Per la stagione 2012 Sweet Seeds ci presenta le sue prime 9 genetiche auto-fiorenti di terza generazione. Quattro sono versioni di alcune genetiche del catalogo di Sweet Seeds, ossia la Green Poison Auto, la Mohan Ram Auto, la Sweet Cheese Auto e la Jack 47 Auto. Una, la Sweet Skunk Auto, proviene da una genetica classica. La Cream Mandarine, la + Speed e la Sweet Special Auto sono tre varietà auto-fiorenti nuove. Troviamo anche una nuova versione della Big Devil, la Big Devil XL. Per concludere la Banca presenta una nuova varietà non auto-fiorente, la Big Foot. Fin dai primi esperimenti che questa Banca di semi ha realizzato con piante auto-fiorenti, nel 2007, i coltivatori di Sweet Seeds si accorsero subito dell’enorme potenziale che racchiudeva la caratteristica auto-fiorente di questa piccola e rapida pianta di cannabis.
La prima generazione automatica di Sweet Seeds fu presentata alla comunità cannabica durante la stagione 2009/2010, nelle varietà di Speed Devil, Fast Bud e Big Devil. Tutte furono un successo per il Banco grazie alla grande accoglienza che ricevettero nel mercato. Le auto-fiorenti di prima generazione, sorpresero soprattutto per la loro capacità di fiorire in outdoor fuori stagione e in indoor con un allestimento illuminotecnico intensivo (18-20h), fruttando un raccolto già a due mesi dalla germinazione del seme. Sono piante di dimensioni ridotte, quindi discrete e perfette per un’autocoltivazione in un balcone su piccoli vasi.
Nella stagione 2011, la Banca presentò le sue genetiche auto-fiorenti di seconda generazione, risultate selezionando ripetutamente la discendenza dei migliori ceppi auto-fiorenti della prima generazione e incrociandone il risultato con alcune delle migliori genetiche non auto-fiorenti della Banca di madri Sweet Seeds. Appaiono quindi la Speed Devil #2, la Fast Bud #2 e la Big Devil #2 e le prime tre versioni auto-fiorenti della S.A.D Auto, Black Jack Auto e Cream Caramel Auto. Queste varietà di seconda generazione risultarono essere più aromatiche e con sapori più differenziati rispetto alle precedenti. Sono geneticamente più stabili e producono maggior quantità di resina. L’aspetto generale delle cime alla fine della fioritura è allettante come quello di una non auto-fiorente. Il successo di questo tipo di semi si deve ai molteplici vantaggi che offrono ai cannabicoltori e alla qualità sempre maggiore di queste piante. La qualità di questa moderna genetica è stata anche riconosciuta e premiata in diversi concorsi cannabici. Nell’anno 2010, la prima varietà auto-fiorente del catalogo di Sweet Seeds, la Speed Devil, fu la prima automatica a vincere un primo premio in un concorso, sorprendendo il mondo cannabico: la giuria della 1a Coppa della Marina Baixa (Alicante, Spagna), la nominò miglior pianta, posizionandola in cima a molte altre varietà non auto-fiorenti presentate al concorso, come la Jack Herer, la White Widow, la Diesel e altri moderni poli-ibridi femminilizzati.
Durante l’anno 2011 un’altra varietà auto-fiorente di Sweet Seeds, la Fast Bud, ottenne un primo premio nella 1a Cannabis Cup Nature Grow, questa volta gareggiando in una sezione speciale per auto-fiorenti. Recentemente la Fast Bud ha ricevuto il primo premio della categoria indoor nella 5a Cannabis Cup di Italia, celebrata in Gennaio a Roma, anche in questo caso gareggiando insieme a molte altre varietà non auto-fiorenti.
Per la stagione 2012 Sweet Seeds continua la sua revolución delle auto-fiorenti e ci presenta le varietà di terza generazione, risultato dell’incrocio dei migliori ceppi auto-fiorenti di seconda generazione con cloni elite non autofiorenti del banco di madri di Sweet Seeds. In questa generazione gli aromi dolci e gradevoli, una delle principali caratteristiche della Banca, si sono consolidati maggiormente. Si è anche cercato di elevare la statura media minima della pianta, selezionando ceppi di piante medioalte e incrociandole per esempio con genetiche non auto-fiorenti principalmente sative. La produzione di resina sia nelle cime che nelle foglie adiacenti è esuberante. L’aspetto delle piante e le dimensioni delle cime, alla fine della fioritura, possono facilmente far credere a qualsiasi cannabicoltore esperto che si tratta di piante non auto-fiorenti di alta qualità.
Buon 2012, dolci raccolti e… dolce vita!
a cura di TEAM SWEET SEEDS
Pubblicato su Dolce Vita n°39 – Marzo / Aprile 2012