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Discussione: indagine sociologica sulla coca

  1. #11
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    Pardon, il mao mao è un mio personale modo di salutare/cazzeggiare, una volta creato un alter ego virtuale (Pelaus) , è bello anche dargli caratteristiche proprie e originali, ma qua si esula dal discorso...

    Il \"gruppo\" si consolida spesso attorno a pratiche comuni e condivise, con la cocaina la cosa cambia parecchio: la tirata di gruppo la puoi fare a cena , ma quando esci ognuno dovrà avere la sua dose per evitare di ingorgarsi in coda ai cessi, il consumo avviene in tre secondi, l'agitazione da coca impedisce un vero dialogo (ognuno cerca di prevaricare e di avere una sua platea) perciò il gruppo da cocaina non è coeso come può esserlo un gruppo di fumatori di canne (sdruma,rolla,fuma,2 chiacchere in relax e si approfondisce la conoscenza)
    Il gruppo da cocaina insomma non è un vero gruppo, oppure non si basa solo sul consumo e già pre-esisteva..

    Uscirne è possibile, ma tutto dipende dal soggetto e dalle motivazioni: il Doc (ciao bell'uomo) diceva dei chirurghi/medici e io confermo... utilizzo professionale... poi ci sono gli assuntori da 1 grammo che si chiudono in casa a giocare a carte, quelli compulsivi da 1 riga ogni 50 minuti, quelli che non diresti mai, che ne fanno una quando gli pare, o quando gli serve.

    Come dice sempre un mio amico: \"ognuno conosce la Sua droga\" :-] è vero, siamo chimicamente diversi ma se stai pensando alla relazione con la tipa che sniffa, valuta bene i pro e i contro e controlla che non ti scopi alle spalle, amico.



  2. #12
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    <TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
    10-06-2006 alle ore 23:08, h_schnier :

    Perchè uno sceglie coca e non fumo?


    </BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>

    Innanzitutto, perché trovandosi entrambe le sostanze al mercato nero, uno che non sa e non si è informato pensa che la pericolosità sociale e medica sia più o meno simile per tutte le sostanze. Sembra assurdo ma ti assicuro che c'è gente che lo pensa, e non sono nemmeno pochi (del resto qual è il messaggio dei media? solo \"droga\" senza distinzione -anzi \"Troca\" come direbbe il dottor Tiacca!)
    Visto quant'è pericolosa la disinformazione?
    Poi, gli stereotipi comportamentali e sociali: il fumatore di erba è identificato o col ragazzino col jeans sfatto, o l'ex fricchettone, mentre il cocainomane è \"pulito\", di un livello sociale più elevato, magari con un buon lavoro (=ben remunerato), medico, avvocato, calciatore, pieno di fighette che gli ronzano attorno. Ben vestito, pieno di griffes. Naturalmente sono solo stereotipi; ma siccome la coca è stata a lungo andare la droga della \"upper class\", adesso qualsiasi ragazzo crede che, pippando, può entrare nel mondo dorato dei Lapi. Cosa si dice, tra sé, il ragazzo di borgata? \"ho un lavoro di m****, uno stipendio altrettanto, non becco mai una donna, però adesso pippo una striscia e mi sento dritto come un Vip al Billionaire. Vorrai mica che mi faccia solo le canne, come gli sfigati da strada\"
    Così è come la vedo io... poi ci saranno anche una serie di altri motivi, ma questi mi sembrano abbastanza calzanti! Per l'esperienza che ho in materia.
    C'è anche da dire che dopo aver fumato erba nessun chirurgo sarà in grado di operare, l'erba non serve a reggere la fatica, è introspettiva, rilassante, al limite euforizzante ma di certo non ti tiene sveglia l'attenzione. Invece la cocaina viene dalla coca, è un anestetico, tant'è che uno dei suoi scopi primigenii era quello; placa la fame (chiedi alle modelle), toglie la fatica, ti rende lucidissimo (chiedere ai broker di borsa), certo che poi arriva il down e ti devasta, o l'overdose e ti ammazza. Ma finché non si fa informazione, e si trova tutto dallo stesso pusher, uno può continuare a pensare che sia tutto poco dannoso...
    .:420blues:.
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  3. #13
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    ciao logos, i pusher vanno in vacanza oppure seguono i clienti in vacanza, è ovvio :-] .

