Hai ragione pero dopo anni di piazza a prendere botte a caso e leggere il giorno dopo sui giornali che i giovani in piazza sono dei disgraziati distruggono tutto non hanno ideali ! i giovani belli e bravi sono calciatori quelli dei programmi tv ! non certo quelli che si svegliano alle 6 e si fumano le canne a casa la sera !
grazie alla videocracy di silvio Berlusconi l opinione delle persone deriva direttamentedalla televisione ! quindi pot è brutto da dire ma non voglio combattere contro i mulini a vento ! siamo 100 contro un milione ! e non è arrendersi ! ècercare di andare a vivere in uno stato dove i miei diritti come cittadino siano rispettati !
Mani ti capisco, però non ti approvo su questo atteggiamento, io ho 50 primavere e sono incazzato come alla prima (quando mi sono accorto di essere nato qui!). Lo scoramento é ciò su cui contano! Bisogna essere flessibili, e non precari, nell'incazzamento. Ci dobbiamo svegliare alla mattina e farci un cylom di rabbia, come sembra abbiano fatto i turchi, incuranti delle reazioni dei reazionari! Loro devono schiumare di rabbia, noi dobbiamo farci le canne per rilassarci! Disertare le loro televisioni é il primo passo della rincorsa per dargli calci nel culo!!! Se costruiscono muri, saremo noi a farglieli crollare addosso. Chi abbandona la lotta, la perde prima che sia finita!
(cit. F. De Andrè)
Per strada tante facce non hanno un bel colore,
qui chi non terrorizza si ammala di terrore,
c'è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo,
io sono d'un altro avviso,son bombarolo! Hidden Content Hidden Content Hidden Content
Quelli che controllano sono comunque molti molti meno dei controllati.
Così come i privilegiati sono molti molti meno rispetto ai non privilegiati.
ERGO, è solo una questione (non facile) di distogliersi dall'ipnosi e prendere coscienza (ci vorra' del tempo, è un processo lento ma costante)
Prima di credere nella rivoluzione, bisogna prima volere l'evoluzione.
(cit. F. De Andrè)
Per strada tante facce non hanno un bel colore,
qui chi non terrorizza si ammala di terrore,
c'è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo,
io sono d'un altro avviso,son bombarolo! Hidden Content Hidden Content Hidden Content
Manico, siamo qui, ogni giorno siamo di più, questa é coscienza e coalizzazione, passare all'azione lo facciamo.... passando la canna
(cit. F. De Andrè)
Per strada tante facce non hanno un bel colore,
qui chi non terrorizza si ammala di terrore,
c'è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo,
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quoto digit, quoto manico, quoto pot, ma al tempo stesso qualcosa non mi torna. insomma io in prima persona mi trovo all'estero perchè in italia non avrei potuto vivere come vivo ora. e vi garantisco che in italia avevo un lavoro da favola, ma non mangiavo. allo stesso tempo qui non posso vivere come lo facevo in italia (climaticamente, culinariamente, culturalmente e professionalmente parlando). cosa sia meglio è difficile dirlo (insomma non mi trovo in un paradiso tropicale). fatto stà che seppur trovandomi in un altro paese la mia lotta non è mai finita, anzi mi ritengo in un certo senso un "missionario". stando in germania ho potuto avere conferma di molte cose che si dicono di questo paese e al tempo stesso scoprire nuovi aspetti positivi che non avrei mai pensato. e che mi chiedo come mai esempi come questi non vengono tenuti in considerazione per un adattamento alla situazione italiana.
quello che sto per scrivere potrà sembrare ormai un luogo comune, ma lo scrivo lo stesso perchè lo credo fermamente:
in un modo o nell'altro, dallo sbarco degli alleati, l'italia vive nell'ombra e nell'inseguimento del mito americano (USA), dovuto a una sottomissione politica (comprensibile nel primo dopoguerra) e soprattutto a una serie di "pubblicità" spinte più dal profitto che da una vita sociale veramente giusta.
allo stesso modo i politici fanno sempre paragoni coi sistemi degli altri paesi (vedi quello che stanno dicendo ora riguardo al semipresidenzialismo alla francese) più con l'intento di poter "governare bene", anzichè preoccuparsi dei problemi seri e soprattutto delle soluzioni serie (e secondo me nemmeno poi così complicate). continuano a menarla con la riforma della costituzione, a mio parere la migliore al mondo.
vorrei precisare che non nutro alcun sentimento nazionalista o di orgoglio particolare. anzi ne sono proprio sprovvisto. al tempo stesso penso che chiunque abbia nel cuore il proprio paese, e che sia normale. io mi ritengo seriamente cittadino del mondo e penso che tutti lo siamo. poi a me piace la pasta ma questi sono gusti no?
detto questo anch'io come il manico mi sento abbastanza scoraggiato dopo le riconferme anche degli ultimi risultati delle elezioni politiche (e non capisco perchè invece queste ultime amministrative siano discordanti). diciamo che almeno questa volta gli elettori avevano davvero qualcosa di nuovo a cui potevano rivolgersi, ma non lo hanno fatto. ed è questo il vero segnale preoccupante.
attenzione quindi non voglio assolutamente promuovere il M5S. questa è solo un'analisi della situazione. sto iniziando a pensare che forse noi italiani (notate che mi ci metto dentro anch'io) abbiamo davvero bisogno di un crollo totale (all'argentina, giusto per fare come i politici che si ispirano agli altri paesi) perchè è vero che le cose vanno male, ma a quanto pare chi è nella merda è ancora una minoranza. o forse nonostante molti abbiano già la merda fino al collo pensano o sperano di riuscire a tirarsi fuori almeno fino alle ascelle continuando ad andare dietro ai coglionazzi che da 60 anni siedono dentro al palazzo?
o forse la soluzione può essere appoggiare i black block?
non lo so. al momento solo di una cosa sono ancora sicuro:
l'orgoglio uccide l'uomo!
Hasta la legalización. Siempre vida o muerte!
Xaman'ek
Ho letto con molta attenzione quello che hai scritto Xamanek.
Solo che ora sto cominciando a pensare una cosa da un punto di vista che mi sfuggiva prima, circa la situazione italiana.
Gli studenti s'incazzano in ogni paese del mondo, chi piu chi meno, ma le rivoluzioni accadono quando sono appoggiate dalla popolazione intera, compresi quelli con più esperienza.
Perchè qui in Italia non accade? Perchè sanno benissimo che non cambierebbe niente, nemmeno dopo una rivoluzione, anzi forse le cose peggiorerebbero.
La verità è che noi non siamo indipendenti. Abbiamo PERSO una guerra mondiale. Perciò siamo una specie di "colonia" degli USA. Se noi provassimo, come abbiam provato in passato, a muoverci verso una reale indipendenza, credo che la pagheremmo cara (come è già successo).
In Italia io suggerirei 55 milioni di rivoluzioni individuali.
E allora ecco che l'avremmo fatta, la rivoluzione!