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Discussione: Facebook aperto al ministero degli Interni

  1. #11
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    io mi sono cancellato da FB..sono da anni appassionato di cinema non mainstream,il mio eroe è maurizio merli..
    comunque postavo su fb video di film,magari con commenti ragionati,ma ora è impossibile..
    tutti sono diventati critici cinefili,tutti capiscono tutti,che palle le mode..
    e poi cancellatevi da fb,i vostri datori di lavoro possono vedere il profilo e farsi idee sbagliate..
    io ho perso un lavoro in questa maniera,perchè sti tipi vedendo le mie condivisioni non si fidavano a far lavorare una persona ambigua..
    MA CHE VOR DI AMBIGUA???????
    Risulta impossibile muoversi, vivere, operare a qualsiasi livello, senza lasciare tracce, frammenti apparentemente insignificanti di informazioni personali.
    (william gibson)

  2. #12
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    Anche secondo me (e secondo Panorama) e' una bufala

    Perché il Ministero Dell’Interno non può controllare Facebook

    In ogni caso se avete FB controllate sempre le opzioni della Privacy, per fare in modo che solo i vostri amici vedano i vostri post, e non installatevi giochi e applicazioni che richiedono l'accesso ai vostri dati e l'autorizzazione a creare dei post a vostro nome.

    E non cadiamo nel solito errore: Facebook e' solo uno strumento, e' chi lo utilizza che decide cosa farne e come.

  3. #13
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    Citazione Originariamente Scritto da jerimum Visualizza Messaggio
    E non cadiamo nel solito errore: Facebook e' solo uno strumento, e' chi lo utilizza che decide cosa farne e come.
    Io rispetto tranquillamente ogni scelta di ogni singolo individuo, però secondo me è uno strumento che non porta a nulla di buono di per sé, se poi chi lo usa lo fa anche male peggio ancora..sento tanti miei amici, che hanno una mentalità per così dire "alternativa e fuori dal coro", che mi dicono "facebook è utile, facebook serve a tante cose, ecc", poi in realtà lo usano per 1) provarci con le tipe 2) farsi i cazzi degli altri 3) far sapere i cazzi propri a tutto il mondo. Purtroppo penso che la stragrande maggioranza degli utenti di facebook sia così, persino quelli che credono di usarlo in maniera "giusta" in realtà hanno anche loro abboccato all'amo..perché anche se questa notizia del ministero degli interni è una bufala, sembra appurato invece che la cia possa fare quel cazzo che vuole con gli archivi di fb

  4. #14
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    Io lo uso per promuovere gli eventi e i concerti dei miei gruppi, per stare in contatto con amici ed amiche che vivono lontano, e i miei post li uso solo per promuovere notizie che non si trovano sui canali mainstream. Non ho mai installato giochi ne app, e non aggiungo persone che non conosco di persona.

    Detto questo in rete non ci sono prove concrete che la CIA monitori FB ma le probabilita' sono alte, e anche io ho pensato di eliminare il mio profilo piu volte ... e di passare a Diaspora, il social network open source che tanto per cominciare gira su server sicuro (al contrario di FB)

    join diaspora

  5. #15
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    Citazione Originariamente Scritto da jerimum Visualizza Messaggio
    Anche secondo me (e secondo Panorama) e' una bufala
    Ho seguito un po' la vicenda su l'Espresso e poi su Panorama.
    Apparentemente sembra che la questione sia stata ingigantita dai social network, anche se (come spesso accade) le norme italiane lasciano ampio spazio all'interpretazione e si fatica a trovare una risposta certa.

    Facebook, il Ministero e la Polizia Postale si sono subito affrettati a sottolineare il fatto che solo a seguito di un'autorizzazione della Magistratura si possono richiedere informazioni personali a Facebook; ribadendo più volte il concetto che serve un mandato di perquisizione per fondati motivi.

    Dalla pagina con le Informazioni per le forze dell'ordine, leggo:

    Requisiti per i procedimenti legali negli Stati Uniti
    - per obbligare Facebook a rivelare i contenuti memorizzati su un qualsiasi account, tra cui messaggi, foto, video, post in bacheca e informazioni sui luoghi, è necessario che, alla luce di "fondati motivi", venga emesso un mandato di perquisizione in conformità alle procedure contenute nelle "Federal Rules of Criminal Procedure" o ad altre procedure statali sui mandati di perquisizione equivalenti.


    Il dubbio a questo punto è come si determinino i "fondati motivi". Leggo allora in un'altra pagina, quella della Normativa sull'utilizzo dei dati, un chiarimento interessante:

    Adempimento delle richieste legali e prevenzione dei danni
    Facebook può accedere alle tue informazioni, conservarle e condividerle per adempiere a una richiesta legale (ad esempio un mandato di perquisizione, un decreto ingiuntivo o un mandato di comparizione) se ha ragione di ritenere che sia la legge a richiedere tale azione. Tali richieste possono provenire anche da giurisdizioni esterne a quella degli Stati Uniti, se Facebook ha ragione di ritenere che ciò sia richiesto dalla legge locale della giurisdizione in questione, possa riferirsi a utenti appartenenti a tale giurisdizione e sia conforme agli standard riconosciuti a livello internazionale. Facebook può inoltre accedere alle informazioni, conservarle e condividerle se ha ragione di ritenere che sia necessario per: individuare, prevenire e segnalare frodi e altre azioni illegali; proteggere Facebook, gli utenti e le altre persone interessate dalle investigazioni; prevenire eventi che possano condurre a danni fisici o al decesso. Le informazioni che riceviamo su di te, compresi i dati delle transazioni finanziarie correlati agli acquisti effettuati con i crediti Facebook, possono essere consultate, elaborate e conservate per un periodo di tempo prolungato quando sono oggetto di un procedimento legale, di un'indagine governativa o di indagini riguardanti possibili violazioni dei nostri termini o normative o per evitare danni.


    Apparentemente quindi Facebook si adegua alle normative dei singoli paesi, questo è interessante (ai fini di questa discussione) perchè come ben sappiamo purtroppo l'Italia ha accomunato in alcuni casi il possesso di stupefacenti con il possesso di armi ed esplosivi, soprattutto in fatto di perquisizioni basate solo sul fondato sospetto (art. 103 D.P.R. 309/90).
    A questo punto mi piacerebbe capire meglio come la legislazione italiana si inserisce negli accordi internazionali di Facebook e quali siano i limiti della Polizia Postale quando si tratta di sostanze stupefacenti.
    "Cercando le parole si trovano i pensieri"
    Joseph Joubert, Pensieri, 1838

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