    La cocaina è socialmente accettabile e meno ghettizzata dell'erba.
    Perchè? Costa di più :-] Fa status symbol, ti compri la Golf non perchè è una bella macchina, ma perchè la pubblicità dice che è fatta bene e infatti costa di più... compri la coca perchè i divi, i vips, la sniffano e infatti costa di più.
    Se la sniffano loro, vuol dire che non fa male... nella società moderna conta molto essere belli svegli, pimpanti, competitivi... questo non toglie che alle 5 del mattino uno si possa fare quelle due canne per calmarsi e riuscire a dormire.
    Tutto questo viene vissuto in silenzio, in segreto.. dopo una certa età .
    E' ipocrisia, è ignoranza, è cecità e tra l'altro mi dicono che il peggior regalo che puoi fare a un uomo è dargli consapevolezza.

    Il figlio va affrontato, va fatto con (molta) calma, vanno dominati i brividi quando ti racconterà le sue esperienze, vanno dominate le reazioni, le punizioni che possono ammazzare il dialogo.
    Perchè il problema è instaurare il dialogo, e poi capirsi. Il ragazzino mette la mano sul fornello e si scotta, ma solo se non sa cos'e' il fornello. A scuola nessuno parla di droga, i professori ignorano o sono a loro volta ipocriti o fingono di non vedere.
    Non si può ignorare il fatto che il 50% dei 15-25enni si fa di qualcosa, guarda solo quanta coca tirano su dal Po o dagli scarichi fognari a Milano, vediti qualche servizio delle Iene sul consumo di droga nei locali notturni.
    Ma soprattutto, leggi le testimonianze degli utenti del forum (a proposito, non per fare pubblicità occulta, ma c'e' anche
    -- quest'altro sito che potresti visitare -- e fatti una TUA idea sull'argomento 8-)

    P.s= è stato un piacere, saluto tutti, ottima gif, Sommo-Diz :-D e 'mao 'mao (ciao ciao ;-) )

  4. #14
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    Qualche volta ho talmente tanti impegni che mi dico: \"vuoi che mi faccia male se mi prendo un 'aiutino' una volta sola?\"
    Poi però, un po' il gusto di giocare comunque pulito, un po' il rispetto per il mio corpo, un po' il fatto che dopo la prima volta ce ne sarebbero probabilmente altre, mi fa dire, sempre: e vabbè, se sono stanca, vorrà dire che mi riposo. Pagherò le conseguenze lavorative ed economiche di non riuscire a star dietro a quattro impieghi, ma la mia salute è più importante di qualsiasi altra cosa. Così stacco, mi prendo un po' di tempo per me, mi faccio un bagno caldo (magari non in questa stagione), una corsa in bicicletta giù per l'argine, una nuotata in piscina o semplicemente una serie di buone dormite. E' l'ossessione del controllo che ci frega. Staccare la spina non vuol dire \"perdere\". E' che siamo ossessionati dal risultato, dalla competizione senza regole, dal dover essere sempre presenti. E' una schiavitù più pericolosa di qualsiasi droga, perché in fondo, anche l'uso di cocaina, caffeina a nastro o altri stimolanti, altro non è se non la conseguenza di un modo fasullo e frenetico di vivere la vita. Ossessione per essere vincenti, quando in realtà la vera vittoria sarebbe gustarsi con lentezza tutti i piaceri. Una buona mangiata, del sesso ben fatto, poltrire all'ombra di un albero, ascoltare della bella musica.

    Mi raccontava un mio amico che ad una festa si è trovato in mezzo a gente che pippava di tutto e di più. Lui e un altro, che erano gli unici a non aver fatto uso di polvere, alla fine erano allucinati per come erano messi gli altri. Sfatti, sbavanti, col cervello fritto, mezzi pisciati addosso. E poi sono cose che si pagano per tutta la vita. L'erba non è così. Ok, magari un tiro di RooR ti devasta ;-) ma basta che ci dormi su, e passa tutto, e non dovrai farci i conti per sempre!
    .:420blues:.
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  5. #15
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    <TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>ecentemente sembra quasi che sia una droga di \"moda\"....linee di abbigliamento e magliette \"griffate\", rimandanti a qualche spacciatore colombiano o al traffico di cocaina in genere.....questo per me e' sconcertante....oltre che molto pericoloso, perche' su un ragazzo giovane la \"moda\" ha molto piu' effetto di qualsiasi campagna di informazione (che sono comunque quasi assenti)... </BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>

    ti riferisci a Traficante, Hijo de Puta o De Puta Madre... infatti costano un botto :-] .. ottima considerazione che avvalora le tesi sopracitate, regod..

