Nell'Unione candidati anche assassini fascisti non pentiti.

La Rosa nel pugno candida anche Giorgio Albertazzi. Nel '44 partecipò ad un plotone di esecuzione fucilando un ragazzino, Ferruccio Manini.
Nell'intervista al Corriere della Sera di ieri, Albertazzi rivendica la militanza fascista, e si dichiara non pentito della fucilazione, in quanto il ragazzino era un \"disertore\" del fascismo.
Un'offesa gravissima alla memoria di un giovanissimo partigiano che lottava per la libertà e la fine della dittatura.