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Discussione: LAVORO?! MA CHE STORIA è??!!!

  1. #1
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    Mah... personalmente più che essere il \"Discorso tipico di uno schiavo\" mi pare il discorso tipico di un fancaz.zista ca.zza.ro con seri problemi relazionali (dedotto dalla lettura wiki) e tanta voglia di piangersi addosso e aspettare il pane dagli altri. :-? :-? :-?

  2. #2
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    Grazie x l'input Om. Non conoscevo questo personaggio.
    Totalmente daccordo con il discorso che fa nel video. Il sistema è sballato. Sbagliato. Andrebbe cambiato. Ma, da dove iniziare? Io sono un ottimista in generale, ma in questo caso, un cambiamento radicale è un'utopia.
    L'unica \"soluzione\" potrebbe essere una catastrofe. La storia insegna che le grandi civiltà e i grandi cambiamenti sono avvenuti dopo che \"tutto\" o quasi era stato azzerato.

    Favola, sinceramente non capisco proprio il tuo commento a riguardo. Con una biografia tale e una produzione simile di libri e film (in totale quasi una trentina in meno in 40 anni di attività) questa persona mi sembra tutto tranne che fanc.azzista c.azzaro.[addsig]
    "Personalmente tra tutti i forum ho scelto Enjoint perchè qui la ganja rappresenta il contorno alla vita di ogni utente, e non il centro attorno a cui ruota il resto. Qui si valorizzano gli utenti come persone prima che come coltivatori." - cit. Mad man

  3. #3
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    <TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
    12-01-2008 alle ore 10:03, favolantica :
    Mah... personalmente più che essere il \"Discorso tipico di uno schiavo\" mi pare il discorso tipico di un fancaz.zista ca.zza.ro con seri problemi relazionali (dedotto dalla lettura wiki) e tanta voglia di piangersi addosso e aspettare il pane dagli altri. :-? :-? :-?

    </BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>

    Quoto in pieno favolantica. Non credo che in tanti qui, baratterebbero l'antica società tribale, o la giungla stessa, con il nostro modello sociale, che è fondamentalmente l'unico che conosciamo veramente. E' vero che lavorare costa fatica e non piace, ma è anche vero che è l'unica maniera per procurarsi ciò che in natura avresti battendoti con i denti o con coltelli di pietra, oltre che zappando la terra chiaramente, non so davvero cosa sia meglio.

  4. #4
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    <TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
    12-01-2008 alle ore 15:54, ecko :

    L'unica \"soluzione\" potrebbe essere una catastrofe. La storia insegna che le grandi civiltà e i grandi cambiamenti sono avvenuti dopo che \"tutto\" o quasi era stato azzerato.



    </BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>

    Essì Ecko... il 2012 si avvicina... e anche Nibiru!!!

    E' solo questione di tempo!!!
    "Se per vivere devi strisciare, alzati e muori."

  5. #5
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    Si raga, capisco il vostro punto di vista, ma se qualcuno non avesse \"leccato il pavimento\" (definizione molto discutibile) per voi, non sareste qui belli, grandi, sani e istruiti a scrivere sul web. Nemmeno a me piace lavorare, ma mi piacerebbe ancor meno vivere di elemosina, di scrocco, di stenti o semplicemente vivere sulle spalle altrui. Almeno finchè ho la forza, la salute e la capacità di fare qualcosa che mi permetta di evitare quanto sopra. Il guaio più grande non è l'aspirazione a leccare il pavimento ma l'aspirazione a farlo leccare agli altri per il solo nostro tornaconto personale. Provate per una settimana (solo 7 giorni) a vivere del vostro senza approfittare di una sola cosa ottenuta dall'altrui leccata di pavimento e poi ne riparliamo. ;-)

  6. #6
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    ho dato un'occhiata al link di Wikipedia sul nostro, ma il video (vado a 56k) non l'ho visto: cosa sostiene?
    quando parliamo di \"lavoro\" ci riferiamo a tutte le \"attività\" che l' uomo compie per vivere (tipo zappare, raccogliere,allevare ecc.) o + specificatamente al lavoro all'interno della nostra moderna società occidentale?

    <TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE> favolantica: Nemmeno a me piace lavorare, ma mi piacerebbe ancor meno vivere di elemosina, di scrocco, di stenti o semplicemente vivere sulle spalle altrui </BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>

    riusciamo almeno ad immaginare qualche altro tipo di \"realtà\"? so che non è per niente facile (credo si chiami \"condizionamento culturale\" :-o ) ma proviamoci...

    ad esempio: in qualche thread dei mesi scorsi avevamo parlato dei \"diggers\", chi si ricorda? è credibile o no una moderna società basata su quel tipo di presupposti?
    xchè comunque NON è pensabile che il \"modello capitalista/consumistico\"
    (amerikanwayoflife) sia l' unica alternativa possibile...





