22 marzo 2010
Rappaz portato in carcere
Rifiutava di andarci di sua volontà, arrestato sabato
Il venditore di canapa vallesano Bernard Rappaz è stato arrestato sabato: lo ha indicato oggi il suo avvocato Aba Neeman. L’agricoltore non si era presentato martedì scorso al carcere di Sion, dov’era chiamato a scontare la condanna a cinque anni e otto mesi di reclusione inflittagli per violazione grave della legge federale sugli stupefacenti e per amministrazione infedele aggravata.
Il canapaio aveva indicato in un’intervista di non avere l’intenzione, «per una questione di principio», di recarsi al carcere con i propri mezzi. «Aspetterò che mi si venga a cercare», aveva aggiunto. La polizia cantonale lo ha arrestato «con delicatezza» sabato mattina, ha sottolineato il suo legale.
16 marzo 2010
Rappaz non si presenta in carcere
Sion, “aspetto che vengano a cercarmi”
Il venditore di canapa vallesano Bernard Rappaz non si è presentato stamani al carcere di Sion, dove avrebbe dovuto scontare la pena di cinque anni e otto mesi di reclusione inflittagli per violazione grave della legge federale sugli stupefacenti e per amministrazione infedele aggravata.
L’agricoltore ha fatto sapere in un’intervista diffusa oggi dalla radio locale Rhône FM di non avere l’intenzione, «per una questione di principio», di recarsi al carcere con i propri mezzi. «Aspetterò che mi si venga a cercare», ha precisato. La pena inflitta al vallesano di 57 anni è diventata definitiva con la decisione del Tribunale federale, resa lo scorso ottobre, di dichiarare irricevibile un ricorso del canapaio. Considerato come il «pioniere» della coltivazione di canapa indiana in Svizzera, Rappaz è stato condannato a più riprese per le sue attività.
La più recente condanna in ordine di tempo, inflittagli nel 2008, riguarda la produzione e la vendita sull’arco di quattro anni di 3,75 tonnellate di canapa e suoi derivati.
(fonte: Corriere del Ticino – cdt.ch)