Qualche giorno fa Nichi Vendola, commentando i risultati dei referendum sulla legalizzazione della marijuana in Colorado e nello stato di Washington, ha lanciato la sua campagna pro-cannabis. “Il proibizionismo sulla cannabis ha fallito. -scrive Vendola sul suo profilo Facebook- L’Italia è il primo consumatore di cannabis nei paesi occidentali (il 14.6% degli italiani dichiara di utilizzarla). La criminalità organizzata ha il monopolio della distribuzione. Le politiche legate alla Fini-Giovanardi (che va cancellata subito) fanno perdere inutilmente due miliardi di euro l’anno”. E ancora: “Inoltre l’uso terapeutico della cannabis è già una realtà in molti Paesi del mondo”.
Forse dimentica il governatore che i suoi 5 consiglieri di Sel alla Regione Puglia hanno depositato, su iniziativa dell’Associazione Coscioni di Foggia, una proposta di legge regionale sull’erogazione dei farmaci cannabinoidi. Il testo però giace indiscusso da quasi un anno, e nessuna risposta viene dai consiglieri di Sel sul motivo di questo stallo.
Nel 2010 è stata approvata una delibera di giunta che introduce l’utilizzo delle principali sostanze psicoattive naturali derivate dalla cannabis a carico del Servizio sanitario regionale. Ma questo non basta. Di fatti l’accesso a questo tipo di farmaci per i malati è quasi impossibile, data la scarsa informazione, le farraginose trafile burocratiche, i lunghissimi tempi d’attesa, ed anche la difficoltà di trovare dei medici che li prescrivano liberi da tabù ideologici. Solo una legge regionale, su modello di quella già in vigore in Toscana, può rendere questo servizio effettivo. Migliaia di malati aspettano di accedervi: infatti il farmaco si è rivelato efficace come antitumorale, nel trattamento della nausea e del vomito in pazienti che effettuano chemioterapia, stimolazione dell’appetito in pazienti con sindrome da deperimento nell’AIDS, trattamento della spasticità in malattie neurologiche (sclerosi multipla e lesioni midollari), terapia del dolore, glaucoma, epilessia.
Le associazioni radicali pugliesi insieme stanno lottando perché questo accada. Ora. Perché i malati non possono aspettare i tempi di questa politica.
fonte: Associazione Radicale Mariateresa Di Lascia