviluppato fino al punto in cui l’aspetto della piantina indica se è o non è in grado di produrre una pianta soddisfacente in un campo con condizioni favorevoli. Tale piantina deve presentare un germoglio normale. Se un normale germoglio non viene prodotto la piantina si può definire anormale e si prevede che non produca la pianta una volta messa nel campo. I risultati di un test di germinazione si basano sulle percentuali di germogli normali, anormali, duri (non assorbenti), freschi (umidi ma che non sviluppano) e semi morti.
Test con tetrazolio – Il test con il tetrazolio è un test biochimico che fornisce una rapida osservazione della vitalità del seme, valutando il grado in cui il tessuto dell’embrione del seme è vitale, attraverso un macchinario.
Test sul vigore – I test sulla germinazione offrono una valutazione primaria dell’abilità del seme di germinare e di crescere una volta piantato. Tuttavia, sebbene i risultati dei test di geminazione standard offrano un’adeguata correlazione tra la germinazione e la crescita in campo in condizioni favorevoli, la germinazione può fallire nell’indicare la capacità di una coltura di sopravvivere in condizioni deboli ad esempio al freddo o con terreni umidi. Il fallimento della prova di germinazione nel prevedere le differenze una volta che la pianta cresce nel campo, in particolare in condizioni poco favorevoli, suggerisce che vi sia un ulteriore aspetto fisiologico che riguarda la qualità delle sementi che può essere indicato come vigore delle sementi. Le partite di sementi con una forte germinazione ma scarsa potenza di crescita in campo vengono dette di semi “a basso vigore”, mentre quelli che danno buoni risultati in campo sono detti “ad alto vigore”. Il vigore si rispecchia anche nel tasso di germinazione e crescita delle piantine, sia che le condizioni siano favorevoli sia che non lo siano per la germinazione e per la crescita. I semi “a basso vigore” germinano lentamente e in un lungo periodo di tempo per produrre una vasta gamma di piantine di diverse dimensioni, mentre i semi “ad alto vigore” germinano velocemente e in maniera sincronizzata producendo piante uniformi e di grandi dimensioni. Inoltre i semi “ad alto vigore” hanno un forte potenziale di stoccaggio mentre i semi “a basso vigore” perdono la capacità di germinare più rapidamente durante il periodo di conservazione. I risultati dei test di vigore danno al coltivatore più informazioni rispetto al potenziale del seme da mettere in relazione con le condizioni del terreno.
Test sulla salute dei semi – I test sulla salute dei semi sono fondamentali per rilevare se i semi sono infettati o contaminati da una pianta patogena e per molte altre ragioni. La presenza di infezioni o agenti tossici nelle sementi può causare malattie all’interno della coltura che si propagano in maniera molto rapida. La presenza di agenti patogeni, inoltre può portare nuove malattie delle piante in alcune regioni o paesi riducendo la germinazione dei semi e la quantità di piantine normali. Inoltre i risultati dei test possono indicare il bisogno dei semi di subire dei trattamenti. Con “salute del seme” si intende anche l’incidenza di funghi, batteri virus e parassiti animali sulle partite di semi.
Quantità di umidità del seme – La quantità di umidità del seme è una caratteristica aggiuntiva dei semi che non ha un immediato e diretto effetto sulla qualità ma è in ogni caso molto importante. I test sull’umidità del seme soddisfano tre scopi principali. In primo luogo quello di preparare il seme per la conservazione a breve e a lungo termine, in secondo luogo come il grado di umidità del seme influenzi il prezzo pagato e in terzo luogo determinerà la risposta dei semi alle tecniche di interruzione di dormienza e ai test sul vigore. L’effetto più significativo dei test sull’umidità è il tasso di invecchiamento dei semi e di conseguenza il tasso di invecchiamento durante la conservazione. Pertanto, all’aumentare dell’umidità il tasso di invecchiamento aumenta. Approssimativamente un aumento dell’umidità del seme dell’1% raddoppierà la velocità con la quale la germinazione raggiunge lo stato di declino. Durante la conservazione l’umidità del seme si equilibra all’umidità relativa del negozio, per questo, quest’ultima durante la conservazione ha un effetto cruciale sull’invecchiamento dei semi. L’aumento di temperature durante la conservazione non solo velocizza l’invecchiamento ma agevola l’insorgenza di funghi saprofiti, insetti e acari.