    ajeje c'hai preso come al solito, vandrake buondi', 420blues questo qui è un pò luogo comune/stereotipo/esagerazione: \" erano gli unici a non aver fatto uso di polvere, alla fine erano allucinati per come erano messi gli altri. Sfatti, sbavanti, col cervello fritto, mezzi pisciati addosso \" ;-)

    Per il riconoscimento, è solo questione di esperienza. Quelli abituali li becchi quasi subito, hanno reazioni esagerate, pupille a spillo, magari un pò di bava biancastra agli angoli della bocca, ma fondamentalmente accade perchè comprano 90% cacca e 10% coca.. cambiassero pusher o spendessero di più, faresti più fatica a identificarli.
    Mi giunge voce che ultimamente si usi la coca per sfuggire ai controlli stradali (palloncino) l'assunzione prima di guidare consente la non individuazione dello stato alcolico, ma questa è tutta da dimostrare.

    La foglia di coca (anche la coca è una pianta) si assumeva sciogliendo il principio attivo tramite alcaloide contenuto nelle patate. Foglia di coca+fetta di patata= resistenza e pochissime controindicazioni.

    Già che ci sonoVi linko questo (clic) mi sembra in tema 8-)

  6. #16
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    Sono completamente nuovo a questo tipo di forum on line, per cui chiedo venia se non seguirò la netetiquette, ma giuro che se redarguito imparo velocemente.

    Sono d'accordo con chi dice nella vostra discussione \"la coca non serva ad un mnkia\", che qualcosa è cambiato.
    Parto da una esperienza personale per arrivare a una o più domande di carattere sociale.

    Ho passato da un pò la 30ina, da alcuni anni non frequentavo gli ambienti giovanili, però prima fino a 26/27 anni sì.

    Sapevo che le droghe erano diffuse, ho sempre avuto una grandissima simpatia culturale e politica per chi si fa le canne, non disdegnando mai una sana condivisione e l'amicizia e una specie di anticorpo culturale ad ogni altro genere di sostanza più pesante e poche volte mi erano state proposte.

    Ora di colpo, mi pare di avere aperto gli occhi su un mondo completamente diverso
    prima senza accorgermi sono stato per alcuni mesi vicino ad una persona più giovane che tirava su (purtroppo il fatto di averle detto straincazzato che se lo avesse fatto, con me aveva chiuso non deve aver facilitato il dialogo)
    poi ho iniziato a studiare il fenomeno (la diffusione della coca, in particolare tra i giovani, gli oggetti di uso comune come porta cd, schede telefoniche, il linguaggio) e mi pare di capire
    che in giro ce n'è tantina di coca (così tanta che da interviste e interventi è emersa la preoccupazione di gente che fino a qualche anno prima conosceva bene il fenomeno).

    Che c'è una contaminazione di generi (almeno rispetto all’immagine che mi ero fatto) rispetto una decina di anni fa, esemplifico brutalmente:

    il tossico per vena lo potevi riconoscere perché si portava dietro una panchina del parco, aveva vestiti neri sdrucidi e diceva cose senza senso

    il cocainomane era il ritratto perfetto di Lapo ELkan nella campagna della Doblo e tutti i figli di papà di centro destra e rampanti a vario titolo che volevano rassomigliare a quell'immagine (allora c'era ancora il nonno), portavano gli occhiali di sole, ma solo di notte o all’alba e quello che diceva aveva un senso, borsisticamente parlando, ma bisogno mandarlo al rallentatore

    e poi c'erano quelli che erano impegnati nel sociale, banchetti per la pace e contro la guerra, spesso caratterizzati dalla presenza delle più belle e dolci ragazze, culturalmente e sempre di sinistra, senza disdegnare qualche influsso cristiano ma sempre riferito all'America Latina, mai al Papa, vestiti mai firmati, e che fumo e che profondità di discorsi e di esperienze e sempre sul punto di aprire una comune o partire per terre lontane

    Ultimamente ho conosciuto più persone che in apparenza potevano appartenerere dell’ultima tipologia appena menzionata, ma non era così...e i confini tra gruppi caratterizzati da certi consumi culturali, stili di vita e valori si è polverizzato nel vero senso del termine, e in tutti questi, se la cocaina sta diventando la sostanza primaria, non si disdegna il poliabuso, speed e ketamine incluse.

