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Discussione: Epidemia di pressapochismo

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  1. #1
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    Non è certo mio compito quello di intervenire commentare vicende giudiziarie che non conosco.
    Non posso, però, tacere, leggendo i resoconti giornalistici che riconnettono ampio risalto alla circostanza che il gondoliere - coinvolto nel sinistro con un vaporetto a Venezia nei giorni scorsi, con decesso di un passeggero -sarebbe risultato positivo ai drugs test.
    Ciò che maggiormente e negativamente sorprende - al di la della crassa ignoranza dei giornalisti (ahimè non è una novità) - e' la circostanza che gli stessi inquirenti sostengano che l'assunzione di stupefacenti abbia potuto alterare le capacità della persona ed avere favorito la verificazione dell'incidente, pur potendo essere avvenuta (e probabilmente lo è) il giorno o qualche giorno prima del tragico evento
    Da qui l'incredibile tentativo di porre in collegamento eziologico una pregressa assunzione di stupefacenti (come sembra risalente ad epoca precedente) con il sinistro, contestando al gondoliere il concorso nell'omicidio colposo a seguito della morte del passeggero.
    Vi è da rimanere basiti, perché siamo dinanzi all'ennesimo caso in cui gli inquirenti paiono dimostrare (se le riportate affermazioni risultassero vere) scarsa specifica preparazione in materia di stupefacenti..
    Si fa evidente confusione fra la situazione di un soggetto che conduca un mezzo di trasporto (ad es. La gondola) in palese ed attuale stato di intossicazione da sostanze stupefacenti, condizione che si esplicita inizialmente ab externo con segnali di tutta evidenza (incapacità della persona di essere lucido, oppure predisposizione a manovre di conduzione del veicolo anormali, oppure manifestazioni fisiche , quali sudorazione eccessiva. Arrossamento degli occhi etc.) ed il fatto di scoprire solo con un successivo ricorso con esami di liquidi biologici della presenza nell'organismo di residui di stupefacenti, in carenza di percezioni soggettive.
    Ignorano o dimenticano gli inquirenti che le sostanze psicoattive - anche dopo avere cessato di produrre effetti (cioè di li a poco rispetto all'ingestione) - sedimentano nel sangue e delle urine e possono venire rinvenute loro tracce a distanza anche di 96 ore dal l'assunzione.
    Le suddette analisi non forniscono, quindi, indicazioni sul momento in cui il soggetto ha fatto uso.
    Ed allora come al solito molto rumore per nulla (si pensi alle roboanti affermazioni del presidente della Cooperativa gondolieri che intervistato ha già pronunziato sentenza di condanna per il malcapitato), senza capire che nessun serio collegamento fra il consumo e l'incidente potrà mai essere effettuato a fini di indagine penale .
    Ma la demonizzazione e criminalizzazione del consumatore impera, pur a costo di offrireun'informazione incompleta ed errata.
    Un soggetto viene, quindi, inquisito sulla scorta di una prospettiva investigativa evidentemente errata ab origine !
    A tacere del fatto che la dinamica del sinistro si porrebbe nel senso ne a gondola sarebbe stata investita dal vaporetto mentre si trovava vicinissima all'attacco..
    Ultima modifica di Avv. Zaina; 23-08-13 alle 22:57

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