Arriva il Rimonabant, pillola antispinelli


Una pillola per smettere di fumare marijuana. Come in un film di fantascienza, è sufficiente ingoiarla per cancellare vizio, noia, scelte consapevoli e, spesso, drammi concreti. Ci crede il Nida, l'ente governativo statunitense per le tossicodipendenze, che avvierà un protocollo sperimentale di cura con il Rimonabant, il primo farmaco antispinelli. E ci crede il Federserd. La federazione che raccoglie alcuni tra gli operatori dei Sert, i servizi pubblici italiani per le dipendenze, è appena tornata da un viaggio negli Stati Uniti per conoscere gli esperti del Nida e \"formalizzare un protocollo d'intesa su percorsi di collaborazione sulla ricerca clinica per la prevenzione delle dipendenze\". Per ora, spiega il presidente del Federserd Alfio Lucchini, nulla è certo: il Rimonabant attende ancora l'autorizzazione per il cambio di destinazione d'uso in America dalla Food and Drug Administration, l'agenzia che autorizza i farmaci in circolazione negli Usa. Si, perché il Rimonabant, prima che antidroga, è un'anticiccia.

Il Rimonabant è un farmaco contro l'obesità : in Italia sarà in vendita a questo scopo la prossima estate, salvo parere negativo del Ministero della Sanità che sta procedendo alle verifiche di legge. Ma già a Maggio 2006 Panorama scriveva che \"basta digitare Rimonabant su Google per ottenere oltre 600.000 risultati\": dalle notizie mediche, alle analisi finanziarie, alle chat sui chili di troppo. Nonostante l'attesa febbrile gli studi clinici indicano solo una modesta riduzione di peso, seppur continua, dopo ben due anni di trattamento. In compenso, scrive la newsletter medica Xagena, il farmaco potrebbe peggiorare i danni neurologici in caso di ictus e, forse, favorire l'insorgere della sclerosi multipla. Il rischio più grosso è che il Rimonabant diventi un farmaco \"da banco\", in vendita nelle farmacie online e assunto senza controllo medico come una mentina, come già accade per molti stimolanti sessuali. Ma l'interesse del Nida è stato catturato da ben altri argomenti: la pillola infatti blocca i recettori cerebrali degli endocannabinoidi, le sostanze naturali che danno la sensazione d'appetito, presenti in modo anomalo nelle persone obese. Lavorando su un dato di fatto, fumare stimola l'appetito, gli scienziati hanno scoperto che il principio attivo della marijuana viaggia attraverso gli stessi recettori degli endocannabinoidi: basta una pillola per metterlo fuori gioco.

Il Rimonabant, sempre che la sperimentazione funzioni, non finirà in bocca a chi fuma qualche spinello. Lucchini precisa che il Federserd intende utilizzarlo per le \"dipendenze problematiche\": per chi, oltre alla marijuana, assume cocaina e eroina in dosi massicce. È tutta da verificare poi la disponibilità della Sanofi Aventis, la multinazionale che produce il Rimonabant, ad autorizzare il cambio d'immagine: da antigrasso a antidroga. Una commessa multimiliardaria del governo fa gola: tuttavia la Sanofi potrebbe decidere di non \"sporcarsi le mani\" con la droga e \"accontentarsi\" degli oltre 5 miliardi di dollari che conta di incassare con la pillola antiobesità entro il 2010. Una domanda resta sul tavolo: è lecito curare la tossicodipendenza con una pillola? Ovvero: un assuntore di stupefacenti è un malato? Da una parte rispondono i fautori della medicalizzazione del problema droga, alla ricerca di una soluzione farmacologica alla sofferenza e ai problemi d'ordine pubblico. Dall'altra ribatte chi sostiene che drogarsi è una scelta e il frutto di un disagio. E la società che genera disagio non guarisce con le pillole. Il Federserd ha promesso a breve una conferenza stampa per spiegare le sue ragioni; coinciderà con le manovre a sinistra dell'Unione per una revisione antiproibizionista della legge sulle droghe: staremo a vedere.

mi chiedo che cosa intendono per dipendenze problematiche!?