    Aprire una discussione sull’argomento, attraverso testimonianze dirette, mi sarebbe di grande aiuto per capire e studiare il fenomeno:
    se è davvero così diffusa la coca?
    allora perché se ne parla solo per Kate, Lapo e Paolo?
    ci si preoccupa per il divo del cazzo e non per i nostri figli
    Se è vero che permette di fare una vita normalissima (l’uso controllato di coca), o questa è solo una percezione di chi vi è dentro, del datore di lavoro e dei nonni ma chi rimane fuori vede gli effetti su amici e partner?
    Permette di uscirne dopo qualche anno, tranquillamente?
    Stili e rituali di consumo?
    Che la coca sia la conquista del mercato capitalista in uno spazio dove si poteva ancora sognare un mondo migliore e di pace (ciò che offre la coca e come lo offre è la sintesi perfetta del capitalesimo, alimentato dal consumismo sorretto dai messaggi dei media: si consuma rapidamante, da le emozioni e sicurezze del vincente, le prestazioni del superlavoratore e del superconsumatore, lo sballo del divo, e non rallenta o distrugge il cliente, ma lo tiene dipendente e attivo per produrre e consumare rapidamente)?

    Mi pongo con voi queste domande, perchè ho letto i vostri interventi e vi ritengo persone culturalmente aperte senza pregiudizi, che putroppo, per una cecità legaiola condividiamo i rischi , le esperienze di una terra di confine tra ciò chè è lecito e ciò che sano, tra ciò che è buon senso è ciò che è borghesemente accettato e ipocritamente nascosto e vorrei dedicare una pubblicazione (non so ancora se letteraria o scienifica, da quando ho proposto il tema, qualche mio superiore - sono un semplice assegnista di ricerca, precario dunque- è interessato, qualcuno mi ha suggerito cautela, qualcunaltro mi guarda come un drogato e mi ha invitato ad andare a lavorare nel sociale) a chi in questa terra di confine ha smarrito la via, spinto anche dal senso di colpa forse di non aver capito forse una richiesta di aiuto e cercare di capire e spiegare a me e agli altri della mia generazione che cazzo sta succedendo con la coca.

    Concludo ammettendo che ho la triste sensazione che le canne siano diventata roba da vecchi e tutto ciò, mi fa sentire un dinosauro anche se ho meno di 35 anni e mi fa paura l’idea di fare un figlio in un mondo di drogati con la C maiuscola, mi sarebbe piaciuta l’idea di fumare con i miei nipoti, ma cazzo, se mi dicessero: nonno, all’asilo, mi sono fatto la prima striscia, che bello!!! Forse farei una strage

    H_Schnier



    [ Questo Messaggio è stato Modificato da: h_schnier il 08-06-2006 16:25 ]


    [ Questo Messaggio è stato Modificato da: h_schnier il 08-06-2006 16:27 ]

  7. #17
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    interessante replica

    Non vorrei portare però la discussione sulla teoria sistemica: neanch'io credo ad un unico grande fratello, ma alla lotta di più lobby con interessi e mezzi diversi e la cocaina forse attualmente è tanto diffusa perche funziona meglio nell'assetto attuale della società (utopisticamente non mi piace ne la deriva della società attuale ne l'idea di farmi di coca per essere al passo coi tempi)

    é vero che le droghe sono sempre esistite, ma gestite attraverso ritualità e simboli, che delimitavano l'uso, dall'arte, alla religione o almeno a certi espressioni culturali o rappresentazioni (come riportato nelle tipologie)

    si è sgretolato ciò con la trasversalità della coca (ma è solo un ipotesi): attraverso più gruppi, non solo con più ritualità e simboli, ma forse senza alcuna e dunque nessuna cultura (che rechi in se simboli e pratiche) che la gestisca

    e questo che non riesco a capire, il dire che la coca fa più male del fumo è solo una posizione ideologica di chi apprezza, ha provato, e ha condiviso la cultura del fumo (ad esempio credo che non faccia praticamnte nulla, e l'alcool invee possa essere devastante, ma anche su questo vi consiglio un saggio on line diPeter Coehen, appena trovo il link, ve lo aggancio)

  8. #18
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    MI hai fatto pensare logos 12
    Forse la risposta potrebbe essere:
    negli anni 80 non si entrava in depressione se non si avevano le Nike e il yuppismo e nato proprio in quegli anni, quindi la società è velocemente cambiata

