In uscita SABATO 17 NOVEMBRE 2012 nelle edicole delle principali città italiane e in oltre 100 punti di distribuzione!



EDITORIALE di Fabrizio Rondolino

Vietare è una scorciatoia: è un modo per risolvere i problemi cancellandoli, come si fa con la polvere spostandola sotto il tappeto. Vietare è più facile che prescrivere, suggerire, convincere, presentare: è un taglio netto, l’abbassarsi di una saracinesca, la chiusura di ogni conversazione. Perché non posso farlo? Perché è vietato. Punto. La discussione è finita. E con la discussione finiscono anche il ragionamento, la nostra libertà, la nostra peculiarità di esseri razionali. Il divieto è un taglio lineare: non importano le persone, le circostanze, i momenti, le peculiarità di ciascuno e di ogni cosa. E’ vietato e basta. C’è una cittadina in Germania - non una comune hippy, ma un Comune di 14 mila abitanti della Bassa Sassonia a maggioranza democristiana - che ha vietato i divieti per automobilisti e pedoni. Nel settembre del 2007 a Bohmte hanno cominciato a sparire i segnali stradali, i semafori, le strisce pedonali, persino i marciapiedi. E sono drasticamente calati gli incidenti.
Il senso dell’esperimento è chiaro: se non ho un sistema di controlli e di divieti che mi impone ad ogni istante una scelta, sarò indotto ad essere più responsabile e più prudente, a guardarmi intorno prima di attraversare una strada o un incrocio, a riflettere sulle conseguenze di ciò che faccio. L’abolizione dei divieti incrementa il senso di responsabilità di ciascuno. Hans Monderman, l’ingegnere del traffico olandese che ha teorizzato per primo il concetto di “shared space”, cioè di spazio urbano condiviso fra pedoni e automobilisti, ha spiegato una volta che due regole sono più che sufficienti: si guida tenendo la destra, e si dà la precedenza a chi viene da destra. Sono regole, non divieti. “E se tutti le seguono - concludeva Monderman - non c’è bisogno di nessun cartello e di nessun semaforo. Ci si guarda intorno, si ragiona e tanto basta”. Una società complessa non è probabilmente paragonabile al traffico di una cittadina sassone.
Ma non ne è neppure troppo lontana dal punto di vista dei principi che devono regolarne il funzionamento. I divieti assopiscono, impigriscono, abbassano il livello di attenzione. Alcuni, fondamentali, sono naturalmente indispensabili: e sono più o meno quelli indicati tremila anni fa nei Dieci comandamenti. Gli altri, tutti gli altri divieti, o sono superflui o sono dannosi, perché nel limitare la libertà di ciascuno anestetizzano tutta quanta la collettività.
Oggi accade il contrario: una miriade di leggi, circolari, regolamenti e decreti impone divieti e proibizioni di ogni sorta. E il risultato è abbastanza evidente: siamo uno dei paesi al mondo con il più alto tasso di illegalità, di corruzione e di evasione fiscale.

I CONTENUTI DEL NUOVO NUMERO

03. Intro
04. Editoriale
06. Guardando le stelle
07. Fumetto
09. News & curiosità dal mondo
11. Eventi
13. Informazione: Stop divieti
13. Informazione: Dal no al divieto di fumo ai gruppi Fb contro Equitalia: le proteste del Web
15. High Times
17. Legalize it
18. L’avvocato risponde
19. Enjoint news
20. Eco-Friendly: Km zero: essere o non essere locavoro?
21. Animals
22. Giardinaggio: Idrosistema economico e veloce fatto in casa
24. Shantibaba’s bag of dreams
26. The Cannabis Doctor
28. Grow report
31. From Amsterdam (Biomagno)
32. Canapa Industriale
36. Cannabis Terapeutica
40. Cannabis 360°: The emperor wears no clothes
44. Psiconauta: LSD Il mio bambino difficile
45. Psiconauta: Gli autoritratti allucinogeni di Brian Saunder Lewis
47. Antipro ASCIA
48. Input: libri, film, musica
50. Speciale: Rinascita Liberale Antiproibizionista, intervista al presidente Augusto Tagliati
53. Reggae Vibrations
55. MyHipHop News
56. Electro Zone: Doctor P
56. Compilation download
59. Musica Legends: Jimmy Page
61. Musica Alternativa: Musica che rilassa e cura, intervista a Shantam
62. Voglio vivere così
62. Survivalism
63. Extra: Il punto
63. De vino veritas
63. Birra corner
65. Oltreconfine: Il villaggio fantasma di Doel
69. Cronache da dietro il cancello
71. Hi-tech & web
72. Street Art
74. Immagin*ando
75. Campagna abbonamenti
77. Pubbliredazionale
81. Logout
82. Info varie + Lista distributori

Dettagli tecnici
Tiratura: 12.000 copie | Pagine: 82 | Periodicità: bimestrale | Prezzo di copertina in edicola: 2,90 euro. Prezzo in growshops, smartshops, eventi e centri sociali: 1 euro

Dolce Vita è nelle edicole delle principali città italiane. Se avete difficoltà a trovarla, invitate il vostro edicolante di fiducia a richiederla, oppure diventate voi stessi distributori.

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