Citazione Originariamente Scritto da Gam Visualizza Messaggio
Io quest'estate ho rielaborato una guida scritta l'anno scorso per ripararsi dall'inculata dei growshop.
Personalmente lì frequento dal 2006 e tranne la mia prima "maestra" ed un paio di ragazzi bravi ho sempre trovato gente che aveva imparato la filastrocca.
Il mestiere del growshopparo è una cosa ibrida tra un gioco e il commercio con l'immensa fortuna di avere come clientela persone che 9/10 non sanno neanche cosa si stanno apprestando a fare e si rivolgono al negoziante per essere indirizzati, per trovare i primi rudimenti.
Poi ci siamo noi, ma siamo quei clienti che sono più una scocciatura che altro, quelli che sanno un po' di tutto, soprattutto i prezzi. non sempre ci riescono ad infinocchiare, anche se la fregatura è sempre dietro l'angolo, ci provano ma non sempre riescono, d'altra parte parola di amico, ex Enjointer e dipendente di uno grosso "l'importante e rifilare più cose inutili possibili, basta solo farle sembrare indispensabili".
Spero che un giorno sia legale tutto quanto, non tanto per farmi le canne davanti agli sbirri, spero che venga regolato l'indotto che gira intorno alla cannabis, vorrei che non dovessimo più provare paura nel "denunciare" illeciti, articoli fallati, scaduti, scadenti, semi mal conservati e chi più ne ha più ne metta, vorrei smettere di pagare un vaso 5o6 volte quello che lo pagherei in un vivaio solo perché quello che ci coltiverò è illegale.
Ragione in pieno, è una tecnica adottata da tanti anni oramai, in ogni settore, il bisogno indotto.
Faccio sembrare indispensabile: comprare un prodotto, partecipare ad un evento, investire in quell'azienda, ecc..

E' la favoletta della nascita dell'economia capitalistica, uno va in Africa, li vede scalzi, dice che non hanno bisogno delle scarpe. L'altro dice invece: no no, faccio in modo che ne abbiano bisogno, sono scalzi, è un potenziale mercato molto proficuo! ...