    Per il resto,vermante, le mie domande e perplessità sono di uno che sull'argomento non ne sa praticamente nulla, lo sto \"leggendo\" da poco più di un mese, ma è una sorta di ribellione, quando mi sono accorto, che molti di quelli che studiano e insegnano sociologia non conoscono la società veramente attuale, ripeto quello che ho detto nell'incipit: l'essere stato a contatto con certe realtà , per un certo tempo, non averle lette, mi ha posto l'attenzione su,
    per questo ho bisogno di testimoanianze di persone che hanno visto, perchè quello che mi hanno detto, dalla parte dei sanitari, è appunto di parte

    Sugli eiromani anni 80, mi ha raccontato qualche tempo fa un operatore di strada, chi non è uscito, ne ha fatto una scelta di vita, alternativa e solitaria a quella gli veniva imposta dalla soceità e non poche volte da famiglie bene e mi ha raccontato alcuni di questi casi. Altro non saprei.

    Cercando il link su COhen ho trovat oquesto
    http://www.fisu.it/wcm/fisu/sezioni/...portDroghe.doc
    che non ho lancroa etto
    mentre quello che ho letto è
    http://www.cedro-uva.org/lib/cohen.social.it.html








  9. #19
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    C'e' chiaramente una logica commerciale, se mi faccio di canapa, se sono giovane (minorenne) la compro in piazza/ ai giardini dal pusher che cercherà prima o poi di piazzarmi mini-buste di coca da 20,30,50,100 euro.
    Il frazionamento della coca è una chiara strategia di vendita: i pischelli non hanno grandi disponibilità e cercano il prezzo. Mischiare coca con anfetamine e mannite abbassa ancora più il prezzo, il consumatore è confortato dalla mancanza di sintomi e dalla conoscenza di un'altra \"droga\" che non gli causa effetti a posteriori (sicuramente meno delle pastiglie o francobolli vari) il minorenne inoltre è completamente disinformato, ma sa quello che ha provato sulla sua pelle (la canapa) e comunque se ne fotte, grazie alla famosa incoscienza adolescenziale.
    Pippare la cocaina è abbastanza diffuso e generalmente viene accettato se non addirittura invidiato il consumo: la mia storia personale è ricca di conoscenze femminili ben carrozzate che la davano via per cena + disco + pippata senza essere delle troie, ma semplicemente perchè è (mal)costume condiviso..
    Poi si arriva ai 20,25,30 anni e oltre, oltre.. cambia l'assunzione: si tenta di aumentare le performance e invece aumentano le frustrazioni, le incazzature, ci si rende conto che 1 grammo a week end influisce pesantemente sullo stipendio, che la coca ti dà dipendenza al punto da sentirti merda se non tiri... subentra il senso di inadeguatezza, l'aggressività ingiustificata e collerica, le difficoltà di comunicazione, perchè si va a una velocità diversa.
    Di base, visto che dici che siamo aperti e senza pregiudizi, ritengo che un consumo consapevole delle varie sostanze sia possibile e fisiologicamente accettabile entro certi limiti, purtroppo il mondo è pieno di deboli,ignoranti e teste di cazzo.

    .. e mao mao 8-)

  10. #20
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    ti ringrazio pelaus2
    mi sto convincendo ahime che basterebbe qualche conoscenza economica e di marketing per spiegarne il successo e la diffusione

    \"Poi si arriva ai 20,25,30 anni e oltre, oltre.. cambia l'assunzione: si tenta di aumentare le performance e invece aumentano le frustrazioni, le incazzature, ci si rende conto che 1 grammo a week end influisce pesantemente sullo stipendio, che la coca ti dà dipendenza al punto da sentirti merda se non tiri... subentra il senso di inadeguatezza, l'aggressività ingiustificata e collerica, le difficoltà di comunicazione, perchè si va a una velocità diversa. \"
    Mi interessa molto questo punto.
    Amici che erano dentro il giro (chiedo venia per termini da film anni 80, ma per un pò è come se avessi vissuto altrove) ne sono usciti uscendo appunto dal giro e magari non disdegnando ritorni ogni 6 mesi..
    Quello che mi interessa, ma se diventa così diffusa, poi si riesce ad uscirne, una volta che si è abituati almeno 1 volta alla settimana e se la trovi venduta asisieme ai dvd pirata e tutti intorno i tuoi amici la tirano?

    E poi come ti condiziona e ti relazioni agli altri: selezioni il gruppo, amici e partner in base alle pratiche di consumo?

    \".. e mao mao\" il mio studio sullo slang giovanile non è arrivato ancora al mao mao, magari apro una discussione in un forum per capire che vuol dire

    Thank's
    H. Schnier



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