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Risultati da 1 a 2 di 2

Discussione: Liberi di essere torturari

  1. #1
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    Ieri, di sfuggita, ad un telegiornale (mi sembra tg3) ho sentito che in america hanno approvato una legge che consente il rapimento, la carcerazione, l'interrogatorio con metodi duri e la tortura di CHIUNQUE sia solo sospettato di terrorismo.
    Questa notizia è poi passata subito in secondo piano per il \"disastro\" di roma.
    Io penso che questa legge sia un disastro molto più grande, un crimine contro i diritti umani che in società \"civili (???)\" non se ne vedevan dai tempi del medioevo.
    il governo italiano tace!
    la televisione tace!
    il mondo guarda atterrito ma impotente..

    per ora non commento oltre.... qualcuno sa qualcosa di più?



    [ Questo Messaggio è stato Modificato da: ZioZeb il 18-10-2006 09:50 ]

  2. #2
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    GUANTANAMO:USA; BUSH AVVIA PROCESSI, CIA MANTIENE CELLE/ANSA
    FIRMATA LEGGE SU INTERROGATORI E TRIBUNALI.\"E' GIORNO STORICO\"

    (ANSA) - WASHINGTON, 17 ott - Per il popolo di Guantanamo,
    dagli strateghi dell'11 settembre ai contadini afghani accusati
    di essere taleban, e' arrivata l'ora dei processi. Con una
    cerimonia alla Casa Bianca, in quello che ha definito \"un
    giorno storico\", il presidente americano George W.Bush ha
    firmato e reso operativa la legge che d'ora in poi definira' i
    metodi con cui l'America gestira' interrogatori, detenzioni e
    processi di presunti terroristi.
    La legge e' il frutto delle battaglie in Congresso per
    cercare di rispondere alla bocciatura, da parte della Corte
    Suprema, del sistema di tribunali speciali creato da Casa Bianca
    e Pentagono dopo gli attentati di cinque anni fa. Adesso le
    'commissioni militari' che dovranno giudicare i detenuti di
    Guantanamo possono prendere il via, con l'avallo del Congresso,
    ma vari giudici federali stanno gia' esaminando ricorsi contro
    il nuovo sistema, che potrebbe finire un'altra volta di fronte
    ai giudici di Washington.
    Il 'Military Commissions Act' delinea anche le regole cui
    d'ora in poi dovranno adeguarsi uomini dell'intelligence e
    militari nell'interrogare presunti terroristi. Ma la Cia potra'
    proseguire con il proprio controverso programma di prigioni
    segrete in giro per il mondo, che adesso e' regolato per legge:
    il presidente lo ha definito \"uno strumento vitale\" nella
    lotta al terrorismo. \"Sono rare le occasioni - ha aggiunto - in
    cui un presidente puo' firmare una legge che sa che salvera'
    vite americane. Oggi io ho questo privilegio\".
    Nel corso della cerimonia, di fronte ai vertici della
    sicurezza, della difesa e dell'intelligence, Bush ha affermato
    che si tratta di una legge \"che risponde sia allo spirito, sia
    alla lettera dei nostri obblighi internazionali\", compresa la
    Convenzione di Ginevra. \"Come ho sempre detto - ha aggiunto
    Bush - gli Stati Uniti non torturano. E' contro le nostre leggi
    ed e' contro i nostri valori\".
    Il provvedimento protegge i prigionieri nelle mani degli Usa
    dal ricorso negli interrogatori a qualunque trattamento
    \"crudele e disumano\". Nello stesso tempo, non e' pero'
    previsto per loro il diritto di appellarsi a corti federali
    negli Usa e non e' riconosciuto l' 'habeas corpus', cioe' il
    ricorso per contestare una detenzione ritenuta ingiusta. Quanto
    ai processi, sono stati introdotti durante il dibattito in
    Congresso vari diritti che la Casa Bianca non era in un primo
    momento disponibile a concedere: il ricorso a fonti di prova
    estorte con la forza o a materiale coperto dal segreto e' stato
    per esempio fortemente limitato (ma non cancellato).
    Bush ha utilizzato il momento della firma del provvedimento
    per mandare un forte messaggio nel pieno della campagna
    elettorale per le elezioni di Midterm, insistendo sul fatto che
    ora potra' \"essere fatta giustizia\" in particolare contro i
    detenuti che vengono ritenuti coloro che hanno \"orchestrato
    l'assassinio di quasi 3000 innocenti\". Il presidente, nell'
    impugnare la penna, ha aggiunto di firmare la legge \"in memoria
    delle vittime dell'11 settembre\".
    Lo scorso agosto, con un gesto a sorpresa, Bush ha fatto
    trasferire a Guantanamo 14 presunti capi di Al Qaida che si
    trovavano nelle prigioni segrete della Cia, ponendo le basi per
    i loro processi. Nei giorni scorsi i 'super prigionieri' sono
    stati visitati per la prima volta da personale della Croce Rossa
    Internazionale e adesso per loro si apre la prospettiva di
    processi che si annunciano storici. Fino a oggi, solo una
    persona e' stata processata negli Usa per l'11 settembre: il
    francese di origini marocchine Zacarias Moussaoui, condannato
    all'ergastolo per quello che e' risultato un ruolo solo
    marginale nel progetto di Al Qaida.
    Adesso a finire di fronte alle prime commissioni militari
    create dagli Usa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale,
    dovrebbero essere tra gli altri la 'mente', il 'braccio
    operativo' e il 'cassiere' dell'11 settembre: il pachistano
    Khalid Sheikh Mohammed, ritenuto dagli Usa lo stratega dell'
    attacco, lo yemenita Ramzi Binalshibh - che avrebbe coordinato i
    19 terroristi-kamikaze delle stragi - e Mustafa Ahmed
    al-Hawsawi, un saudita accusato di aver gestito gli aspetti
    finanziari dell'operazione.
    Ma i tempi si preannunciano lunghi, perche' il Pentagono
    ritiene che serviranno almeno 1-2 mesi per mettere a punto tutte
    le procedure per i nuovi tribunali. Fino ad oggi, solo 10 dei
    circa 435 detenuti ancora presenti a Guantanamo sono stati
    formalmente rinviati a giudizio. Gli altri attendono ancora una
    incriminazione formale. Circa un centinaio di loro, peraltro,
    sono gia' stati ritenuti dal Pentagono pronti per essere
    rilasciati e non saranno quindi incriminati. Il loro destino
    resta comunque incerto: come ha rivelato oggi il Washington
    Post, anche i paesi alleati soprattutto in Europa che protestano
    contro Guantanamo - e' il caso della Gran Bretagna - non si
    stanno dimostrando disponibili ad accogliere i prigionieri anche
    se sono loro cittadini.
    La legge firmata da Bush, che sara' un tema al centro delle
    prossime settimane di campagna elettorale, e' stata definita
    dall'Aclu (American Civil Liberties Union) \"una delle peggiori
    misure sulle liberta' civili mai messe in atto nella storia
    americana\".
    \"Niente potrebbe essere piu' lontano dai valori americani
    che abbiamo a cuore - ha detto Anthony Romero, direttore dell'
    organizzazione per i diritti civili - di questa legge sulle
    commissioni militari\". (ANSA).


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