L’uniformità nei test sulle sementi – Avere un test o una serie di test standardizzati aiuterà coloro che usano producono o vendono semi. Se i test stessi sono riconosciuti dai compratori di semi e richiesti prima dell’acquisto, questo farà in modo che produttori e rivenditori di semi siano a conoscenza che si possono trovare sul mercato semi di qualità inferiore e la reputazione delle banche che li producono è messa gioco.
Conclusioni – La qualità dei semi è la somma di diversi fattori. I più importanti dei quali sono specie, purezza analitica e germinazione, mentre altri fattori importanti per la qualità del seme sono: vigore, salute e percentuale di umidità. Le valutazioni della qualità delle sementi sono rese possibili da test sul campo e diversi test in laboratorio per assicurare l’attendibilità è l’uniformità dei risultati dai diversi laboratori. Il completamento di questi test fornisce informazioni riguardo alle partite di semi che risultano utili ai produttori, alle compagnie e ai coltivatori.
Il Packaging dei semi: quali aspetti tenere in considerazione per capire se la compagnia che state cercando è quella giusta Le aziende produttrici di sementi che si impegnano a vendere un prodotto di alta qualità che supera tutti i test della longevità e della conservazione, quando mettono i semi sugli scaffali prestano particolare attenzione a non esporli alla luce del sole. In altre parole i semi che vengono confezionati in contenitori infrangibili e a prova di umidità lontano da fonti dirette di luce solare e sigillati a temperatura controllata, avranno più probabilità di germinare e restituiranno un prodotto migliore. Le compagnie che espongono i loro semi alla luce solare diretta o permettono di vedere i semi attraverso il pacchetto saranno più inclini a livelli più bassi di germinazione anche se il seme viene trattato correttamente prima di essere imballato. Generalmente i semi durano dai 2 ai 5 anni dal momento della produzione ma questo è possibile solo se viene conservato in un luogo fresco e buio. È importante che sul pacchetto sia visibile la data di produzione e di imballaggio come normalmente accade con tutti i prodotti che hanno una scadenza. I semi possono essere conservati in un freezer o in contenitori ermetici che non permettono all’umidità di infiltrarsi, una volta tirati fuori dal freezer però è consigliato tenerli in frigorifero finché non vengono utilizzati. Attenzione quindi a tutti i negozi che espongono i semi senza una data di produzione e scadenza, soprattutto nei paesi più caldi. Se non vedete nessuna data è possibile che stiate acquistando semi vecchi o morti a causa dell’esposizione alla luce solare e al calore del negozio. Gli imballaggi richiudibili sono l’ideale se si ha l’intenzione di utilizzare solo una parte del prodotto. Inoltre devono essere tenuti in pacchetti sigillati anche per evitare la contaminazione da parte di agenti patogeni derivanti dall’aria o dall’acqua. Altri aspetti importanti dell’imballaggio delle sementi sono: la luce solare indiretta, i raggi X, i rulli degli uffici postali o dei centri di smistamento, il tempo del trasporto e della permanenza in magazzino. Si possono evidenziare quindi svariati aspetti da tenere in considerazione a proposito dell’industria dei semi e dei suoi retroscena. Ma alla fine “la prova è il seme” e una volta che il coltivatore decide di far germinare il seme avrà la risposta. Risulta quindi una responsabilità delle aziende produttrici di sementi quella di eseguire test e di produrre e confezionare i semi in maniera igienica, per mantenere l’integrità del loro prodotto. È però compito del coltivatore quello di fare del suo meglio per migliorare la scelta dei semi in quanto decisiva per la buona riuscita del raccolto!
di Shantibaba
Pubblicato su Dolce Vita n°40 – Maggio / Giugno 2012