Faccio fatica a non ridere iniziando a scrivere questo 3D, il perché é presto detto: quanti di noi (ma soprattutto di loro, i non drogati) ha mai mangiato nelle frittate, nei risotti tipici delle cucine tradizionali regionali e/o in altri piatti, l'innocente Luppolo? Buono vero?
Da queste parti, nel cremasco, da primavera in avanti é un piatto quanto mai popolare. Le nonnine si fanno belle in famiglia presentando in tavola una bella frittata riccha di "luartiss", nome dialettale per il Luppolo, altrove é noto come Asparago selvatico, vite nera, lupola, orticaccio, reverdixe, livertizio (antiq.), luvertin (piem.), lovertis (lomb.), lupari (rom.), lupula (sic.), bruscandol (ven.), etc....
Bene, questa pianta diffusissima anche ai lati delle nostre strade e che cresce arrampicandosi su qualsiasi supporto trovi, é ricca (1-6%) di THCA, precursore del THC che ben conosci-amo.
Ora il punto é che se prendessimo qualcuno che ha mangiato questa pianta cotta, non cruda, e gli facessimo un narcotest oppure gli controllassimo le urine, stile SERT-SERD-NOT, risulterebbe POSITIVO al THC come qualunque di noi....
Non sarebbe divertente, come capitato di recente a me, se facendo quei controlli per salvarsi la patente ne avesse mangiato nei giorni prima...
La cosa si spiega, per chi abbia studiato Farmacia o Chimica Organica, con il processo di decarbossilazione, che "trasforma" grazie all'alta temperatura della cottura il THCA in THC.
Attenti al Luppolo! (parafrasi scontata!).