    [ Questo Messaggio è stato Modificato da: Wizard il 13-01-2008 12:32 ]
    Guardare dentro, guardare fuori, verso un mare di stelle.


    ale

  7. #7
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    senza prendere parte alla discussione volevo fare solo una puntualizzazione non assolutamente polemica.

    ora non so a brescia che tipo di \"cinema\" ha..ma a roma..l' \"azzurro-scipioni\" non credo porti grandi introiti..anzi..ti chiedi proprio perchè sta aperto.. ci sono due salette minuscole (senti l'audio dell'altra sala a volte!) che proiettano film..che diciamo non attirano grande pubblico (guardate la programmazione e direte: eh?) ..io ci sono andato due volte..e in sala non c'erano nemmeno 10 persone..

    Si paga tipo una tessera e poi qualche euro per il film.. e pure li la siae ci mangia.
    Parlando anche con dei ragazzi che \"lavoravano\" li..appunto..traspare che fanno ciò per passione e divulgazione del cinema..

    Poi ora non so come si guadagna il pane Agosti.. ma non credo possa essere ricco per i suoi cinema.

    Saluti


  8. #8
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    Solo a parlare di lavoro mi vien il nervoso percò passo.. hehe
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  9. #9
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    Difficile dare risposte in un discorso così complicato: mi vengono però alcune riflessioni.
    Secondo me la differenza tra i giovani di una volta e quelli di adesso, è che una volta ci si iscriveva al sindacato per migliorare le situazione operaia, mentre adesso il posto al sindacato è una miniera d'oro e un posto sicuro.
    All'inizio del secolo scorso, durante l'era industriale, i turni di lavoro erano anche di 14/16 ore al giorno, ed è stato il sacrificio di tante persone che hanno lottato che hanno portato alle 40 ore settimanali.

    In Francia erano arrivati alle 35 ore, con il venerdì pomeriggio libero, e la qualità del lavoro era diventata sostenibile e la vita \"spendibile\" per cose diverse dal lavoro.
    Adesso i \"padroni\", senza nessuno che preoccupi del loro operato, hanno demolito il lavoro sicuro (diritto sancito dalla costituzione) con il lavoro precario ed i salari sono a discrezione dell'impresario, mentre i diritti sulla sanità e assistenza sociale sta andando a rotoli.
    Se nessuno tenta di fermare l'assurdo teatrino, pupi e pupari faranno quello che vogliono della classe lavoratrice, e le vostre pensioni saranno a livello indocinese.

    Lavorare per pochi euri all'ora, non è bello, ma non è neanche una realtà eterna.
    Nel lavoro si possono manifestare le proprie qualità ed esperienze, ed avere promozioni o richieste di lavoro da ditte delo stesso campo che hanno bisogno delle tue capacità.
    Certo che se per sfiga o incompetenza ti fai tutta la vita a sciacquare piatti in una bettola per pochi scellini, la colpa non è proprio tutta della società.
    Il futuro inesorabilmente arriva, e sta a te a colorarlo di rosa o di nero, o aspettarlo come si aspettava Godot o i sei al superenalotto.

    Proprio per evitare tutto ciò, mi sono messo in proprio, e mi sono scelto l'attività che più mi si addiceva. Non credo di avere doti nascoste o santi in paradiso, e se sono riuscito a fare una vita dignitosa, lo devo alle ore che ho passato dietro al tavolo da lavoro ingegnandomi nuove tecniche, formati nuovi con tanta e tanta passione.
    Se mi fossi seduto a cazzeggiare, non avrei preso nemmeno 3.00 euri all'ora o sarei li a sciacquare piatti con la catena al collo!

    Le favole insegnano che ci sono formiche e cicale.
    Sono due mondi diversi, e nessuno dei due è potenzialmente sbagliato.
    Certo che la cicala poi non più lamentarsi se non ha il cibo per l'inverno e che la formicuzza non glie ne dia,... e la formica non si può lamentare per la fatica, le ore perse e della monotonia....
    Booommm!!!!




    Un mondo migliore è possibile, ma bisogna sbattersi!!
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  10. #10
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    <TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
    14-01-2008 alle ore 23:05, Wizard :
    <TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>Omshantyshanty: si potranno ammirare persone come i nostri genitori che si sono sbattuti l'anima e il culo per assicurare un futuro decente alla mia generazione </BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>

    il fatto è che la nostra generazione, anche sbattendosi culo&anima, ha la prospettiva di trovarsi, tra un tot. di anni, con qualche centinaio di euri di pensione...non è un pensiero molto piacevole (per quanto il futuro sia inesistente! ;-) )

    </BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>

    Concordo.. erano altri tempi!
    "Se per vivere devi strisciare, alzati e muori."

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